dissidente?

 

 

L'arte non offre impunità

 

 

15.02.2013 - Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com

 

 

Dalla Spagna arrivano sbuffi di nuovi atti contro l'isola di Cuba, per mantenere la guerra mediatica, ispirata dalle istruzioni che detta la mafia anticubana e, naturalmente, dagli ideologi della CIA. Ora la nota è il risultato di un processo in cui fu condannato a cinque anni di carcere, lo scrittore Angel Santiesteban Prats.

Il clamore
fomentato é proprio perché vogliono dare una connotazione politica ad un conflitto personale tra lo scrittore con la sua ex-moglie, qualcosa comune in Spagna e che, giornalmente, espone la TVE; ma lo scandalo avviene a Cuba, e parte la campagna.

Per cercare di sottrarsi alla giustizia, Santiesteban pretende accusare il governo cubano di voler mettere a tacere le sue critiche politiche, qualcosa che neppure dipinto appare in questa causa.

E' noto che nell'agosto 2009 Santiesteban Prats è stato accusato dalla sua ex moglie, Kenya Rodriguez Guzman, dei reati di
Danni, Violazione di domicilio, Lesioni, Minacce, Stupro e Rapina con forza, poiché egli si é introdotto in casa di questa con la forza, dandole tremendi colpi alla povera donna; una situazione che non ha alcun accenno di politica o di qualsiasi altra cosa simile.

La Corte Suprema,  questa settimana, ha confermato la condanna nei confronti di Santiesteban del Tribunale Provinciale di L'Avana, dove lo scrittore è stato
giudicato lo scrittore per "violazione di domicilio e lesioni".

Pertanto, deve scontare
per quanto fatto come violatore di donne, poiché essere scrittore con le posizioni contrarie al governo non dà l'impunità, nell'isola e molto meno nella penisola; basta con il
teatro.

 

 

El arte no brinda impunidad

Arthur Gónzalez

Desde España llegan tufos de nuevos actos contra la isla de Cuba, para mantener la guerra mediática, inspirada en las instrucciones que dicta la mafia anticubana y por supuesto los ideólogos de la CIA. Ahora la nota es el resultado de un juicio donde fue sancionado a cinco años de cárcel, el escritor Ángel Santiesteban Prats.
La algarabía fomentada es precisamente porque le quieren dar una connotación política a un conflicto personal entre este escritor con su ex mujer, algo común en España y que a diario expone la TVE, pero como el escándalo fue en Cuba, a ya va la campaña.
Para tratar de evadir la justicia, Santiesteban pretende acusar al gobierno cubano de querer acallar sus críticas políticas, algo que ni pinta ni da color en este pleito.
Se conoce que en agosto del 2009, Santiesteban Prats fue acusado por su ex esposa, Kenia Rodríguez Guzmán por los delitos de Daños, Violación de Domicilio, Lesiones, Amenaza, Violación y Robo con Fuerza, ya que él se introdujo en la vivienda de esta por la fuerza, propinándole tremenda golpiza a la pobre mujer, situación que no tiene ni pizca de política ni nada que se le parezca.
El Tribunal Supremo ratificó esta semana la sentencia dictada contra Santiesteban por el Tribunal Provincial de La Habana, donde el escritor fue juzgado por “violación de domicilio y lesiones“.
Por tanto, a cumplir por lo hizo el abusador de mujeres, pues ser escritor con posiciones contrarias al gobierno no da impunidad, ni en la Isla y mucho menos en la Península; basta ya de teatro.