Cuba nei media: una riunione è uno sciopero e il Gandhi cubano

è sponsorizzato dal più grande terrorista dell’Occidente

 

 

14.10.2013 - di José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación  Vincenzo Basile (CapítuloCubano) 

https://www.youtube.com/watch?v=MdN04VlkjZ8

 

 

 

 

Alcuni giorni fa, tutti i social network diffondevano una recente fotografia, scattata a Miami, del “dissidente” cubano Guillermo Fariñas riunito con uno dei maggiori terroristi dell’estrema destra di tutto il mondo, Luis Posada Carriles, ex-agente della CIA e protetto del governo degli Stati Uniti (1). La fotografia era pubblicata da vari blog cubani in occasione dell’anniversario del suo attentato più sanguinario, l'esplosione di un aereo cubano con 73 persone a bordo, nel 1976 (2). La grande stampa internazionale non ha voluto pubblicare questa fotografia, nella quale colui che si presenta come il “Gandhi cubano” appare anche con Huber Matos, un altro noto criminale dell’estrema destra (3).


 

Nel frattempo, i media continuano a dare copertura alla fabbrica di bugie di Guillermo Fariñas e della sua organizzazione, la UNPACU, creata e finanziata con i fondi della mafia di Miami (4). Ad esempio, lo scorso 11 settembre, decine di media riproducevano la notizia di un presunto arresto di Fariñas per aver partecipato a una protesta di autisti autonomi nella città di Santa Clara, a fronte delle elevate imposte sulla loro attività (5). Alcuni media qualificavano questa presunta protesta addirittura come “sciopero” (6). Ma è vero che Fariñas fu arrestato? E in tal caso, l’arresto fu dovuto alla sua partecipazione alla citata manifestazione? E infine, ebbe luogo realmente questa protesta?


 

La blogger cubana della città di Santa Clara, Norelys Morales, smentisce categoricamente ciascuno di questi punti (7). In primo luogo, afferma che non si trattò di protesta, ma di una marcia verso gli uffici provinciali del Poder Popular di una commissione di questi citati autisti, per dialogare con le autorità in merito –certamente- alle imposte sulla loro attività. La giornalista ritiene che nella società cubana si presentano “legittime contraddizioni che vengono risolte attraverso un’autentica democrazia, nella quale gli attori sociali partecipano al dibattito cittadino (…). Gli autisti –afferma Morales- si rivolsero a chi di dovere, alle massimo autorità governative della provincia di Villa Clara”.

 

Il quotidiano spagnolo El Pais affermava che “un gruppo di duecento autisti della città di Santa Clara (…) si riunirono (…) davanti alla sede dell’Assemblea Provinciale per chiedere la riduzione delle imposte” (8). Ma se vediamo la fotografia degli autisti riuniti dinanzi alla sede governativa –che non fu pubblicata da El Pais- notiamo che non superavano la ventina (9).

 

Ma l’aspetto più incredibile è che questo giornale, El Pais, titolava la sua notizia “Arrestato a Cuba il dissidente Guillermo Fariñas” quando, in un testo, un altro “dissidente”, Felix Navarro, raccontava che Fariñas era stato trattenuto in strada dalla polizia, per due ore e “sotto il sole”, per poi essere accompagnato a casa sua. Quindi, non fu arrestato, nonostante le affermazioni de El Pais.
 

Un altro quotidiano spagnolo, El Mundo, titolava “Guillermo Faiñas arrestato per aver partecipato a una manifestazione di autisti a Cuba” (10). Ripassando le precedenti dichiarazioni, tuttavia, sappiamo che non fu arresto e inoltre che non fu trattenuto per aver assistito alla concentrazione, bensì per lanciarsi in strada impedendo il passaggio di una pattuglia della polizia. Immaginate il trattamento che riceverebbe per questa azione in un altro paese del mondo? (11)

 

Conclusione: la stampa internazionale ha riprodotto, ancora una volta, le menzogne e le esagerazioni del “dissidente” Guillermo Fariñas e del suo gruppo UNPACU mentre cercava di sfruttare le legittime aspirazioni di un gruppo di lavoratori cubani.

 

Ricordiamo che, alcune settimane fa, l’agenzia Europa Press si vedeva costretta a rettificare un’informazione della UNPACU che inizialmente aveva titolato “Almeno 200 dissidenti cubani arrestati durante un pellegrinaggio verso il santuario della Virgen de la Caridad del Cobre” (12). Una volta emersa la frode, l’agenzia fu costretta successivamente a cambiare il titolo, e ora possiamo leggere “Centinaia di dissidenti partecipano al pellegrinaggio…” al citato santuario. (13)
 

Sta di fatto che i grandi media sono riusciti a trasformare Cuba in questo strano paese dove una riunione di autisti diventa uno sciopero e dove il presunto “Gandhi cubano” (14) è sponsorizzato dal più grande terrorista dell’Occidente (15).