Pinar del Rio è inondata

 

 

7.06.2013 -www.granma.cu

 

 

Dopo cinque giorni di piogge ininterrotte, il sole ha fatto una timida apparizione a Vueltabajo.  La provincia però è sempre in fase d’allarme per le intense piogge che persistono in tutto il territorio.

 

Dall’alto Pinar del Río somiglia  ad una palude gigante con 16 zone di sei municipi completamente isolate via terra
Dall’alto Pinar del Río somiglia  ad una
 palude gigante con 16 zone di sei municipi
 completamente isolate via terra

Vista dall’aria  Pinar del Río somiglia ad una palude gigantesca con i paesi completamente inondati. Non ci sono terre basse che non siano allagate per le ripetute precipitazioni o la crescita dei fiumi.

 

Più di 3000 persone sono già state trasferite nelle case di familiari o amici o negli alberghi.

 

Una valutazione preliminare segnala che circa 40 case di cura del tabacco sono danneggiate e questo significa che 69500 pali di foglie  raccolte nell’ultima campagna sono minacciati dall’umidità.

 

Per il resto dell’agricoltura ci sono enormi perdite, anche se si conoscerà la situazione esatta solo quando le acque se ne andranno.

 

Sono 664 le interruzioni del servizio elettrico, con il crollo di 59 pali della luce.

 

I soli che hanno ricevuto  benefici dalla pioggia sono i 24 laghi artificiali della provincia che ora  sono pieni all’83% della loro capacità, dato che hanno ricevuto 187 milioni di metri cuba d’acqua in sei giorni.

 

Le piogge cominciano ad essere meno intense, ma ci sono16 zone di sei municipi isolate via terra. 

 

Anche nei luoghi più impervi comunque funzionano le misure stabilite per preservare la popolazione i beni dell’economia di fronte a questo genere di contingenza.

 

Punta de la Sierra, una comunità di circa 2000 abitanti del municipio di Guane,  da tre giorni è isolata la crescita del fiume  Cuyaguateje che ha interrotto il passaggio ed è ora a 9.7 metri sopra il suo letto abituale, ed ha danneggiato i cavi dell’elettricità.

 

Gli abitanti non possono muoversi e non hanno nemmeno la luce. 

 

In questa situazione, Pedro Luis Camejo, presidente del Consiglio di Difesa della zona, ha spiegato che tutte le persone residenti nelle aree a rischio d’inondazione sono state trasferite a tempo in casa di familiari o amici.

 

Là vicino, anche la comunità La Güira è isolata dall’acqua, ma si tratta di un isolamento relativo, ha detto  Aida Rojas, che nel mezzo del temporale si è rotta un ginocchio.

 

“Nel consultorio mi hanno assistito immediatamente, mi hanno prestato le cure necessarie e mi hanno dato dei calmanti, ma mi serviva un medicinale che lì non c’era”,  mi ha detto a bordo dell’elicottero delle  Forze Armate Rivoluzionarie che è atterrato a La Güira per trasportarla all’ospedale di Sandino. “Ringrazio  molto tutti, perchè stiamo in una zona difficile, ma non siamo mai stati abbandonati!”

 

 

Il capo di Stato Maggiore della Difesa Civile

ha percorso le zone inondate a Pinar del Rio

 

 

6.06.2013 - Ronald Suárez Rivas www.granma.cu

 

 

Il capo dello Stato Maggiore Nazionale della Difesa Civile, generale di Divisione Ramón Pardo Guerra, ha percorso le zone inondate dalle intense piogge che da cinque giorni cadono su questa provincia, ed ha esortato a realizzare le misure stabilite nei piani di riduzione dei rischi per questo genere di situazioni.

 

Inoltre ha sottolineato la necessità di mantenere la vigilanza permanente sui 24 laghi artificiali del territorio e prevedere a tempo l’evacuazione di coloro che risiedono in luoghi che si possono inondare.

 

“Anche se Pinar del Río ha moltissima esperienza di fronte agli uragani, nessun fenomeno assomiglia ad un altro e quindi si devono prendere tutte le precauzioni, considerando che le condizioni meteorologiche nelle prossime ore non cambieranno e che i suoli sono già saturi”, ha avvertito Pardo Guerra, accompagnato dal capo dell’Esercito Occidentale, generale di Divisione Lucio Morales Abad, e da Gladys Martínez Verdecia, a capo del Consiglio di Difesa Provinciale.

 

Con più di 30 zone isolate via terra per lo straripamento dei fiumi, includendo il municipio di Mantua e buona parte di quello di Guane, Vueltabajo si mantiene da mercoledì pomeriggio in fase di allarme per le piogge.

 

Per avere un’idea dell’importanza delle precipitazioni, gli specialisti dell’Istituto delle Risorse Idrauliche segnalano che nei primi cinque giorni di giugno sono caduti come media sulla provincia, 362 millimetri - i territori di Guane superano i 550 mm. - una cifra equivalente al 150% della media storica per tutto il mese.

 

Questo ha motivato la crescita del livello di acqua dei laghi artificiali che era al 50% della capacità prima dell’inizio delle piogge, e che ora è il 73%.

 

La situazione ha provocato danni visibili all’agricoltura, ancora da quantificare, ed ha obbligato a dare protezione a più di 260 persone, in case di familiari o amici, o in alberghi, soprattutto nei territori dell’occidente.

 

Solamente nel Consiglio Popolare Isabel Rubio, del municipio di Guane, lo straripamento del fiume Cuyaguateje ha inondato più di 200 case.

 

I servizi di base per la popolazione si mantengono comunque. Il Centro d’assistenza medica è stato spostato nel Joven Club di Computazione dove non c’è pericolo d’inondazione. Lì un medico e un’infermiera restano di guardia le 24 ore e mantengono una comunicazione permanente con il municipio di Sandino, per il trasferimento dei casi che lo necessitano.

 

“Qui tutti hanno esperienza di fronte a questo tipo di fenomeno meteorologico e sa che cosa deve fare”, ha assicurato Leoncio Corrales, uno dei più di 500 abitanti di Isabel Rubio, che ha dovuto abbandonare la sua casa per rifugiarsi in quella di familiari, per via dell’inondazione.

 

“Nel 2002, quando sono passati gli uragani Isidore e Lilì, non c’era stata una crescita di acqua così alta, ma questo non è un problema, perchè la agente è molto unita e quando viene il mal tempo è sempre disposta ad aiutarsi”, ha sostenuto.

 

 

Nel Giorno Mondiale dell’Ambiente

 

Pinar del Rio in allerta

 

per le piogge intense

 

 

 

5.06.2013 - Ronald Suárez Rivaswww.granma.cu

 

 

Dopo quattro giorni di piogge ininterrotte che hanno fatto straripare i fiumi in vari punti della provincia ed hanno isolato le zone della parte più occidentale, Pinar del Río è in fase d’allerta per le intense piogge.

 

Sino ad ora questo ha obbligato alla protezione di 340 persone nel municipio di Guane e più di 20 a Mantua e a Sandino, cifre che si teme cresceranno, considerando che le condizioni meteorologiche si manterranno tali per almeno altre 48 ore.

 

Associato a questo fenomeno poco abituale è stato registrato un tornado nel municipio di Sandino, che ha provocato danni a varie case.

 

I 24 laghi artificiali sono al 59% della loro capacità, nove punti in percentuale al di sopra di quanto contenevano prima dell’inizio delle piogge.

 

La direzione di Risorse Idrauliche ha assicurato che la totalità delle opere presenta le condizioni di sicurezza necessarie e quindi non si temono pericoli.

 

Gladys Martínez Verdecia, presidentessa del Consiglio di Difesa Provinciale,ha chiamato a valutare la situazione particolare di ogni luogo e ad adottare le misure pertinenti per assicurare la protezione della popolazione e dei beni dell’economia.

 

La gente è abituata ai passaggi degli uragani, ma a volte non percepisce il pericolo di fronte ad un fenomeno come le piogge. È importante però che si abbia conoscenza, che si ignorino i possibili pericoli e si seguano le decisioni adottate dai consigli e dalla zone di difesa di ogni territorio.

 

Ieri sono state inviate brigate mediche per appoggiare il lavoro nei municipi della porzione più occidentale di Vueltabajo, per il pericolo d’isolamento che esiste in varie comunità, dovuto alla crescita dei fiumi e dei torrenti e parallelamente si lavora alla protezione di 13400 tonnellate di tabacco che si trovano nelle case di cura.