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 2.09.2013 - Pastor Batista Valdés www.granma.cu

 

 

Miguel Díaz-Canel: la società

deve collaborare all’educazione

 

03.09 - “La famiglia deve esaltare il lavoro dei maestri che affrontano in ogni aula le diversità della società”, ha detto ieri il primo vicepresidente cubano, Miguel Díaz-Canel, durante la cerimonia per l’inizio del nuovo anno scolastico.

Díaz-Canel ha commentato che ogni aula è una piccola espressione della società cubana attuale.

“Lì ci sono i figli dei lavoratori, dei medici, dei professionisti, degli intellettuali, dei lavoratori indipendenti... per questo l’educazione degli studenti non può ricadere solo sulla scuola. La società e la famiglia hanno responsabilità in questa formazione”, ha aggiunto.

Parlando del corso che comincia ha considerato che “sarà per educare e insegnare, oltre che per istruire, ma che l’essenziale dev’essere la preparazione  dei docenti”.

“Per varie circostanze, ha spiegato, in occasioni esiste insoddisfazione e preoccupazione della popolazione sulla qualità degli insegnanti. In un’educazione di massa come questa, altamente inclusiva come la nostra, necessitiamo molti maestri e non sempre abbiamo avuto questa disposizione per la carriera pedagogica”, ha detto ancora.

Diaz Canel ha sottolineato che sono state prese varie misure, come il riscatto delle scuole di pedagogia e il miglioramento della qualità per l’ingresso all’educazione superiore. 

“In queste facoltà inoltre c’è un incremento delle iscrizioni che, anche se non sono tutte quelle che necessitiamo, permette che quasi tutte le province abbiano maestri molto ben preparati”, ha concluso.

Le statistiche dell’insegnamento generale riportano più di 1,8 milioni di alunni, ma tutti sappiamo che nella pratica da questo lunedì saremo noi cubani che andremo nelle aule saremo molti di più.

 

Assieme a questa cifra data ufficialmente dalla ministra d’Educazione  Ena Elsa Velázquez Cobiella, il nuovo anno scolastico mostrerà un’altra volta la magica capacità di trascinare verso le scuole migliaia di genitori, nonni, fratelli o sorelle, stringendo la mano alla bambina o al bambino che inizia ad apprendere, al più piccolo membro della famiglia, che cresce. 

 

Giornate di crescente collaborazione sono servite per foderare i libri e i quaderni,  preparare gli zaini, pulire le scarpe alla perfezione, controllare l’uniforme e il fazzoletto, sottolineare il rispetto verso gli altri, le forme d’espressione e di condotta che devono distinguere sempre una società come la nostra.

 

Cercate una cartina dell’Arcipelago e tentate di ubicarvi i circa 10.400 punti che sono la quantità dei centri docenti che oggi aprono le porte alla luce del sapere. 

 

Se ci riuscite allora immaginate quanti maestri, direttori, bibliotecari, istruttori e personale ausiliare in generale rendono possibile il funzionamento del processo docente educativo in questa enorme rete di scuole.

 

L’anno scolastico, l’educazione tutta, è una cosa davvero grande che coinvolge milioni di persone, di volontà, di risorse materiali e finanziarie.

 

Per questo, da questo lunedì, le aule non vedranno solo il milione 840.000 nomi segnati nei registri. In qualche modo saremo vincolati ai banchi e alla lavagna,  un numero molto più alto di cubani appartenenti ad un arcobaleno generazionale che esiste grazie ad un’educazione con uno spazio per tutti, adatta al miglioramento dell’essere umano.

 

Oggi iniziano le lezioni per un milione 840.000 alunni cubani

 

Un milione 840.000 studenti dell’insegnamento generale oggi cominciano il corso scolare  2013-2014, ha informato la la ministra d’Educazione di Cuba, Ena Elsa Velázquez.

 

Parlando nel programma radiotelevisivo “Mesa Redonda”, la titolare ha riferito che oggi, 2 settembre, si apre un totale di 10.402 centri.

 

I maestri disponibili sono il 95,1%, un numero più alto di quello del corso precedente, ma non sufficiente, ha spiegato, e quindi per far sì che si coprano tutte le lezioni,  si stanno applicando alternative con insegnanti a contratto.

 

Ena Elsa Velázquez ha detto che il proposito essenziale del suo Ministero è offrire un corso di maggior qualità, evidenziando non solo la trasmissione della conoscenza, ma l’educazione del senso più ampio della parola.

 

Tra le priorità ci sono la formazione e la preparazione del personale docente, la battaglia contro le indiscipline, le illegalità e i fatti di corruzione.

 

“Il flagello della frode è stato presente in alcune delle nostre scuole e vi hanno partecipato anche alcuni insegnanti”, ha segnalato,  attribuendo questa realtà alla mancanza di qualità nella formazione dei valori.

 

“Combatteremo contro queste manifestazioni”, ha detto. Un obiettivo imminente dev’essere il recupero della salute morale degli educatori nei luoghi lì dove è stata danneggiata proprio da questi fatti”.

 

“Dobbiamo anche garantire che le scuole inizino il corso senza rischi per la salute”, ha detto, riferendosi ad alcune situazioni epidemiologiche.

 

“Per questo, Salute Pubblica ha la responsabilità di garantire i centri docenti”, ha precisato, aggiungendo che sono state garantite risorse importanti per proteggere la salute.

 

Odalys García, direttrice nazionale d’Educazione Elementare ha annunciato che continueranno le modifiche al programma di matematica, per superare le difficoltà incontrate nell’insegnamento di questa materia. 

 

“Rinforzeremo anche l’inglese, rispondendo al reclamo di genitori e alunni, e continueremo con le lezioni televisive di questa lingua.  Vogliamo anche iniziare nella Facoltà di Pedagogia una specialità per formare insegnanti che insegnino questa lingua nelle scuole  elementari.

 

Zoe la Red, direttrice nazionale d’Educazione per le Scuole Medie, ha sottolineato la ripresa del insegnamento del disegno in questo livello d’insegnamento e le modifiche al piano di studi d’informatica, che metterà una maggiore enfasi nell’utilizzo delle nuove tecnologie del informazione.

 

 

INIZIA OGGI A CUBA NUOVO ANNO SCOLASTICO

www.prensa-latina.cu
 


Cuba inizia oggi l’anno scolastico 2013-2014, e le aule in tutta l’Isola si aprono per accogliere circa due milioni di studenti dell’insegnamento generale e duecentomila gio...
vani dell’educazione universitaria.


Elevare il livello del processo docente-educativo, coinvolgere maggiormente la famiglia, promuovere la formazione di valori civici, sono tra gli obiettivi del nuovo anno scolastico, secondo le autorità del Ministero dell’Educazione.


Concluse le vacanze estive, le mattine di questa capitale recuperano la loro dinamica quotidiana con la presenza di migliaia di scolari che si recano ai loro centri di studio.


Riparazioni di scuole, sistemazioni di uniformi, preparazione del materiale didattico sono state le attività delle ultime giornate in un paese che, benché limitato quanto a risorse, dedica primaria attenzione all’educazione.


Al trionfo della rivoluzione capeggiata da Fidel Castro, nel gennaio 1959, a Cuba c’era un milione di analfabeti, 600.000 bambini senza aule e quasi 10.000 maestri senza impiego.


In quello stesso anno, si crearono 10.000 nuove aule, la maggioranza in isolate zone rurali dove non era mai esistita una scuola e centinaia di giovani si formarono come maestri volontari.


Caserme militari della dittatura di Fulgencio Batista, dove si torturava e assassinava, si trasformarono in centri di insegnamento.


Nel mentre, migliaia di adolescenti entrarono in programmi di borse di studio nei quali si formò buona parte della forza tecnico-lavorativa della nazione.


Quella prima offensiva contro l’ignoranza si concluse con la Campagna di Alfabetizzazione.


Muniti di lanterne e manuali, gli alfabetizzatori arrivarono nei più reconditi angoli dal paese a dispetto del problema delle bande controrivoluzionarie armate dagli Stati Uniti che causarono la morte di maestri ed alunni.


Di allora,l’Isola è avanzata nei suoi programmi educativi. Cuba occupa il 14° posto nel mondo nell’Indice di Sviluppo dell’Educazione per Tutti.


Durante tutti questi anni Cuba ha messo a disposizione del mondo i suoi avanzamenti in materia educativa.


In diverse latitudini del pianeta migliaia di persone hanno imparato a leggere e a scrivere mediante i programmi cubani di alfabetizzazione “Yo, si puedo”( Io, sì posso), “Ya puedo leer y escribir” (Posso già leggere e scrivere) e “Yo, si puedo seguir” (Io, sì posso continuare).


Alle aule dell’Isola si presentano anche numerosi studenti stranieri. Dal 1961 fino al 2011, si sono laureati in università del paese più di 35.000 giovani di 129 paesi.


Questo lunedì si uniscono anche 85.871 studenti di Scienze Mediche, 10.000 dei quali provengono da altri paesi, come ha informato il Ministero della Salute Pubblica.


 

 

IN CLASSE A CUBA QUASI 86000

STUDENTI DI SCIENZE MEDICHE

 

 

 29.08.2013 - www.granma.cu

 

 

Il corso scolastico 2013-2014 che incomincia il prossimo lunedì 2 settembre, accoglierà nelle sue aule 85871 studenti di Scienze Mediche, secondo dati preliminari, che comprende due livelli di insegnamento: quello superiore, con 13 indirizzi, e il tecnico con 24, secondo dati offerti a Granma nella sede del Vice ministero della Docenza del Ministero della Salute Pubblica (MINSAP).


Solo in Medicina, nei sei anni che richiedono i suoi studi, l’iscrizione degli studenti sale a 47676, dei quali 37302 sono cubani e 10374 giovani provenienti da altri paesi.


I 13 corsi di laurea di Scienze Mediche comprendono Medicina, Stomatologia, Laurea in Infermeria, Tecnologia della Salute (Nuovo Modello di Formazione), Bioanalisi Cliniche, Igiene ed Epidemiologia, Immagini e Radiofisica Mediche, Logofoaudiologia, Nutrizione, Optometria e Ottica, Riabilitazione, Sistema di Informazione in Salute e Psicologia.


Per la formazione accademica e professionale degli studenti il paese conta su un corpo docente di 36353 professori e su una rete di università di Scienze Mediche in tutte le province, eccetto a Mayabeque, Artemisa e nel municipio dell’Isola della Gioventù che hanno Facoltà Indipendenti.


Il dottor José Emilio Caballero González, capo del Dipartimento di Entrate e Controllo di Processi Docenti del MINSAP, ha detto che questo corso si caratterizzerà per il consolidamento delle strategie per elevare la qualità del processo docente educativo, il perfezionamento continuo dei piani e programmi di studio e continuare ad avanzare nel processo di accreditamento delle varie facoltà.