Consegnati i premi del Festival di

Radio e Televisione Cuba 2013

 

 

16.09.2013 - www.granma.cu

 

 

La serie di documentari “Hábitat”, del regista cubano Randol Menéndez, prodotta da por RTV Comercial, ha vinto uno dei   Grandi Premi del Festival Internazionale di Radio e Televisione Cuba 2013,  terminato due giorni fa, nel Palazzo delle Convenzioni, a L’Avana.

 

La radio ha vinto il primo premio con il  programma storico “24  marzo: giorno della memoria per la verità e la giustizia”, diretto da Hugo López e trasmesso dall’emittente Radio Università Nazionale di San Juan, in Argentina.

 

Un altro premio del Festival è andato al documentario  “Baraksat”, prodotto da  Fadi Naserddin per il canale arabo satellitare  Al Mayeddín, che tocca il dramma dei rifugiati palestinesi.

 

Nell’ultima giornata presieduta dal  Comandante della Rivoluzione Guillermo García, l’Istituto Cubano di Radio e Televisión e il canale Palestina Today  hanno firmato un accordo di collaborazione.

 

 

Altri spazi premiati

 

 

Tra gli altri spazi premiati, il programma umoristico  “Vivir del cuento” e la fiction  “Añejo cinco siglos”,  per il quale sono state distinte le attrici cubane Amarilys Núñez e Luisa María Jiménez.

 

Inoltre i programmi radiofonici cubani “Quando la giustizia si chiama libertà”, di Andy Duardo, di Radio Mayabeque, dedicato ai Cinque Eroi, e il musicaile  “A buena hora”, di Radio Taíno.

 

Nella chiusura del  Festival, Danilo Sirio, presidente dell’Istituto Cubano di Radio e Televisione, ha detto che, di fronte alle enormi sfide comunicative di oggi, questi media devono pensare dall’impegno sociale e l’integrazione.

 

Sirio ha convocato all’incontro del prossimo anno, dedicato ai giovani creatori e all’influenza della radio e la televisione nella formazione dei valori e la difesa della pace.

 

 

Festival di Radio e Televisione Cuba 2013
 

“Rinforzare la responsabilità sociale delle televisioni e delle emittenti radiofoniche pubbliche”

 

 

10.09.2013 - Charly Morales Valido www.ain.cu

 

 

Il futuro della radio e la televisione digitale per l’informazione

 

14.09 - La Radio e la Televisione digitale nei servizi informativi è una delle  Tematiche che si dibattono nelle giornate del Festival Internazionale di Radio e Televisione, Cuba 2013, che si conclude oggi.

Esperti dell’Istituto Internazionale di Giornalismo  José Martí de L’Avana dissertano  sul  tema nel seminario “Le  rotte delle tecnologie: radio e televisione digitale nell’ informazione.

Inoltre  l’ecuadoriano Alfredo Adum, direttore della televisione ITV. analizzerà nel Festival la sfida della televisione aperta, di fronte ai passi avanti d’Internet.

Una conferenza sulla televisione digitale in Cuba e un seminario  dedicato alla produzione di un cortometraggio di un minuto, sono inclusi nel programma accademico.

Parallelamente all’agenda teorica e alla feria espositiva, il Festival presenta nei cinema La Rampa e Multicine di Infanta della capitale, un gruppo di audiovisivi realizzati per la televisione.

Il primo vicepresidente cubano, Miguel Díaz-Canel, ha reclamato un maggior impegno della realizzazione audiovisiva per affrontare la pseudo-cultura imposta dai media egemonici.

 

Inaugurando il primo Festival di Radio e Televisione, Díaz-Canel ha risaltato il ruolo che possono avere i media in questa lotta contro la banalità, per dare priorità all’essere umano ed ha riconosciuto che la radio e la televisione a Cuba mancano di grandi fondi, ma garantiscono contenuti di servizio pubblico che contribuiscono all’idea di fare un mondo migliore con una partecipazione dei media.

 

Ha affermato che i realizzatori  nazionali sono enti attivi, e che Cuba stimola la capacità critica,  con le nuove tecnologie che lo permettono allo spettatore medio, con quello che consumano.

 

Questo appuntamento conta con spazi abbondanti di riflessione e scambio sulle forme di realizzazione dei mezzi audiovisivi.

 

Gli anfitrioni cercano inoltre d’incorporare le pratiche di altri paesi più avanzati tecnologicamente per apprendere a competere e aprirsi il cammino con i nuovi supporti e le proiezioni di lavoro.

 

Dopo l’inaugurazione della Expo Fiera Commerciale parallela al Festival,  è iniziata la parte teorica con dibattiti sull’integrazione, la cultura e l’identità, con invitati di lusso.

Nel Palazzo delle Convenzioni dell’Avana espongono 43 compagnie straniere, differenti imprese cubane.

 

Ci sono 16 stand che mostrano prodotti nazionali e della Cina, Vietnam, Spagna e Canada. Hanno partecipato all’incontro  Abel Prieto, assessore del Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri; il capo del Dipartimento Ideologico  del Comitato Centrale del Partito, Rolando Alfonso Borges; Danilo Sirio,  presidente dell’Istituto Cubano di Radio e Televisione; Abel Acosta,  viceministro di Cultura e i presidenti dell’ICAP e dell’ICAIC, rispettivamente, Kenia Serrano e Roberto Smith, con altre personalità.

 

 

DÍAZ CANEL: I MEDIA HANNO

UNA RESPONSABILITÀ SOCIALE

 

 

9.09.2013 - www.ain.cu

 

 

Miguel Díaz-Canel, membro dell'Ufficio Politico del Partito Comunista di Cuba (PCC) e Primo Vicepresidente dei Consiglio di Stato e dei Ministri, ha insistito oggi sulla responsabilità dei mezzi di comunicazione nella formazione di una società più giusta.


All'inaugurazione del Festival di Radio e Televisione, Cuba 2013, con sede nel Palazzo delle Convenzioni di La Habana, ha sottolineato l’impegno di televisioni e radio pubbliche, di fronte all'egemonia delle grandi catene.


Proprio ora, quando ci troviamo in uno scenario di minaccia di guerra, è significativo il ruolo dei mezzi alternativi, al servizio della verità, di fronte alle multinazionali della comunicazione che servono ai propositi delle grandi potenze, ha detto.


Ha sottolineato anche la necessità di riflettere l'identità e le tradizioni, come modo di proteggere e diffondere il patrimonio culturale dei popoli.


Queste sessioni del Festival serviranno per propiziare lo scambio tra professionisti e tecnici, mentre mostreranno una visione completa delle forme di fare radio e televisione, ha aggiunto.


Si riferì, inoltre, alle sfide delle emittenti pubbliche di fronte alle nuove tecnologie, specificamente il necessario passo dalla televisione analogica al digitale, ha detto.


La cerimonia d’inaugurazione è stata presieduta anche da Rolando Alfonso Borges, capo del Dipartimento Ideologico del Comitato Centrale del PCC; Abel Prieto, consulente del Presidente dei Consiglio dello Stato e dei Ministri, e da Danylo Siriano, presidente dell'Istituto Cubano di Radio e Televisione, tra altre personalità.


Fino a giorno nove, si riuniscono nel Palazzo di Convenzioni quasi 300 specialisti, tecnici e realizzatori del mezzo audiovisivo e radiofonico, per partecipare a sessioni teoriche, che condivideranno lo spazio con un Expo-fiera commerciale, a cui parteciperanno circa 40 imprese cubane e straniere.