Cuba ha denunciato la doppia morale

del Consiglio dei Diritti Umani

 

 

13.03.2013 - Carmen Esquivel Sarría  www.granma.cu

 

 

Cuba ha domandato al Consiglio dei Diritti Umani di farla finita con l’ipocrisia, la selezione e la doppia morale, tutte pratiche nocive che nel passato hanno portato alla eliminazione della precedente commissione.

Durante la 22ª sessione di questo organismo della ONU, l’ambasciatrice cubana a Ginevra, Anayansi Rodríguez, ha avvertito che molte nazioni industrializzate, ed in particolare gli Stati Uniti, presentano liste di paesi accusati di commettere presunte violazioni e senza dubbio nascondono brutali casi di repressione in altri paesi.

La diplomatica ha affermato che in alcuni casi queste accuse si vogliono utilizzare come pretesti per giustificare gli interventi e promuovere cambi di governi.

“Se sono tanto preoccupati per la causa dei diritti umani, perchè nessuno parla delle prigioni segrete per la tortura, dell’uso dei
droni per assassinare i civili, dei campi di concentramento come quello stabilito illegalmente nel territorio cubano, a Guantánamo, dagli Stati Uniti? Washington non nomina nemmeno le brutali repressioni dei movimenti come Occupy Wall Street o degli indignati in Europa e, al contrario, pretende di presentare come ‘dissidenti’ e ‘patrioti’ i cubani mercenari, gli agenti che paga con ricchi salari, per promuovere la politica d’aggressione e il blocco contro Cuba.

Con un altro sforzo per servire l’impero, un altro gruppuscolo di mercenari d’origine cubana è stato accreditato per parlare davanti a questo Consiglio, e sicuramente denigrerà e calunnierà il suo paese”. ha denunciato l’ambasciatrice, che ha domandato a questo organismo di porre fine alla politicizzazione e alle imposizioni imperiali e di promuovere il dialogo e la cooperazione genuina tra uguali.