Si sono tolti la maschera

 

 

10.05.2013 -  Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com

 

 

Quando Cuba ha presentato la sua relazione nel quadro della Esame Periodico Universale (EPU) del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite (ONU), gli Stati Uniti, un gruppo di suoi alleati europei e altri di quelli che ricevono pressioni e ricatti politici degli yankee, hanno preso a ripetere il logoro discorso USA, che da 53 anni cantano, per cercare di colpire l'isola senza riuscirci.
 

Cuba è uno dei pochi paesi in America Latina che non ha né torturati, scomparsi, rapiti o uccisi extra giudizialmente, per il dispiacere degli yankee, oltre agli indiscutibili progressi  in materia di sicurezza sociale, istruzione, salute e cultura, che nemmeno gli Stati Uniti sono riusciti a raggiungere.
 

Ma  meraviglia ascoltare paesi come Svizzera, Giappone, Francia, Filippine, Paesi Bassi, Regno Unito, Messico e Spagna che hanno molti problemi in questa materia, con brutali repressioni delle proteste dei lavoratori, degli studenti e  del popolo in generale per la perdita del lavoro e del livello di vita in generale, voler dare consigli agli altri.
 

La Spagna, con il tasso di disoccupazione più alto d'Europa, e l'applicazione delle leggi sullo sfratto che hanno causato il suicidio di centinaia di persone, o lo stesso Messico che mostra i più alti livelli di giornalisti uccisi, scomparsi, bande di narcos che assassinano metà paese e hanno lasciato quasi spopolato lo stato di Michoacan: hanno morale per parlare in quella sala? Di loro cosa si dice?


E delle migliaia di persone senza casa e senza lavoro che dormono ogni notte sulle rive della Senna, nel cuore di Parigi? O della xenofobia in Svizzera e le selvagge repressioni a Londra ed in altre città del Regno Unito contro il popolo, con arresti di centinaia di persone che neppure si sa dove vanno a finire... che viene detto in questa riunione?
 

Ma la realtà del mondo è altra e la maggior parte dei 132 paesi partecipanti al dibattito hanno lodato il governo cubano per i suoi progressi rispetto agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, in particolare in materia di istruzione e di accesso ai servizi riguardanti la salute.
 

Naturalmente questo dà molto fastidio all'imperialismo e ai suoi alleati, ma la verità non può essere coperta con un dito e per quanto più paghino campagne mediatiche, l'azione umanitaria dei cubani è più forte delle menzogne ​​e distorsioni che cercano di far credere i salariati che portano a Ginevra per cercare, senza successo, di macchiare l'opera che è riconosciuta dai popoli di tutto il mondo.
 

Tuttavia, il miglio di questo evento è che i lacchè si sono tolti la maschera di fronte all'opinione pubblica, rimanendo ognuno per quello che è.

 

Se quitaron la careta

Arthur Gónzalez

Cuando Cuba expuso su informe en el marco del Examen Periódico Universal (EPU) del Consejo de Derechos Humanos de Naciones Unidas (ONU), los EE.UU., un grupo de sus aliados europeos y otros de los que reciben presiones y chantajes políticos de los yanquis, salieron a repetir el gastado discurso norteamericano que llevan 53 años coreando, para tratar de machar a la Isla, sin poderlo lograr.
Cuba es uno de los pocos países en Latinoamérica que no tiene ni torturados, desparecidos, secuestrados o muertos extrajudicialmente, para disgusto de los yanquis, además de los avances incuestionables en seguridad social, educación, salud y cultura, que ni los propios Estados Unidos han logrado alcanzar.
Pero maravilla escuchar a países como Suiza, Japón, Francia, Filipinas, Países Bajos, Reino Unido, México y España, que tantos problemas tienen en esa materia, con represiones brutales ante las protestas de obreros, estudiantes y pueblo en general, por la pérdida de trabajo y nivel de vida en general, queriéndole dar consejos a otros.
España, con la tasa de desempleo más alta de toda Europa, y la aplicación de leyes de desalojo que han provocado el suicidio de cientos de personas, o el propio México que muestra los niveles más altos de periodistas asesinados, desaparecidos, bandas de narcotraficantes asesinando a medio país y que han dejado casi despoblado al estado de Michoacán, ¿tienen moral para hablar en esa sala? ¿De los casos de ellos que se dice?
¿Y de los miles de personas sin casas ni trabajo que duermen todas las noches a orillas del rio Sena en pleno corazón de Paris? O de la xenofobia en Suiza y las salvajes represiones en Londres y otras ciudades del Reino Unido contra su pueblo, con detenciones de cientos de personas que ni se sabe a dónde van a parar después, que se dice en esa reunión?
Pero la realidad del mundo es otra y la mayoría de los 132 países que participaron en el debate encomiaron al gobierno cubano por sus avances con respecto a los Objetivos de Desarrollo del Milenio, especialmente en lo que se refiere a la educación y el acceso a los servicios de salud.
Por supuesto eso molesta mucho al imperialismo y a sus aliados, pero la verdad no se puede tapar con un dedo y por más que paguen campañas mediáticas, la acción humanitaria de los cubanos es más fuerte que las mentiras y tergiversaciones que intentan hacer creer los asalariados que llevan a Ginebra para que intenten, sin lograrlo, mancillar una obra que es reconocida por los pueblos del mundo.
No obstante, lo mejor de este evento es que los lacayos se quitaron la careta ante la opinión pública, quedando cada cual como lo que es.