Venezuela, tornano i «guarimberos», muore un ragazzo

dì Geraldina Colotti* – Il Manifesto

L’America latina s’infiamma per l’attacco delle destre a livello interno e internazionale. Al centro, lo scontro di poteri in Venezuela, ma anche l’Ecuador. Quito è appena uscito dalle urne con la vittoria di Lenin Moreno (Alianza Pais), contestata dal banchiere Guillermo Lasso (Creo-Suma) i cui sostenitori stanno scatenando scontri e violenze.

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Imperialismo marca Trump

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Lo scrittore Gore Vidal ha descritto nel suo romanzo storico L’età dell’oro come è andata a finire a Washington la sfida finale fra gli ultimi isolazionisti statunitensi e la fazione globalizzatrice disposta a entrare nella Seconda Guerra Mondiale.

Alla fine del XVIII secolo, il generale che ha dato il nome alla capitale degli Stati Uniti, consigliò nel suo discorso di addio di approfittare “della nostra situazione separata e distante” e di non intromettersi nelle controversie e nelle guerre in Europa, quel luogo dall’altra parte dell’Atlantico dove all’epoca succedeva quasi tutto quello che adesso chiamiamo “politica internazionale”.

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Siria: menzogne e missili

Randy Alonso Falcón  (*)  https://ciptagarelli.jimdo.com

La guerra è lo stato naturale degli imperi. Poco importano i motivi per far scoppiare i conflitti; se non esistono, si provocano; e se no si inventano. Il fine ultimo è dimostrare il potere che si possiede, intimorire gli altri, dimostrarsi incontestabili.

Donald Trump si è preso poco tempo per fare il pollice verso e decretare i bombardamenti. Lo ha fatto in Yemen appena pochi giorni dopo essere entrato alla Casa Bianca. Poi ha mandato gli aerei a bombardare l’Iraq. Ora ripete la dose, con una bordata di missili milionari, in Siria.

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Bolivia: “gli USA sono diventati accusatore, giudice e boia”

Il presidente boliviano Evo Morales  ha condannato i pretesti sulla presunta esistenza di armi chimiche per attaccare Damasco e le minacce contro il Venezuela del Comando Sud con il presunto rischio per la democrazia.

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