La prima produzione

di cemento ecologico

 

 

3.04.2013 - www.granma.cu

 

 

Con la prima produzione di cemento ecologico nella fabbrica Siguaney, nella centrale provincia di Sancti Spíritus, Cuba è oggi la prima nazione del pianeta che riesce ad ottenere una nuova elaborazione di questo materiale.

 

Il progetto è frutto degli investigatori dell’Università Centrale di Las Villas e dell’ Università di Losanna, in Svizzera.

 

Per rendere concreta questa iniziativa, l’industria del cemento di questa provincia ha realizzato per più di un anno diversi cambi nella produzione.

 

Gli specialisti assicurano che la produzione collaborerà al risanamento dell’ambiente riducendo le emissioni di diossido di carbonio (CO2) e il costo dell’energia.

 

Il processo si basa nella sostituzione sino al 60% del clínker, con una miscela del materiale conosciuto come metakaolín o pietra di calcio non bruciata, evitando così le emissioni inquinanti.

 

Nella tappa iniziale è stata realizzata la calcinazione delle argille caolinitiche, passaggio che precede la produzione definitiva del menzionato materiale.

 

In accordo con uno degli autori del progetto, il dottore in scienze José Fernando Martirena, l’Isola è giunta prima dell’India, impegnata a sua volta nell’elaborazione di questo tipo di cemento, partendo dall’assimilazione dell’ esperienza cubano-svizzera ed ha precisato che questa novità ha meritato recentemente il Premio Nazionale dell’Accademia delle Scienze.

 

Il cemento ecologico si può usare per la produzione dei blocchi di cemento armato, tegole, nei lavori di terminazione e nell’industria petrolifera, per le sue proprietà refrattarie.

 

La maniera di produrre cemento, sino ad ora si basava nella calcinazione della pietra di calcio, che però mette in pericolo diversi ecosistemi del pianeta, oltre alle emissioni di CO2 nell’atmosfera.