Ricordata la visita di Fidel

Castro a Voronez

 

 

7.10.2013 - www.granma.cu

 

 

Alcuni filmati della visita, nel 1972, di Fidel Castro nella città russa di Voronezh sono stati proiettati durante un incontro di varie personalità della regione con una delegazione dell’ambasciata di Cuba in Russia.

 

“Il leader cubano è stato il primo e unico capo di Stato che ha visitato la nostra città e questo fatto resta indimenticabile e  riempie d’orgoglio  i nostri cittadini”, ha detto Víctor Rudenko, direttore del quotidiano Comuna, durante l’incontro realizzato nella sede dalla pubblicazione.

 

Fotografie d’archivio del quotidiano con le immagini della visita sono state offerte al consigliere della delegazione cubana nella Federazione euro-asiatica, Alejandro Simancas.

 

Ringraziando per l’accoglienza in questa città che si trova al centro-sud della Federazione, a 500 Km. da Mosca, per il prezioso materiale grafico ricevuto, Simancas ha risaltato l’amicizia indistruttibile tra la Russia e Cuba.

 

La delegazione della missione diplomatica è stata ricevuta anche nella Duma, il parlamento regionale,  dal leader del Partito Comunista della Federazione della Russia (PCFR), Serguei Rudakov.

 

Durante l’incontro, il primo segretario di questa forza politica a Voronezh ha sottolineato che il PCFR ha deciso di ricordare il 50º anniversario della prima visita del massimo dirigente del popolo cubano in Unione Sovietica con una medaglia commemorativa.

 

“Quel viaggio di Fidel  fu la base di un’amicizia eterna che nel 1972 portò Fidel anche a a Voronezh per onorarci”, ha concluso il dirigente russo.

 

 

Russia: una medaglia che celebra

 l’anniversario della visita di Fidel Castro

 

 

28.05.2013 - Odalys Buscarón Ochoa www.granma.cu

 

 

Il leader del Partito Comunista della Federazione della Russia (PCFR), Guennadi Ziuganov, ha affermato che la medaglia per il 50º anniversario della prima visita di Fidel Castro in Unione Sovietica, rappresenta un simbolo di dignità e amicizia.

Ziuganov ha imposto ieri lunedì 27, la distinzione commemorativa all’ambasciatore cubano in Russia, Emilio Lozada, e a un gruppo di funzionari della delegazione diplomatica, in una cerimonia, con la partecipazione di vari dirigenti del PCFR.

“È stata una visita storica un avvenimento che ha marcato l’inizio delle relazioni tra l’Unione Sovietica e Cuba”, ha segnalato il presidente della seconda forza politica russa in una conversazione con Prensa Latina.

Il dirigente russo ha considerato il fondamento e la vigenza delle idee difese dal leader storico della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, che percorrono il pianeta nel mezzo della crisi globale del capitalismo e di un vero giro verso una sinistra reale.

“Sono sicuro che senza il socialismo e senza l’amicizia tra i popoli, non c’è un uscita a questa crisi, nè è possibile salvare l’umanità dallo sfruttamento selvaggio che oggi domina in tutti i continenti”, ha dichiarato.

“Gli ideali per i quali ha lottato e continua a lottare Fidel Castro, per noi sono sacri e per questo penso che la medaglia istituita per il 50º della sua visita ha molto senso”, ha aggiunto.

Per l’ambasciatore cubano, quella prima visita ha lasciato l’impronta eterna di un’amicizia che ha superato i tempi più difficili.

Dopo aver ringraziato per l’iniziativa, Lozada ha ricordato gli onori resi da Fidel Castro alla memoria dei combattenti sovietici morti per difendere la Patria e per salvare l’umanità dalla barbarie fascista.

 

 

Movimento russo Vinceremo chiede

ad Obama l’indulto per i Cinque

 

 

11.01.2013 - Odalys Buscarón Ochoa www.granma.cu

 

 

Il Movimento russo Vinceremo ha chiesto al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, di avvalersi della facoltà costituzionale durante il suo secondo mandato per concedere l’indulto ai Cinque cubani antiterroristi, condannati 14 anni fa.

 

È una possibilità della quale dovrebbe approfittare in nome della giustizia, la pace e l’umanità, si legge in una lettera inviata dagli attivisti della solidarietà all’ambasciata nordamericana a Mosca.

 

Come in precedenti occasioni durante la campagna mondiale, Vinceremo ha chiesto ad Obama di garantire i diritti fondamentali di Gerardo Hernández, Fernando González, Antonio Guerrero, René González e Ramón Labañino.

 

Hanno inoltre chiesto che sia concesso ai Cinque (come sono conosciuti nel mondo gli antiterroristi) di incontrare i loro familiari, ed altri diritti previsti dalla Costituzione degli Stati Uniti, sottolinea il testo. 

 

Quattro di loro sono ancora in carcere scontando severe condanne per aver monitorato i gruppi violenti con base a Miami per prevenire atti terroristici contro la loro patria, spiegano i firmatari.

 

Nel frattempo, René González è uscito di prigione, il 7 ottobre del 2011, ed in questo momento è sottoposto ad un castigo addizionale di tre anni di libertà vigilata a Miami, aggiungono.

 

Allo stesso tempo esigono la responsabilità penale per coloro che presentarono prove false al processo, “per aver comprato i mezzi di comunicazione di massa ed aver fatto pressioni sulla giuria”.

 

Vinceremo ha chiesto al Presidente di proibire le attività dei gruppi terroristi contro Cuba dal territorio nordamericano, ed anche di concedere l’estradizione al Venezuela di Luis Posada Carriles, autore intellettuale dell' esplosione di un aereo civile cubano, nel 1976.

 

Hanno chiesto nuovamente ad Obama di eliminare il blocco economico, finanziario e commerciale contro l’Isola, in vigore da oltre 50 anni, e di tutte le misure ostili, considerate dalla comunità internazionale come una forma di aggressione e genocidio.

 

Il movimento, che raggruppa le forze progressiste della società russa, ha chiesto ad Obama di condannare le “dichiarazioni indecenti ed immorali” dei rappresentanti ufficiali e dei mezzi stampa del paese nei confronti del presidente venezuelano, Hugo Chávez.

 

Vinceremo ha evidenziato che la campagna di solidarietà per la liberazione dei Cinque cresce e si espande verso ogni angolo del pianeta, in nome della pace, dell’umanità, della giustizia e contro il terrorismo.