La prova della frode

 

 

27.09.2013 - http://heraldocubano.wordpress.com/

 

 

I membri della giuria internazionale che hanno premiato la blogger ufficiale di Washington, Yoani Sánchez Cordero, dovrebbero vergognarsi per la mancanza di qualità esposta nei suoi articoli, che sono sempre più insulsi e carenti di attributi letterari, oltre che per l' incoerenza politica.
 

Non c'è dubbio delle pressioni degli Stati Uniti per fabbricarle l'immagine di "grande scrittrice e personalità di spicco" della letteratura cubana. Se qualcuno ha ancora esitazioni su queste considerazioni, può verificarlo leggendo uno dei suoi ultimi scritti dal titolo "Blocco da costruzione creolo", in data 09.09.2013 , nel suo blog "Generazione Y".


Tutti coloro che lo leggono potranno trarre le loro proprie conclusioni ed inoltre comprovare l'incoerenza della sua linea politica.
 

Per un lato la blogger sostiene un capitalismo cubano sui generis e dall'altra critica un muratore della zona orientale del paese che ha preso la via del lavoro privato, ha rifiutato di tornare al suo pezzo di terra e ha deciso di stabilirsi nella capitale dove non aveva una casa dove creare famiglia. Tuttavia, questo lavoratore, ora, innalza la sua casa con il proprio sforzo, sul terreno donato dal Governo e vive onestamente del suo lavoro.
 

Il menzionato muratore non deve compiere istruzioni dall'estero o ricevere soldi da persone che vogliono distruggere il suo paese. Con il suo onesto lavoro progredisce poco a poco, senza giungere, un giorno, a pentirsi per servire una potenza straniera.

 

 

La prueba del fraude

Los miembros de los jurados internacionales que premiaron a la bloguera oficialista de Washington Yoani Sánchez Cordero, deberán sentirse avergonzados ante la falta de calidad expuesta en sus artículos, los que cada vez son más insulsos y carentes de atributos literarios, amén de la incoherencia política.
No caben dudas de las presiones norteamericanas para fabricarle la imagen de “gran escritora y personalidad destacada” de las letras cubanas. Si alguien aun tiene vacilaciones de estas consideraciones, puede comprobarlo con solo leer uno de sus últimos escritos, titulado “Bloque criollo”, fechado el 09.09.2013, en su el blog “Generación Y”.
Todo el que lo lea podrá sacar sus propias conclusiones y además comprobar la incoherencia de su línea política.
Por una parte la bloguera aboga por un capitalismo cubano sui generis y por otra crítica a un albañil de la zona oriental del país que tomó el camino del trabajo privado, se negó a regresar a su terruño y decidió asentarse en la capital donde no tenía casa donde fomentar una familia. Sin embargo, este trabajador ahora levanta su casa con esfuerzo propio, en un terreno entregado por el Gobierno y vive honradamente de su trabajo.
El mencionado albañil no tiene que cumplir instrucciones del exterior ni recibe dinero de personas que desean destruir su país. Con su trabajo honrado va avanzando poco a poco, sin llegar algún día a arrepentirse por servir a una potencia extranjera.