Category Archives: -guerra

La minaccia USA al Messico ed i limiti dell’integrazione

William Serafino

Il recente contrappunto tra Città del Messico e Washington, frutto dell’assassinio di due cittadini statunitensi rapiti nella cittadina di confine di Matamoros, ha comportato un’ impasse così grave che si è giunti a prospettare un intervento militare USA in territorio messicano.

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La negazione plausibile principale base della politica yankee

Arthur González

Non c’è una sola partecipazione politico degli USA in azioni segrete nel mondo, dove non abbiano dispiegato il loro subdolo discorso di negazione plausibile. Gli esempi sono abbondanti e Cuba li conosce perfettamente.

Il 17 marzo 1960, il presidente Dwight Eisenhower lo mise ben in chiaro quando approvò il primo piano sovversivo contro la Rivoluzione cubana, presentato da Allen Dulles, direttore della CIA, durante la riunione congiunta del Consiglio di Sicurezza Nazionale e dei principali capi del Gruppo Speciale.

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I 42 colpi di stato della Gran Bretagna dal 1945

(misionverdad.com)

Il Regno Unito ha pianificato o effettuato circa 40 tentativi di destituire governi stranieri in 27 paesi dalla fine della II Guerra Mondiale, coinvolgendo agenzie di intelligence, interventi militari occulti e palesi e omicidi, ha scoperto Declassified UK.

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Nello stile Monroe, ciò che gli interessa sono le risorse naturali

Il Perù si è convertito in un pezzo fondamentale del dispiegamento militare USA nella regione, con l’installazione di basi nella giungla di quel paese e dei Centri Operativi di Emergenza Regionale

Raúl Antonio Capote

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Nord Stream, i palloni e il terrorismo di Stato

Come si può fabbricare una terza guerra mondiale?

 

Mostrare lo show mediatico relazionato con i presunti «palloni spie  Cinesi» solo «vuole  distrarre l’attenzione mondiale del sabotaggio realizzato contro il gasdotto russo Nord Stream», del quale sono venute alla luce le chiare evidenze che è stato realizzato da una missione degli Stati Uniti.

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Haiti. la guerra non dichiarata

Resumen Latinoamericano

“Haiti attraversa uno dei momenti più difficili, tragici e bui della sua storia. È in procinto di crollare sotto il peso di una crisi in gran parte fabbricata e mantenuta dalle antiche potenze coloniali schiaviste e razziste ora trasformate in potenze imperialiste. Queste ultime si avvalgono dell’efficace assistenza di collaborazionisti locali costituiti da dirigenti politici fantoccio, corrotti, criminali, mafiosi imposti da Washington e dai loro lacchè: BINUH (ufficio integrato dell’ONU ad Haiti), l’OSA, il Core Group (composto dagli ambasciatori di Germania, Brasile, Spagna, USA, Francia, Unione Europea, OSA e un rappresentante del Segretario Generale ONU) senza dimenticare gli altrettanto corrotti oligarchi, criminali che finanziano bande armate, veri terroristi al servizio di detto Core Group e in particolare di USA, Canada e Francia”.

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Guerra di IV generazione, i gestori del caos

Non è altro che un eufemismo per un tipo di guerra imperialista, che cerca applicare una nuova forma di aggressione con il minor costo possibile in risorse umane e materiali.

Raúl Antonio Capote

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L’invenzione del Panama. Un canale a qualsiasi prezzo

di Hernando Calvo Ospina

Un secolo fa, un accordo tra gli azionisti francesi, il governo di Washington e l’oligarchia panamense trasformò una provincia colombiana in una nazione. Il ruolo di quest’ultimo era quello di permettere agli Stati Uniti di controllare il canale che collegava i due oceani attraverso l’istmo centroamericano. Una sequenza storica poco nota al grande pubblico, che parla dal profondo del tempo sulla continuità delle interferenze esterne, dei tradimenti locali e della validità delle lotte per la sovranità in America Latina.

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Da arresi a Playa Girón a eroi a Orange Bowl

Un ricevimento presidenziale e l’installazione di monumenti e musei è stato lo schermo che gli USA hanno inventato per cercare di occultare che, in poche ore, i mercenari invasori furono annientati a Playa Girón

Delfin Xiqués Cutino

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Lo stranissimo danno di Ana Belén Montes agli USA

Iroel Sanchez

“Intervento militare a Cuba”. Il reclamo si è sentito, in modo insistente, negli ultimi anni nel sud dello stato nordamericano della Florida. Tutto può essere utilizzato a tal fine: l’arrivo massiccio di immigrati, alcuni “attacchi sonici” che persino la CIA ora nega siano avvenuti, lo sviluppo biotecnologico o informatico dell’isola, una protesta di piazza, la risposta a una violazione dello spazio aereo cubano, la collaborazione cubana col Venezuela. La verità è che l’idea di un intervento militare per risolvere quello che alcuni chiamano lì “il problema cubano” non smette di circolare nelle reti digitali, nei media e nelle menti di persone con capacità di proiezione pubblica in quel paese.

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L’indennizzo che gli USA si rifiutavano di pagare a Cuba

Gli yankee erano intrappolati con le spalle al muro in un serio dilemma: o accettavano trattare la questione o rifiutavano l’offerta di indennizzo, lasciando i loro protetti mercenari alla loro sorte

Delfin Xiqués Cutino

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Anche Twitter lavora per il Pentagono

Rosa Miriam Elizalde

The Intercept ha fornito, questo martedì prove sulla relazione incestuosa e di lunga data tra la rete sociale Twitter e il Pentagono.

La piattaforma non solo ha aiutato ad “amplificare determinati messaggi” in paesi segnalati come nemici dal governo USA, ma anche che i dirigenti della rete del passero blu hanno concesso al Dipartimento della Difesa USA privilegi speciali per campagne segrete su Internet, per almeno cinque anni.

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Call of duty: il videogioco come propaganda di guerra del Pentagono

misionverdad.com

Nel 2013, il marchio Call of Duty ha lanciato un videogioco che aveva come ambientazione il Venezuela, il cui obiettivo consisteva nel rovesciare un dirigente che rappresentava Hugo Chávez. È stato lanciato con il nome di Call of Duty: Ghosts.

Questi tipi di progetti sono diventati molto popolari nell’industria culturale USA proprio quando Washington ha iniziato a definire il Venezuela una “minaccia insolita e straordinaria”, e si è reso evidente che l’obiettivo era fabbricare un consenso per legittimare l’aggressività USA contro il paese latinoamericano.

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Cuba vittima della guerra di quinta generazione

Arthur González

Sebbene dal 1959 Cuba soffra gli attacchi della stampa yankee e dei paesi che fungono da piattaforma per la sua guerra psicologica contro il popolo cubano, con l’avvento di Internet quella guerra mediatica ha assunto nuovi approcci e concetti per influenzare le menti delle persone , in particolare i giovani.

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Haiti in piazza contro una nuova occupazione militare USA

Geraldina Colotti

“Henry vattene. No all’occupazione”. La protesta nelle strade di Haiti indica così i responsabili della crisi devastante che attraversa il paese: crisi economica, sanitaria, istituzionale, umanitaria. È tornato anche il colera che, tra il 2010 e il 2019, aveva colpito oltre 820000 persone e provocato 10000 morti.

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