contras

 

 

Guerra biologica

contro Cuba

 

 

6.09.2013 - Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com

 

 

Come parte della guerra psicologica contro Cuba, progettata ed eseguita dalla CIA con il pieno consenso del governo USA, il 25.08.2013 è stato pubblicato un articolo dell'agenzia spagnola EFE, nel sito controrivoluzionario Diario di Cuba e anche replicato da El Nuovo Herald/Univision, USA , sotto il titolo di "Malattie del terzo mondo minacciano Cuba".

Cercando di screditare il sistema sanitario di Cuba, una delle più importanti realizzazioni del processo rivoluzionario, segnala che: "Malattie come il colera e dengue minacciano, negli ultimi tempi, Cuba, a suo tempo una potenza sanitaria mondiale, a causa del prolungamento di una crisi economica che complica l'accesso della popolazione all'acqua corrente e deteriora il sistema sanitario".

Nello stesso rapporto le dette agenzie di stampa riconoscono che: "Cuba ha avuto cinque decenni senza casi di colera fino a che nell'agosto 2012 il male riapparve, colpendo soprattutto la parte orientale del paese con un saldo di tre morti e 417 infetti, secondo dati ufficiali. Per quanto riguarda la dengue sono stati rilevati diversi casi di quello emorragico, la variante più grave".

Quello che non dicono coloro che hanno riportato questa notizia, che si propone di dare una drammatica immagine di Cuba e così allontanare il turismo internazionale è che l'isola è stata ed è tuttora vittima di una sostenuta guerra biologica  che ha causato la morte di centinaia di persone, tra cui molti bambini e che grazie al suo ben strutturato sistema sanitario  ha evitato più morti e danni economici.

Il dengue non esisteva a Cuba ed è stato introdotto, nel 1983, per la prima volta dagli USA nella sua forma più letale, l'emorragica, uccidendo 154 persone nella prima epidemia, 110 dei quali bambini. Questa vile azione l'eseguì un gruppo basato in quel paese, essendo confermato dal nordamericano di origine cubana
Eduardo Arocena davanti alla Corte Federale di New York, nel 1984, fascicolo 2 FBINY 185-1009, pagina 2189. L'agente di trasmissione è la femmina della zanzare Aedes  Aegytpi.

Cuba ha cominciato ad essere vittime degli attacchi biologici dal 1961, quando viene rilevato, per la prima volta, una forte epidemia di Meningite Meningococcica nelle vicinanze dell'Aeroporto Internazionale José Martí, nel reparto di Rancho Boyeros. Con tale azione morirono 101 bambini e 57 adulti.

30 aprile 1969, un rapporto del Comitato delle Relazioni Estere del senato degli Stati Uniti cita e riconosce l'uso del botulismo e dei virus come armi biologiche. Nel maggio di quell'anno la Sottocommissione Speciale sulla Fondazione della Scienza del Senato, segnala la scarsa probabilità di provare un'azione biologica e riconosce il suo uso segreto ed in sabotaggio, con una lista di agenti biologici di possibile uso.

Negli Atti del Congresso degli Stati Uniti d'America, nei giorni dal 18 al 20 novembre e 2, 9, 18 e 19 dicembre 1969, in sessioni che si occupavano di guerra chimica e biologica, e la politica della Sottocommissione per la Sicurezza Nazionale e lo sviluppo Scientifico della Commissione Affari Esteri della Camera dei Rappresentanti si riconosce l'uso delle armi biologiche in Corea e in Vietnam, dibattendo i piani di sviluppo della guerra biologica contro Cuba.

Maggio 1971, Cuba ha registra i primi casi di febbre suina africana, patologia che sono a quel momento non si era segnalata nell'isola; si sono dovuti sacrificare circa 400mila maiali. Nel gennaio 1977, il quotidiano statunitense The Washington Post, pubblicò le confessioni di un agente CIA che partecipò all'operazione di introdurre la febbre suina a Cuba.

Tra il 1973 e il 1974 esplose nei bovini un aumento significativo della malattia nota come brucellosi. Alexis Casal  Bravo, che lavorava presso il Laboratorio Diagnostico Veterinario della provincia di Camagüey, alterava volutamente i risultati della diagnostica del laboratorio e dichiarava che, come agente CIA, compieva questo lavoro.

Anno 1978 , appare due patologie fungose con enormi perdite di canna da zucchero e tabacco. La prima, nota come Ruggine della canna. La seconda Moho azzurro del  tabacco. Nessuna era stata presente a Cuba prima.

Gennaio 1982, si diagnostica un forte focolaio della malattia di Newcastle nel pollame nella parte orientale dell'isola, zone libere da quella malattia. I risultati hanno permesso di dimostrare che in entrambe le aree sono stati segnalati uccelli inanellati negli Stati Uniti d'America.

Fine del 1981, appare misteriosamente un'epidemia di  congiuntivite emorragica che ha colpito l'intera isola. La sua apparizione è rimasta un mistero.

1984, si rileva in provincia di Guantanamo un focolaio di dissenteria con casi gravi, causando la morte di 18 bambini e si estende sino alla provincia di Santiago de Cuba. Nelle indagini si isolò il batterio noto come Shigella del sierotipo 01; fino ad allora non era mai stato segnalato nel paese .

Novembre 1990, nella zona di Santa Cruz del Sur, provincia di Camaguey, si scopre nelle piantagioni di banane un'epidemia della malattia conosciuta come Sigatoka Negra. Questa è la più aggressiva e dannosa che si conosca per tali piantagioni. Mai era stata segnalata a Cuba.

Nel corso degli anni 1993/94 viene rilevata, per la prima volta a Cuba, la piaga conosciuta come "Tristezza dei citrici". Si è provato che è stata introdotta dalla Base Navale yankee di Guantanamo. Allo stesso tempo viene rilevata nella zona occidentale la piaga nota come "Minaccia della foglia degli agrumi".

Febbraio 1995, compare nelle province di Granma e Santiago de Cuba, la piaga conosciuta come "Broca del caffè", fino ad allora sconosciuta nel paese. Essa è trasmessa da una mosca che vola solo ad una distanza di 3 metri. Non era nota nel paese. In coincidenza con la data di apparizione, questi luoghi erano stati visitati da un gruppo di nord americani di una presunta ONG.

Novembre 1995 vengono rilevati a L'Avana diversi focolai di Aedes albopictus , chiamata "La tigre asiatica", fino ad allora non registrata a Cuba.

Gli elementi sono più che sufficienti per provare l'azione della CIA per introdurre malattie mai prima viste a Cuba, isola favorita dall'assenza di animali pericolosi e piante velenose. Del colera, in un qualche momento non troppo lontano,  si potrà sapere come è giunto nell'l'Isola, in quanto non vola.

Il resto è già noto; è il prezzo che i cubani devono pagare per aver deciso un sistema politico ed economico distante dagli USA, ma queste azioni criminali non vengono pubblicate negli Stati Uniti.

 

Guerra biológica contra Cuba

Arthur Gónzalez

Como parte la guerra sicológica contra Cuba, diseñada y ejecutada por la CIA con la anuencia total del Gobierno norteamericano, el 25.08.2013 se publicó un artículo por la agencia española EFE, el sitio contrarrevolucionario español Diario de Cuba, y replicado también por El Nuevo Herald/Univisión, EE.UU., bajo el título de “Enfermedades del tercer mundo acechan a Cuba”.
Tratando de desprestigiar al sistema de salud de Cuba, uno de los logros más importantes del proceso revolucionario, señalan que: “Enfermedades como el cólera o el dengue acechan los últimos tiempos a Cuba, en su día una potencia sanitaria mundial, debido a la prolongación de una crisis económica que complica el acceso de parte de la población al agua corriente y va deteriorando el sistema de salud”.
En el mismo reporte las agencias de prensa mencionadas reconocen que: “Cuba tuvo cinco décadas sin casos de cólera hasta que en agosto de 2012 el mal reapareció, afectando principalmente a la zona este del país y con un saldo de tres muertos y 417 infectados, según datos oficiales. En cuanto al dengue, se han detectado varios casos del hemorrágico, la variante más grave”.
Lo que no dicen los que divulgaron esta noticia que pretende dar una imagen dramática de Cuba y alejar así el turismo internacional, es que la Isla ha sido y sigue siendo víctima de una sostenida Guerra Biológica causante de la muerte de cientos de personas, entre ellas muchos niños y que gracias a su bien estructurado sistema de salud se han evitado más muertes y daños económicos.
El Dengue no existía en Cuba y fue introducido en 1983 por primera vez desde los Estados Unidos en su variante más letal, la hemorrágica, causando la muerte de 154 personas en la primera epidemia, de ellos 110 niños. Esa vil acción la ejecutó un grupo radicado en ese país, siendo confirmado por el norteamericano de origen cubano Eduardo Arocena ante la Corte Federal de New York en el año 1984, expediente 2 FBINY 185-1009, página 2189. El agente transmisor del Dengue es la hembra del mosquito Aedes Aegytpi.
Cuba comenzó a ser víctima de los ataques biológicos desde 1961 cuando se detecta por primera vez un fuerte brote de Meningitis Meningocócica en los alrededores del Aeropuerto Internacional José Martí, en el reparto de Rancho Boyeros. Por esa acción murieron 101 niños y 57 adultos.
30 de abril de 1969, un informe del Comité de Relaciones Exteriores del Senado de Estados Unidos menciona y reconoce el uso del botulismo y los virus como armas biológicas. En mayo del propio año el Subcomité Especial sobre la Fundación Nacional de la Ciencia del Senado, señala la poca probabilidad de probar una acción biológica y se reconoce su uso encubierto y en sabotajes, con una lista de agentes biológicos de posible utilización.
En las actas del Congreso de Estados Unidos de América, correspondientes a los días del 18 al 20 de noviembre y del 2, 9, 18 y 19 de diciembre de 1969, en sesiones donde se trataba sobre la guerra química y biológica, y la política internacional del Subcomité sobre Seguridad Nacional y Desarrollo Científico del Comité de Asuntos Exteriores de la Cámara de Representantes, se reconoce el uso de las armas biológicas en Corea y Vietnam, debatiéndose los planes de desarrollo de la guerra biológica contra Cuba.
Mayo de 1971, Cuba registra los primeros casos de la fiebre porcina africana, patología que hasta ese momento no se había reportado en la Isla; hubo que sacrificar cerca de 400 mil cerdos. En el mes de enero de 1977, el diario estadounidense The Washington Post, publicó las confesiones de un agente de la CIA que participó en la operación de introducir la fiebre porcina en Cuba.
Entre 1973 y 1974 se desató en el ganado vacuno un incremento considerable de la enfermedad conocida como brucelosis. Alexis Casal Bravo, quien trabajaba en el Laboratorio de Diagnósticos Veterinarios de la provincia de Camagüey, alteraba de forma intencional los resultados de diagnóstico del laboratorio y declaró que como agente de la CIA cumplía esa labor.
Año 1978, aparecen dos patologías fungosas con enormes pérdidas en la caña de azúcar y el tabaco. La primera, conocida como Roya de la caña. La segunda el Moho azul del tabaco. Ninguna había estado presente en Cuba con anterioridad.
Enero de 1982, se diagnostica un fuerte brote de la enfermedad de Newcastle en las aves en la zona más oriental de la Isla, zonas libres de esa enfermedad. Los hallazgos permitieron comprobar que en ambas zonas se han reportado aves anilladas en Estados Unidos de América.
Finales de 1981, surge misteriosamente una epidemia de conjuntivitis hemorrágica que afectó toda la Isla. Su aparición quedó en el misterio.
1984, se detecta en la provincia de Guantánamo un brote de disentería con casos graves, ocasionando la muerte de 18 niños y se extiende hasta la provincia de Santiago de Cuba. En las investigaciones se aisló la bacteria conocida como Shigella del serotipo 01; hasta ese momento no se había reportado jamás en el país.
Noviembre de 1990, en la zona de Santa Cruz del Sur, provincia de Camagüey, se descubre en los cultivos de plátano una epidemia de la enfermedad conocida como Sigatoca Negra. Esta resulta la más agresiva y dañina que se conoce para esas plantaciones. Nunca se había reportado en Cuba.
Durante los años 1993 y 1994 se detecta por vez primera en Cuba la plaga conocida como “Tristeza de los cítricos”. Se comprobó que fue introducida desde la Base Naval Yanqui en Guantánamo. A la vez es detectada en la zona occidental la plaga conocida como “Minador de la hoja de los cítricos”.
Febrero de 1995, aparece en las provincias de Granma y Santiago de Cuba, la plaga conocida como “Broca del café”, hasta entonces desconocida en el país. Es trasmitida por una mosca que solo vuela una distancia máxima de 3 metros. No se conocía en el país. Coincidente con la fecha de aparición, esos lugares habían sido visitados por un grupo de norteamericanos de una supuesta ONG.
Noviembre de 1995 se detectan en Ciudad de La Habana varios focos del mosquito Aedes albopictus, llamado “El tigre asiático”, hasta entonces no reportado en Cuba.
Los elementos son más que suficientes para probar la acción de la CIA para introducir enfermedades nunca antes vistas en Cuba, isla favorecida por la ausencia de animales peligrosos y plantas venenosas. Del cólera en algún momento no muy lejano se podrá conocer cómo llegó a la Isla, pues ni vuela ni nada.
Lo demás ya se conoce; es el precio que deben pagar los cubanos por haber decidido un sistema político y económico distante de los norteamericanos, pero estas acciones criminales no se publican en los Estados Unidos.