Leader cubani a Roma

f0009569Sono diverse le storie tessute negli 80 anni di relazione continuata tra la Santa Sede e Cuba e tra queste vanno sottolineate le visite dei leader Fidel Castro a Giovanni Paolo II nel 1996, e quella di Raúl a Papa Francisco nel maggio scorso. Le due visite erano state riportate con grandi titoli in tutto il mondo.

Si racconta che il primo di questi incontri è avvenuto in una mattina “umida e fredda” di novembre. Piazza San Pietro, a Città del Vaticano vide passare le automobili che portavano Fidel, che fu condotto nella biblioteca privata del Sommo Pontefice.

“Benvenuto e grazie per la sua visita”, e “Sua Santità, per me è un grande onore stringere la sua mano”, furono le prime frasi scambiate e forse lo stesso inizio di una relazione di stima e rispetto tra i due capi di Stato.

Seguendo il protocollo, si scambiarono i presenti e Fidel ricevette il trittico delle medaglie del pontificato di Giovanni Paolo II in bronzo, argento e oro e il Vescovo di Roma ricevette una conchiglia marina con una scultura stampata in argento.

Salutando dopo un’ora e trentacinque minuti di dialogo, il presidente di Cuba gli espresse il desiderio di una sua visita a Cuba e il Sommo Pontefice della chiesa cattolica gli rispose: “Grazie, la mia benedizione è per tutto il popolo cubano”.

Nel pomeriggio di quello stesso giorno, parlando a un gruppo di giornalisti di media internazionali, Fidel commentò di sentirsi emozionato.

“È un uomo molto rispettoso, amabile, pacato. Abbiamo parlato di storia, dell’America Latina e dei problemi del mondo”.

Diciannove anni dopo è arrivato Raúl nello Stato più piccolo del mondo. Stavolta il dialogo con Papa Francesco è durato circa un’ora.

Nelle sue dichiarazioni alla stampa ha detto che “era stata una magnifica conversazione”.

“Sono molto contento e sono venuto a ringraziarlo per aver cominciato a risolvere i problemi tra gli Stati Uniti e Cuba”, aveva detto.

Poi aveva ammesso che lo avevano impressionato la sua sapienza e la sua modesta, e che sarebbe stato presente a tutte le messe che il Papa officerà in Cuba.

Il Generale d’Esercito aveva regalato a sua Santità l’opera “Miracolo”, di Alexis Leyva Machado (Kcho) e Papa Francisco gli aveva regalato nell’occasione la moneta commemorativa per il secondo anno del suo Pontificato e Il Vangelo dell’Allegria.

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