Cuba ratifica l’impegno della CELAC

con l’integrazione regionale

 

 

13.02.2013 - Joel Michel Varona www.granma.cu

 

 

Foto: Jorge Luis González“Con la presidenza pro témpore della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC) Cuba cercherà di realizzare una maggior integrazione tra i suoi membri”, ha ratificato il ministro degli Esteri dell’Isola, Bruno Rodríguez.

 

“Noi sentiamo che la CELAC ha come missione fondamentale, il compito di far avanzare e favorire l’integrazione latinoamericana e caraibica e i suoi meccanismi sub regionali”, ha segnalato Rodríguez, ricevendo il segretario generale dell’Associazione degli Stati dei Caraibi, Alfonso Múnera.

 

“Dobbiamo lavorare, ha aggiunto il Ministro cubano, a favore di queste economie danneggiate dall’ingiusto ordine internazionale esistente e per questi paesi vulnerabili ai processi che accadono a scala mondiale, come il cambio climatico”.

 

Múnera, che realizza il suo terzo viaggio a Cuba, ha detto che la CELAC è una straordinaria piattaforma per realizzare l’integrazione latinoamericana e caraibica.

Cuba è membro dell’Associazione degli Stati dei Caraibi dalla sua costituzione, avvenuta il 24 luglio del 1994 a Cartagena delle Indie, in Colombia.

 

Dopo la sua creazione, L’Avana ha partecipato attivamente ai suoi Comitati Tematici.

 

Questa questa organizzazione ha dichiarato in varie occasioni la sua condanna al blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti a Cuba da più di mezzo secolo.

 

 

Cuba ha ricevuto il coordinamento

della presidenza CELAC nell'ONU

Victor M. Carriba

 

 

Il rappresentante permanente di Cuba presso le Nazioni Unite, Rodolfo Reyes, ha ricevuto il coordinamento della presidenza pro- tempore della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC), nella sede della ONU.

 

L’ambasciatore del Cile presso l’organizzazione mondiale, Octavio Errázuriz Guilisastien, ha consegnato a Reyes, il documento delle attività del gruppo in una cerimonia.

 

Il passaggio ufficiale è avvenuto in presenza dei rappresentanti dei paesi della detta ‘troika ampliata della CELAC’, formata da Cuba (attuale presidente), Cile (precedente), Costarica (prossimo ) e Haiti (titolare della Comunità degli Stati dei Caraibi.

 

Durante la cerimonia i diplomatici hanno reiterato la loro soddisfazione per i risultati del I Vertice della CELAC, svolto il mese scorso a Santiago del Cile e per l’impegno degli Stati della regione con la nuova organizzazione.

 

L’ambasciatore cileno ha ringraziato per la cooperazione ricevuta da tutti i membri del meccanismo regionale e soprattutto da Cuba, durante il periodo in cui ha esercitato la direzione.

 

Reyes ha sottolineato la trascendenza della CELAC per la crescita dell’America Latina e dei Caraibi verso un’ampia integrazione, indirizzata a promuovere lo sviluppo sostenibile e a stimolare la cooperazione e la solidarietà.

 

Il gruppo è stato creato nel dicembre del 2011 dai 3 paesi indipendenti dell’area, in una conferenza che ha fissato priorità come l’unione, il multilateralismo, lo sviluppo sostenibile e l’inclusione sociale.

 

 

La riunione ministeriale della CELAC

esprime volontà d’integrazione

 

 

8.02.2013 - L.Arias Sosa www.granma.cu

 

 

La I Riunione dei Ministri d’Educazione della CELAC, con sede nel Palazzo delle Convenzioni, a L’Avana “esprime la volontà politica d’integrazione in America Latina e nei Carabi”, ha sostenuto il vicepresidente cubano Miguel Díaz-Canel.

 

In un dialogo con la stampa, il funzionario ha ricordato che la riunione avviene pochi giorni dopo lo svolgimento del I Vertice dei Capi di Stato e di Governo della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi - CELAC - in Cile, dove Cuba ha assunto la presidenza pro tempore del blocco.

 

“Abbiamo fatto una convocazione ad abbiamo ricevuto la partecipazione di un importante numero di ministri e autorità educative dei paesi della CELAC, per cui, in poco tempo, stiamo dando continuità al Vertice”, ha sottolineato.

 

Il rappresentante dell’Isola ha aggiunto che si stanno pianificando azioni concrete in temi trasversali, per gli ideali e i paradigmi del blocco, perchè non è possibile avere società giuste senza conoscenza da parte dei cittadini sulla storia e la cultura.

 

“L’educazione è un pilastro per conquistare tutto quello che il meccanismo d’integrazione si è proposto”, ha considerato Díaz-Canel, che ha reiterato che la CELAC ha, come meta primaria, l’ alfabetizzazione totale dei cittadini della regione, ed ha fato allusione alle esperienze sviluppate negli ultimi anni. Poi ha commentato che le esperienze si possono estendere con la cooperazione, per realizzare questa meta in poco tempo.

 

“Questi aspetti e un gruppo di problematiche, di insoddisfazioni attorno ai risultati educativi nel nostro sistema e nello stesso tempo anche di riconoscimento a quello che è andato avanti in questa materia nella regione, sono state presenti nel dibattito”, ha aggiunto.

 

“Sono già circolate proposte di azioni concrete su come potremo agire e cooperare e come possiamo aspirare all’alfabetizzazione e altre mete dell’ educazione”, ha detto ancora.

 

All’incontro, che è terminato giovedì 7, hanno partecipato rappresentanti di 24 paesi tra i quali 10 ministri del settore.

 

 

Riunione dei ministri della CELAC sull’educazione
L’incontro si svolgerà durante il Congresso Internazionale Pedagogia 2013

 

 

7.02.2013 -  www.granma.cu

 

 

Cuba accoglie oggi, giovedì 7 febbraio, la riunione di ministri di Educazione delle nazioni membri della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC).

 

Il foro si svolge nel contesto del Congresso Internazionale Pedagogia 2013, che si svolge nel Palazzo delle Convenzioni de L’Avana, con la presenza di circa tremila delegati di più di 30 paesi.

 

Questa è una delle attività che realizza il blocco d’integrazione, fondato nel dicembre del 2013 a Caracas, e del quale Cuba è presidente pro tempore.

 

Oltre al’incontro dei ministri d’Educazione, nell’anno in corso si svolgerà a Paramaribo, Suriname, una riunione dei ministri di Cultura della Comunità, e si organizzeranno altre riunioni per trattare questioni relazionate alle infrastrutture, la necessità di creare una nuova architettura regionale e la battaglia contro le droghe.

 

Durante il Vertice della CELAC, svolto in gennaio a Santiago del Cile, il Generale d’Esercito Raúl Castro, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri ha asunto a nome di Cuba la presidenza pro tempore dell’organismo che è format dalle 33 nazioni indipendenti dell’America Latina e dei Caraibi.

 

 

Il presidente Raúl è tornato in Patria

 

 

30.01.2013 -  Leticia Martínez Hernández - Yaima Puig Meneses/ www.granma.cu

 

 

Nel pomeriggio di ieri martedì 29, è tornato a Cuba il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, che ha svolto un intenso programma di lavoro nella cornice nel Vertice CELAC-UE nel I Vertice della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC) che si sono svolti nel fine settimana appena terminato a Santiago del Cile.

 

Giungendo all’aeroporto internazionale José Martí, è stato ricevuto da José Ramón Machado Ventura, Primo Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, e dal generale di corpo dell’esercito Abelardo Colomé Ibarra, vicepresidente del Consiglio di Stato e ministro degli Interni.

 

Durante queste giornate, Raúl ha incontrato quasi tutti i presidenti dell’America latina e i Caraibi ed alcuni rappresentanti dei paesi europei.

 

Nel caso specifico del Vertice della CELAC, la delegazione cubana ha assunto un ruolo peculiare nei dibattiti e nella stesura dei documenti che raccolgono posizioni comuni di fronte e determinati problemi della regione, come il caso della sovranità delle Isole Malvine, la lotta contro il terrorismo in tutte le sue manifestazioni e il blocco economico che il governo degli Stati Uniti impone a Cuba, oltre all’aiuto alla ricostruzione e allo sviluppo di Haiti, tra i molti temi.

 

Ora è iniziato un nuovo periodo di lavoro nel quale Cuba, che è presidente pro tepore della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Carabi, attuerà con totale dedizione al diritto internazionale, alla Carta delle Nazioni Unite e ai principi fondamentali che dirigono lo sviluppo delle relazioni tra i paesi.

 

Come ha detto Raúl, assumendo la Presidenza Pro Tempore, respingeremo ogni ingerenza. le aggressioni, le minacce e l’uso della forza e potenzieremo il dialogo, l’accordo e la solidarietà tra le nostre nazioni.

 

 

La CELAC è creazione e unità
Parole di Bruno Rodríguez Parrilla, ministro delle Relazioni Estere di Cuba

 

 

28.01.2013 -  Leticia Martínez Hernández - Yaima Puig Meneses/ www.granma.cu

 

 

Poche ore prima dell’inizio della riunioni dei ministri degli Esteri, prima del Vertice tra la Comunità Europea e la Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Carabi (CELAC) e del primo Vertice della stessa CELAC dalla sua fondazione, Bruno Rodríguez Parrilla, ministro delle Relazioni Estere ha pronunciato, parlando con la stampa cubana, alcune impressioni su questi appuntamenti.

 

Riferendosi al primo, iniziato la mattina di sabato 26, Bruno Rodríguez ha espresso alcune riserve per l’ottimismo che alcuni hanno posto nella sua realizzazione. “È trascorso molto tempo e abbiamo fatto pochi passi avanti nelle relazioni tra una e l’altra regione, dallo svolgimento del primo incontro di questo tipo che si volse nel 1999 a Río de Janeiro, in Brasile, al quale partecipò il nostro Comandante in Capo, Fidel Castro Ruz. È cambiato molto poco nella forma con cui l’Europa continua a vedere l’America Latina e i Carabi”, ha detto, ed ha ricordato che in quel momento si propose di creare un’Associazione Strategica Biregionale, una cosa anche se alcuni illusi credettero nelle sue possibilità di successo, la maggioranza sapeva che sarebbe stato molto difficile da concretare.

 

“Prima di questo Vertice si sono sentiti alcuni criteri su un’Alleanza Strategica Biregionale per uno Sviluppo Sostenibile, e questo è davvero difficile da credere perchè precisamente l’ordine economico internazionale imperante è uno dei fattori che impediscono lo sviluppo e costituisce uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo”.

 

“Con questo possiamo parlare delle politiche europee di sussidio agricolo, ma fondamentalmente della relazione iniqua che sostengono con i nostri paesi dell’America Latina e dei Carabi”. Poi ha segnalato che i modelli di produzione e consumo europei non sono sostenibili per il loro carattere consumista e questo genera il cambio climatico, il riscaldamento globale, ed inoltre esistono molte disparità.

 

Inoltre non possiamo dimenticare che la relazione economica della Unione Europea con l’America Latina e i Carabi è disuguale e ingiusta per numerose cause: i movimenti dei prezzi, il rincaro dei prodotti di manifattura , la speculazione finanziaria, il debito estero e il costante rifiuto al trasferimento di risorse tecnologiche e finanziarie.

 

In forma generale questo conduce a che in definitiva, la relazione è totalmente disuguale, con troppo poca volontà politica da parte dei leader europei per avanzare verso una relazione diversa con la nostra regione.

 

Così come ho detto in differenti scenari negli ultimi anni per poter costruire una relazione reciproca tra le due regioni, l’Unione Europea dovrà cominciare ad essere cosciente che l’America Latina e i Caraibi sono cambiate e già non siamo una neocolonia yankee, ma cerchiamo di differenziare le nostre relazioni. L’Europa dovrà cambiare la sua visione e la sua politica rispetto la regione ed assumere posizioni di rispetto alla nostra sovranità, considerare i nostri paesi come soci uguali ed anche sovrani”.

 

“Considero che questo Vertice sia un’opportunità per l’Europa, che la necessita molto data la situazione di crisi economica in cui s’incontra per la crisi dell’euro. Sono terminati i tentativi d’imporre modelli e politiche neo liberiste, dato che tutti sappiamo che sono in crisi”.

 

“Nonostante tutto, non voglio giudicare prematuramente. Meglio ascoltare prima gli interventi, le intenzioni, i punti di vista dei ministri degli Esteri europei, e poi vedremo che succederà nel futuro, dato che in realtà questi Vertici non hanno dato praticamente nessun risultato. Anche così considero che il dialogo è sempre buono, lo scambio, e con questo spirito affrontiamo il Vertice CELAC – UE”.

 

 

La CELAC è la speranza di Nuestra América

 

 

“I nostri popoli giungeranno indubbiamente con aspettative differenti al primo Vertice della CELAC che inizierà domani nella capitale cilena” ha detto il ministro degli Esteri cubano, aggiungendo che: “La comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi è la speranza di Nuestra America, la Patria Grande, il sogno di Bolivár e di Martí”.

 

“È importante considerare che se oggi possiamo parlare della CELAC è perchè l’America Latina e i Caraibi sono cambiati. Tempo fa la nostra regione non aveva la capacità, nè la possibilità, nonostante la domanda dei suoi popoli, di riunirsi se non la convocavano gli Stati Uniti o la Spagna e questa era la dura realtà che vivevamo”.

 

“Questa non è l’America Latina e i Caraibi di oggi e quindi possiamo affermare che la CELAC è fondazione, creazione di nuove istanze, non solo con i governi, ma anche con i popoli. E sorge, precisamente, in un momento in cui una gran parte dei nostri governi si propone politiche sociali, la soluzione di problemi storici, delle ingiustizie sociali e s’incrementa la nostra coscienza d’indipendenza e della nostra sovranità”.

 

“Resta sempre molto da fare come regione, ha detto ancora Bruno Rodríguez Parrilla, ma la fondazione della CELAC a Caracas, con la guida del Presidente Hugo Chávez, è stato il passo più importante. L’essenza di quello che ci riunisce qui è lo profondamente unitaria. Cuba, esercitando la prossima Presidenza Pro Tempore dell’Organizzazione, lavorerà per consolidare queste basi e aiutare a far sì che la CELAC divenga la voce unitaria della regione nelle istanze internazionali, includendo le Nazioni Unite.

 

Il Ministro ha segnalato il fatto che la CELAC, durante questo periodo di consolidamento, si nutre costantemente delle esperienze e dei risultati di altri meccanismi sub regionali e inter-governativi. In questo senso ha segnalato, per esempio, l’Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra América (ALBA), un’esperienza giovane della regione, che però apporta molto a tutti questi processi. Inoltre possiamo citare UNASUR e MERCOSUR che sono istanze economiche forti e molto importanti nella regione. In modo che possiamo dire che la CELAC implica integrazione e compendio di tutte loro, ma senza sostituire nessuna.

 

 

I tentativi per intaccare l’unità

 

 

In un momento delle sue dichiarazioni, Bruno Rodríguez Parrilla ha riferito d’essere stupito per alcune notizie che, con grandi titoli, sono state diffuse da diversi mezzi di comunicazione e che si potrebbero interpretare come tentativi per intaccare gli sforzi unitari della regione.

 

“Per esempio, la pubblicazione del quotidiano spagnolo El País, di una foto falsa dell’operazione del Presidente venezuelano Hugo Chávez Frías, costituisce una vergogna e un affronto fatto al popolo del Venezuela, ai popoli dell’ America Latina e dei Caraibi. Questo è ciò che fa quotidianamente El País su Cuba: pubblica calunnie senza prendersi la briga di confermarne l’autenticità, il momento e il luogo dei fatt che imputa per motivazioni politiche”.

 

“Un’altra notizia segnala come la stampa è relazionata alla campagna che un settore della destra cilena sta realizzando, per accusare Cuba di proteggere presunti terroristi. Ma noi abbiamo reiterato negli spazi più diversi, sia pubblici che privati, che i temi giudiziari bilaterali hanno vie per trattarli attraverso accordi e pratiche internazionali stabilite al rispetto.

 

“Questo non ha nulla che vedere con la nostra presenza in questo paese, nè con i due Vertici che si svolgeranno. Considero che se queste manifestazioni continueranno, si danneggeranno la Presidenza Pro Tempore cilena, il Governo cileno e in definitiva credo che offenderebbe anche il popolo cileno che l’anfitrione supremo di questi eventi.

 

In modo generale credo che danneggerebbe anche la Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Carabi, perchè tutti i nostri paesi hanno interessi bilaterali da trattare su alcuni temi, ma la CELAC non è il contesto per farlo”, ha terminato.

 

 

Il presidente cubano Raúl Castro è in Cile

 

 

26.01.2013 -  Leticia Martínez Hernández - Yaima Puig Meneses/ www.granma.cu

 

 

Nel pomeriggio di ieri, venerdì 25, è giunto nella capitale cilena Raúl Castro Ruz, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, per partecipare al Vertice della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC) e della Unione Europea (UE), e al Primo Vertice de la CELAC, che si svolgeranno da oggi a lunedì a Santiago del Cile.

 

Il presidente cubano Raúl Castro è in CileAll’aeroporto è stato ricevuto dall’ambasciatrice di Cuba in questo paese, Ileana Díaz-Argüelles, da Rolando Drago, ambasciatore del Cile nell’Isola e da Ludwing Gronemeyer, Comandante della Guarnigione Aerea di Santiago.

 

Il presidente Raúl, accompagnato da Miguel Díaz-Canel Bermúdez, vicepresidente del Consiglio dei Ministri, ha inviato un saluto al popolo cileno pochi minuti prima di salire nell’automobile che lo ha portato al luogo dove alloggia.

 

La delegazione cubana e formata anche da Bruno Rodríguez Parrilla, ministro delle Relazioni Estere.

 

Oltre a partecipare ai due vertici, il Presidente cubano sosterrà vari incontri, in questo fine settimana, con vari presidenti.

 

Nella giornata di ieri si sono svolte parte delle attività precedenti lo svolgimento dei due Vertici, e delle riunioni di ministri degli Esteri a Espacio Riesco.

 

Nelle due riunioni sono stati rivisti tra i vari temi i documenti che dovranno poi essere firmati dai presidenti.

 

Oggi s’inaugurerà il Vertice CELAC-UE, nel quale l’America Latina e i Caraibi cercheranno uno scambio basato sull’uguaglianza, il rispetto e il beneficio mutuo.

 

 

Foro dei ministri d’Educazione della CELAC

 

 

23.01.2013 -  Waldo Mendiluza www.granma.cu

 

 

La capitale cubana accoglierà il prossimo 7 febbraio la 1ª Riunione dei ministri d’Educazione della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC), ha informato il vice ministro degli Esteri Abelardo Moreno.

 

Il funzionario ha precisato che il Foro si svolgerà nella cornice dell’evento internazionale Pedagogia 2013, che si svolgerà nel Palazzo delle Convenzioni, con la conferma, sino ad oggi, della partecipazione di delegati di 20 paesi.

 

Si tratta di uno degli incontri del blocco d’integrazione che si realizzeranno nel 2013 con la presidenza di Cuba, che assumerà questa responsabilità durante il 1º Vertice dei Capi di Stato e di Governo della CELAC, previsto per il 27 e il 28 di questo mese a Santiago del Cile.

 

Moreno ha spiegato che oltre al foro ministeriale sull’educazione, nell’anno in corso si svolgerà a Paramaribo, in Suriname, una riunione dei Ministri di Cultura della Comunità, entità creata nel dicembre del 2011 a Caracas dalle 33 nazioni indipendenti dell’America Latina e dei Carabi.

 

Inoltre si svolgeranno incontri per trattare questioni come le droghe, le infrastrutture, la necessità di realizzare una nuova architettura regionale, ha segnalato dalla sede del MINREX.

 

Moreno ha detto a PL che Cuba nella sua presidenza del blocco, fomenterà il concetto di solidarietà negli schemi di cooperazione, iniziativa basata sull’esperienza dell’Alleanza Bolivariana per i popoli di Nuestra America, ALBA.

 

Sino ad ora abbiamo lavorato nella regione per vie come le unioni doganali, la riduzione di imposte doganali, in altre parole poche esperienze al di fuori di queste, ha sottolineato ed ha citato l’ALBA come punto di riferimento nell’ambito della CELAC, dove si potrebbe poco a poco modificare il concetto di cooperazione.

 

 

Cuba promuoverà l’integrazione

solidale alla guida della CELAC

 

 

21.01.2013 -  www.granma.cu

 

 

Cuba promuoverà l’integrazione solidale alla guida della CELAC inoltre potenzierà la solidarietà nelle relazioni regionali, durante la sua presidenza della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC), ha detto venerdì 18, Abelardo Moreno, viceministro delle Relazioni Estere.

 

In un incontro con la stampa nella sede del MINREX, il funzionario ha assicurato che l’Isola ha l’intenzione di apportare la sua esperienza come membro dell’Alleanza bolivariana per i popoli di Nuestra America, strumento che privilegia la solidarietà nelle sue relazioni.

 

La CELAC, costituita nel dicembre del 2011 in Venezuela, celebrerà il suo Primo Vertice dei capi di Stato e di governo nei giorni 27 e 28 gennaio in Cile, paese che consegnerà a Cuba la presidenza pro tempore.

 

Moreno ha risaltato che s’impone un’analisi della cooperazione esistente tra i 33 paesi membri di questo organismo d’integrazione economica con le nazioni donanti, generalmente vincolata agli interessi di queste ultime e soggette a condizionamenti.

 

Cuba lavorerà anche per far sì che l’America Latina e i Caraibi divengano una zona di pace, e continuerà a fomentare i vincoli dei differenti meccanismi regionali e d’integrazione con la CELAC, ha aggiunto.

 

Il diplomatico ha anticipato che l’incontro di Santiago del Cile si approveranno comunicati contro il blocco economico commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti contro Cuba, e in difesa della sovranità argentina sulle Isole Malvine.

 

Prima di questo appuntamento si svolgerà il Vertice CELAC - Unione Europea, al quale l’America Latina ed i Caraibi parteciperanno per la prima volta come blocco.