Romanenko e Tamayo:

un volo verso la storia

 

 

23 settembre 2013 - Odalys Buscarón Ochoa www.granma

 

 

Il veterano pilota cosmonauta sovietico Yuri Romanenko ha affermato alcuni giorni fa, in una cerimonia svolta a Mosca, che lo storico volo condiviso con il cubano Arnaldo Tamayo, 33 anni fa li trasformò in fratelli nella terra e nel cosmo e in ambasciatori dei due paesi.

 

Ricordando la partenza della navicella  Soyuz 38 dal  cosmodromo di Baikonur, in Kazajstán, Romanenko ha segnalato in una dichiarazione per PL, le qualità del suo compagno di volo, uno dei migliori esponenti del popolo cubano, un vero patriota e comunista, un pilota autentico, ha sottolineato.

 

Comandata da Romanenko, la nave entrò in orbita dopo un percorso di 13 ore e 49 minuti, il 19 settembre del 1980, con ii primo cosmonauta cubano e latinoamericano a bordo.

 

Inoltre ha ricordato l’emozione della cerimonia di saluto, alla quale aveva partecipato l’attuale presidente di Cuba, Raúl Castro,  e che furono istanti molto emozionanti.

 

Fu un momento davvero simbolico quello in cui la navicella si situò in un punto sopra la Terra, che univa i due emisferi occidentale e orientale e i due Paesi: da una parte Cuba, la piccola Isola con un popolo amato, e l’allora Unione Sovietica, che era il nostro immenso paese.

 

Due giorno dopo ci unimmo la complesso orbitale Saliut-6- Soyuz 37, dove ci aspettavano i colleghi  Leonid Popov e Valeri Riumin", per eseguire i compiti del programma spaziale congiunto Intercosmos, Romanenko  ha ricordato  che si trattava di un progetto elaborato dall’Accademia di Scienze di Cuba e l’Accademia della Russia, che consisteva in 2 esperimenti, e che il grosso corrispondeva proprio all’Accademia cubana.

 

Rimasero nello spazio 7 giorni, 20 ore e 43 minuti, ma lavorarono in un ambiente d’amicizia, con alta responsabilità ed entusiasmo.

 

33 ani dopo il suo secondo volo nello spazio, ha confessato che gli piacerebbe avere Tamayo, attuale Generale di Brigata cubano, come compagno e formare di nuovo il duo che entrò nella storia della cosmonautica internazionale: il  cubano Tamayo e il russo Romanenko”.

 

Il popolo dela Russia ha detto, sente un profondo rispetto per il popolo cubano, per la sua volontà e la resistenza di fronte a qualsiasi aggressione di una nazione, per quanto poderosa, ha detto ancora Romanenko, due volte Eroe dell’Unione Sovietica e una della Repubblica di Cuba.

 

All’omaggio per 33º anniversario del volo congiunto, hanno partecipato la prima donna cosmonauta del mondo, Valentina Tereshkova, deputata della Duma statale (Camera Bassa), e i cosmonauti Leonid Popov e Valeri Riumin, con l’ambasciatore di Cuba in Russia, Emilio Lozada, il vicepresidente dell’Istituto delle Investigazioni Scientifiche Yuri Gagarin, Maxim Jarlámov, l’ ingegnere di volo Víctor Savinykh e il pilota cosmonauta Roman Romanenko.