agente CIA

 

 

Avvocato di Alan Gross: "patetica la condotta

del governo degli Stati Uniti e DAI"

 

 

17.01.2013 - http://cambiosencuba.blogspot.it/ EFE

 

 

L'avvocato del sub contrattista USA imprigionato a Cuba dal 2009, Alan Gross, ha detto oggi che sta preparando una risposta alle mozioni presentate da parte del governo degli Stati Uniti e dalla società DAI per annullare la richiesta di 60 milioni di $ contro di loro.


Sia il Governo degli Stati Uniti come la società DAI che ha sub contrattato Gross per viaggiare a Cuba nel 2009, hanno presentato, martedì pomeriggio, le mozioni al tribunale federale di Washington perché il giudice del caso, James Boasberg, annulli la domanda intentata lo scorso anno dalla difesa di Gross.


In dichiarazioni a EFE, l'avvocato della famiglia Gross, Scott D. Gilbert, ha detto che le mozioni presentate dal governo degli Stati Uniti e dalla società DAI (Development Alternatives Inc) "non contengono sorprese".


"Come previsto le parti accusate presentano mozioni per annullare il procedimento. Le mozioni non contengono sorprese. Presenteremo le nostre risposte e crediamo che, sulla base dei fatti e la legge, sarà consentito che proseguano le nostre richieste", ha detto Gilbert.

"Nel frattempo, come è stato sin dall'inizio, il governo degli Stati Uniti e  DAI continuano a professare il loro interesse e preoccupazione per la situazione in cui posero Alan, non fanno nulla di utile e poi si  nascondono", si lamentò .


"La loro condotta solo può essere descritta come patetico", ha detto Gilbert.


In una causa intentata lo scorso novembre, Gross e sua moglie, Judy, hanno accusato l'Agenzia Statunitense per lo Sviluppo Internazionale
(
USAID) e la DAI di non aver preso le misure necessarie per capacitare e proteggere Alan Gross per la sua missione a Cuba.


Gross, 63 anni, è stato arrestato nella sua quinto viaggio a Cuba nel dicembre del 2009, quando partecipava in qualità di sub contrattista ad un progetto finanziato dall'USAID per promuovere la democrazia sull'isola.


Il Governo de L'Avana lo ha accusato di attentare alla sicurezza dello Stato e la Corte Suprema dell'isola ha posteriormente confermato una
condanna a 15 anni di carcere.

 

 

 

Abogado de Alan Gross: "patética la conducta de gobierno de EE.UU. y DAI"
 

http://cambiosencuba.blogspot.it/


Washington, 16 ene (EFE).- El abogado del subcontratista estadounidense preso en Cuba desde 2009, Alan Gross, dijo hoy que prepara una respuesta a sendas mociones presentadas por el Gobierno de EE.UU. y la empresa DAI para que se anule la demanda de 60 millones de dólares entablada en su contra.
Tanto el Gobierno de EE.UU. como la empresa DAI que subcontrató a Gross para viajar a Cuba en 2009 presentaron la tarde del martes sendas mociones en un tribunal federal en Washington para que el juez del caso, James Boasberg, anule la demanda presentada el año pasado por la defensa de Gross.
En declaraciones a Efe, el abogado de la familia Gross, Scott D. Gilbert, dijo que las mociones presentadas por el Gobierno de EE.UU. y por la empresa DAI (Development Alternatives Inc) "no contenían sorpresas".
"Tal como esperábamos las partes acusadas presentaron mociones para que se anule el litigio. Las mociones no contenían sorpresas. Vamos a presentar nuestras respuestas y creemos que, en base a los hechos y la ley, se permitirá que avancen nuestros reclamos", dijo Gilbert.
"Mientras tanto, como ha sido el caso desde el comienzo, el Gobierno de EE.UU. y DAI continúan profesando su interés y preocupación por la situación en la que pusieron a Alan, no hacen nada útil y después se esconden", se quejó.
"Su conducta solo puede describirse como patética", puntualizó Gilbert.
En la demanda presentada en noviembre pasado, Gross y su esposa, Judy, acusan a la Agencia Estadounidense para el Desarrollo Internacional (USAID) y a DAI de no tomar las medidas necesarias para capacitar y proteger a Alan Gross para su misión en Cuba.
Gross, de 63 años, fue arrestado en su quinto viaje a Cuba en diciembre de 2009, cuando participaba como subcontratista en un proyecto financiado por la USAID para la promoción de la democracia en la isla.
El Gobierno de La Habana lo acusó de atentar contra la seguridad del Estado y el Tribunal Supremo de la isla posteriormente ratificó una sentencia de 15 años de prisión.
 

 

 

La doppia morale dei "preoccupati"

 

 

13.01.2013 - Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com

 

 

Nei giorni scorsi, come continuazione della strategia delineata dal nuovo avvocato del signor Alan Gross, un nord americano ingaggiato da agenzie federali degli Stati Uniti per attuare azioni sovversive pagate dal governo USA per cercare di rovesciare la rivoluzione cubana, per cui è stato processato e condannato a L'Avana, il Gruppo di lavoro sulle Detenzioni Arbitrarie delle Nazioni Unite, ha invitato Cuba a liberare dal  carcere lo statunitense incarcerato tre anni fa.

Secondo il Gruppo delle Nazioni Unite, la
condanna che ha ricevuto il cittadino USA nel tribunale cubano per l'esecuzione di azioni illegali al servizio di un governo straniero, è "arbitraria", come se negli Stati Uniti fosse consentito ad un cittadino di un altro paese fare qualcosa del genere che colpisse la sicurezza nazionale.

Questa linea d'azione del nuovo avvocato del signor Gross lascia molti dubbi, poiché
la moglie del detenuto, Judith Gross, da tre anni sta dicendo alla stampa che non ha soldi per affrontare i molti problemi economici che ha. Ciò conduce alla domanda. Chi pagherà gli alti onorari dell'avvocato? Sarà l'USAID la responsabile di tale pagamento? Secondo dichiarazioni della signora Judith Gross, ha citato in giudizio la società che ha contrattato il marito per inviarlo in una missione rischiosa e illegale a Cuba, senza preavvisarlo delle conseguenze che poteva affrontare.

Il tutto emana un cattivo odore, ed è come se una mano segreta fosse dietro tutta questa macchinazione dopo tre anni di inattività e silenzio assoluto sul caso del suddetto nord americano.

In contrapposizione alle dichiarazioni del Gruppo di lavoro sulle Detenzione Arbitrarie delle Nazioni Unite, che richiedono a Cuba la liberazione di Gross, fanno un silenzio tombale sulle vere detenzioni illegali che hanno fatto gli USA, con i
166 detenuti presunti membri di Al Qaeda
che sono reclusi nella Base Navale yankee nel territorio di Guantanamo senza ricevere, ancora dopo più di un decennio, un giusto processo, né avere avvocati della difesa, come promesso dal presidente Barack Obama all'ascendere alla presidenza del suo paese quattro anni fa, nel 2009.

Ma il Gruppo di lavoro sulle Detenzioni Arbitrarie delle Nazioni Unite sembra non preoccuparsi che esistano ancora quei 166 esseri umani rinchiusi senza causa legale, senza avvocati per difenderli o un processo che decida del loro futuro. Neppure s'interessano per i maltrattamenti fisici e psichici che ricevono né dei casi di suicidio da parte di coloro che non hanno potuto sopportare la reclusione ingiusta ed immorale, né le torture effettuate dalle autorità del paese "campione dei diritti umani" in questo mondo.

Allora, chi si preoccupa alle Nazioni Unite delle reali detenzioni arbitrarie,  in questo mondo? Traete voi le vostre conclusioni.

 

 

La doble moral de los “preocupados”

Por Arthur González

En días recientes, como continuidad de la estrategia trazada por el nuevo abogado del señor Alan Gross, norteamericano contratado por agencias federales norteamericanas para la aplicación de acciones subversivas pagadas por el gobierno norteamericano para intentar derrocar la revolución cubana, por lo que fue juzgado y condenado en la Habana; el Grupo de trabajo sobre Detenciones Arbitrarias de la ONU, pidió a Cuba que libere al estadounidense encarcelado desde hace tres años.
Según este Grupo de las Naciones Unidas, la condena que recibiera el norteamericano en el tribunal cubano por ejecutar acciones ilegales al servicio de un gobierno extranjero, es “arbitraria”, como si en EE.UU. se le permitiera a un ciudadano de otro país hacer algo similar que afectara su seguridad nacional.
Esta línea de conducta del nuevo abogado del señor Gross deja muchas dudas, pues la esposa del detenido, Judith Gross, desde hace tres años está declarando a la prensa que no tiene dinero para enfrentar los múltiples problemas económicos que posee. Cabe entonces preguntarse. ¿Quién estará pagando los altos honorarios que cobra el abogado? ¿Será la USAID la responsable de ese pago? Según declaraciones de la señora Judith Gross, ha demandado a la empresa que contrató a su esposo por enviarlo a cumplir una misión riesgosa e ilegal a Cuba, sin advertirle de las consecuencias que podría enfrentar.
Todo huele muy mal, y es como si una mano secreta estuviera detrás de toda esta maquinación después de tres años de inactividad y silencio absoluto por el caso del susodicho norteamericano.
En contraposición con las declaraciones del Grupo de trabajo sobre Detenciones Arbitrarias de la ONU, exigiéndole a Cuba la liberación de Gross, hacen un silencio sepulcral sobre las verdaderas detenciones ilegales que ha ejecutado los Estados Unidos, con los 166 detenidos supuestos miembros de Al Qaeda que están recluidos en la Base Naval Yanqui en el territorio de Guantánamo, sin recibir aun después de más de una década, un juicio justo, ni tener abogados defensores, tal y como prometió el presidente Barack Obama al ascender a la presidencia de su país hace cuatro años en el 2009.
Pero al Grupo de trabajo sobre Detenciones Arbitrarias de la ONU parece no preocuparle que existan aun esos 166 seres humanos encerrados sin causa legal, sin letrados que los defiendan ni un juicio que decida sobre su futuro. Tampoco se interesan por los maltratos físicos y síquicos que reciben ni de los casos de suicidios ocurridos por los que no pudieron soportar el encierro injusto e inmoral, ni las torturas ejecutadas por las autoridades del país “campeón de los derechos humanos” en este mundo.
Entonces, ¿a quién le preocupan las verdaderas detenciones arbitrarias en este mundo en las Naciones Unidas? Saquen Ustedes sus propias conclusiones.