L’America Latina invisibile

Alfredo Serrano Mancilla http://www.cubadebate.cu

Temer è ancora presidente del Brasile, senza un voto delle urne. Macri, quello delle Panama Papers, tiene Milagro Salas in un carcere argentino come prigioniera politica. Santos è coinvolto nello scandalo Odebrecht perché avrebbe ricevuto un milione di dollari per la sua campagna presidenziale, in Colombia, nel 2014. Finora nella gestione Peña Nieto, sono stati assassinati 36 giornalisti in Messico, per svolgere il loro lavoro informativo. L’anno scorso, Kuczynski, ha governato il Perù con 112 decreti evitando così di dover passare attraverso il potere legislativo.

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USA: “Eccessi” sistemici

Iroel Sánchez https://lapupilainsomne.wordpress.com

Nella sua conversazione, rivelata dal Washington Post, con il presidente messicano Enrique Peña Nieto, Donald Trump diede una delle chiavi del suo comportamento: “Devo fare sì che il Messico paghi per il muro. Ho parlato di ciò per un periodo di due anni”

E di fronte alla risposta di Peña Nieto, nel senso che continuerebbe ad opporsi al muro rispose: “Ma non puoi dire ciò alla stampa. La stampa uscirà con questo ed è qualcosa che non potrei sopportare”.

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Il bel messaggio a Fidel di una dottoressa laureata all’ELAM

“Arrivai a Cuba il 28 febbraio 1999. Conobbi Fidel un giorno molto normale, mentre andavamo dall’edificio degli alloggi verso l’edificio dove rimanevano le aule, ed all’improvviso lì in quel corridoio che conduceva anche al mare, pieno di palme, scende da un carro nero quell’uomo alto ed imponente, ma dolce nel suo sguardo, con una voce soave ed incomincia a salutare i miei compagni di studio che passavamo in quel momento; io lo vidi e senza sapere molto di lui, mi è venuto da piangere, per l’ammirazione, una sensazione immensa di volerlo abbracciare. Furono solo pochi minuti.

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Fidel tra due infanzie

Silvio Rodríguez http://www.cubadebate.cu

Ascoltai parlare di Fidel per la prima volta nella mia infanzia, ben prima del 1 gennaio 1959. A quel tempo il suo nome si diceva a bassa voce e, a volte, si percepiva nei mormorii degli anziani. Una notte lo sentii menzione alla radio, anch’essa a basso volume, in casa di alcuni parenti che avevano onde corte. Lì ascoltammo un’emittente clandestina che trasmetteva dalle montagne della Sierra Maestra, dove quel nome proibito ed i suoi amici combattevano, sparando, l’ esercito.

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Fidel Castro: etica ed azione rivoluzionaria

Omar Pérez Solomon https://lapupilainsomne.wordpress.com

Nel mezzo dell’attuale lotta ideologica, in cui alcuni insistono nel ristabilire il capitalismo a Cuba e altri nel difendere il progetto socialista cubano, è necessario persistere nel lascito fidelista per continuare l’opera di emancipazione, accogliendo le idee guida e le pratiche che preconizzasse Fidel.

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