La morte di un altro mambí


190 anni di Dottrina

della Frutta Matura

 

 

24 aprile 2013 -  www.granma.cu

 

 

Chiunque voglia approfondire la sua conoscenza delle relazioni tra Cuba e gli Stati Uniti e si metta al corrente di tutti gli avvenimenti storici che datano dalla fine del XVIII secolo, potrà costatare che il problema tra i due paesi supera qualsiasi segnale ideologico e si riduce alla crociata dell’indipendenza e dell’annessionismo.

 

190 anni fa, il 28 aprile del 1823, l’allora segretario di Stato nordamericano John Quincy Adams, che divenne poi presidente degli Stati Uniti, lancio alla pubblicità il termine di “fatalismo geografico cubano” con la sua “Dottrina della Frutta Matura” o “dell’attesa paziente”.

 

“Ci sono però leggi di gravità politica come le leggi di gravità fisica e così come una frutta separata dal suo albero dalla forza del vento non può, anche se volesse, non cadere al suolo, così Cuba, una volta separata dalla Spagna e spezzato il vincolo artificiale che la legava a questa, incapace di sostenersi da sola, deve necessariamente gravitare verso l’Unione Nordamericana, verso di lei esclusivamente, mentre per la stessa Unione, in virtù della stessa legge, sarà impossibile non ammetterla nel suo seno”.

 

Pochi giorni dopo il presidente James Monroe, esprimendo il suo appoggio all’idea, affermava che aggregare Cuba era quello che gli Stati Uniti necessitavano per far sì che la nazione amica raggiungesse il maggior grado di interesse... L’ho sempre visto come l’acquisto più interessante per il nostro sistema di Stato.