Elezioni in Florida e i politici cubano-americani

Edmundo García https://lapupilainsomne.wordpress.com

vota esclavoLe elezioni nello stato della Florida sono, di solito, offuscate da illegalità e violazioni delle regole che, in alcuni casi, hanno portato in tribunale e in carcere alcuni politici e membri delle loro squadre. Spesso si denunciano raccolte irregolari, invenzioni di candidati fraudolenti per logorare gli avversari nella primarie, diffamazione, distruzione di propaganda elettorale dei concorrenti, occultamento e travisamento dei dati, come i luoghi reali di residenza dei candidati o della loro storia familiare, ecc.

Come dicevo, queste sono illegalità, violazioni punibili dei regolamenti. Ma i politici locali usano, di solito, anche alcuni trucchi che, senza essere necessariamente contro la legge, lasciano molto a desiderare in coloro che, per definizione, devono essere onesti rappresentanti dei loro elettori.

In questo secondo gruppo abbiamo l’esistenza di una classe politica di controllo, che agisce come se fosse di una “famiglia” di romanzi noir, capace di affondare i nuovi candidati che non si piegano ai suoi interessi, i portatori di cambiamenti e nuove idee; la crescente manipolazione delle cosiddette schede assenti e voto anticipato per ottenere un risultato quasi definito il giorno ufficiale delle elezioni è un altro trucco, dove tra altre cose denigranti si raccolgono anziani e li si porta a votare per uno spuntino e una passeggiata fuori casa; per non parlare dello spregiudicato approfittarsi della generale apatia verso la politica, che fa che, a Miami, siano eletti politici con il 14% d’affluenza alle urne.

Né è del tutto illegale, ma sì condannabile, il rigioco che da tempo esiste con le mappe dei distretti elettorali; che si cambiano con il pretesto del loro aggiornamento demografico, essendo il loro vero scopo di assicurare l’elezione o la rielezione di un candidato rispetto ad un altro.

In questo momento, nello stato della Florida c’è un problema con l’adozione di una nuova mappa elettorale; che per una controversia non risolta tra potere giudiziale e potere legislativo, tra la corte e i legislatori a Tallahassee (che poi si dividono anche tra partiti), che porta all’accusa, tra le parti, di star cercando d’imporre i loro interessi; cercando di approvare o vietare, le mappe posteriormente disegnate e ridisegnate.

E’ importante dire qui che questo tipo di discussione vanno tanto in dettaglio della geografia e della demografia dei distretti, che è incomprensibile per la maggior parte dell’opinione pubblica, in modo che tutte queste manipolazioni avvengono in totalità impunità.

La legislatura della Florida ha lavorato nel ri-disegno della mappa elettorale dello stato, ma un tribunale l’ha respinta sulla base del fatto che si era realizzata, in almeno 8 distretti, per favorire gli interessi politici di parte; 5 su 7 giudici hanno parlato di “contaminazione” a favore dei titolari e degli interessi del partito Repubblicano.

Di fronte alla decisione, i legislatori hanno detto che i giudici non hanno rispettato la, così famosa, divisione dei poteri; che loro neppure rispettano quando qualcosa non gli conviene. Sono giunti a dire ai giudici che volevano sostenere una mappa fatta da “operativi Democratici”.

Il senatore Repubblicano per Brandon, Tom Lee, ha detto che la corte ha voluto calpestare la legislatura”. Ed il senatore Rob Bradley, repubblicano per Fleming Island, ha presentato lamentele che la corte, per rispondere a determinati requisiti nel disegno della mappa, equivaleva ad operare in modo fazioso, che era quello che, prima, aveva segnalato il tribunale riguardo i legislatori.

Raoul Cantero III (nipote del dittatore Fulgencio Batista), come avvocato, è uno degli incaricati di difendere le posizioni dei legislatori.

voto twainDopo molte controversie, il 9 ottobre, il giudice distrettuale Terry Lewis ha approvato provvisoriamente la nuova mappa, ma ha respinto le delimitazioni proposte nel distretto 26 che occupa il rappresentante del Partito Repubblicano, di origine cubana, Carlos Curbelo. Quello che volevano fare era eliminare le comunità afro americane di Richmond Heights, Palmetto Estates e West Perrine e passarle al Distretto 27 d’Ileana Ros-Lehtinen, perché Curbelo beneficiasse di un elettorato più favorevole, di ispanici, con minor densità di afro-americani.

Al vedersi coinvolta la congressista Ileana Ros-Lehtinen ha rilasciato una dichiarazione minimizzando il tentativo di redistribuzione, ripetendo la demagogia che ciò che conta è il lavoro svolto. Parole vuote in una legislatrice che, a malapena, si rivolge ai problemi concreti del suo distretto, e passa la maggior parte del suo tempo a calunniare Cuba.

La rappresentante Ros-Lehtinen è una delle ufficiali che più benefici elettorali ha raccolto da precedenti redistribuzioni del distretto. In un momento in cui la sua accettazione nella contea di Monroe è diminuita, essendo titolare del distretto 18, fu trasferita come per magia ad un distretto 27 con gran densità di residenti cubani-americani, e che non conteneva, entro i suoi limiti, la detta contea, che copre principalmente le isolette della Florida. Un territorio che per sua natura non si può prendere in giro con l’antiquata retorica anti-cubana della congressista, poiché i loro interessi si trovano nel settore del turismo e dell’ambiente.

Anche Mario Diaz Balart, quando Lincoln rinunciò al suo posto nel congresso federale in quel modo tanto sospetto che non è ancora stato chiarito, fu trasferito dal vecchio distretto 25 al distretto 21 di suo fratello, che gli permise di essere rieletto senza concorrenza.

A partire dal 14 dicembre, un tribunale aprirà una sessione per continuare a discutere la nuova mappa elettorale della Florida. Ci sono molti interessi che inevitabilmente si riflettono nelle decisioni, e che questa influisca su un elevato numero di astensioni alle elezioni generali del prossimo anno. Anche se l’elezione presidenziale è sempre un motivo in più per l’apatia politica generale.

(www.latardesemueve.com / @ edmundogarcia65)

El mapa electoral de la Florida y los políticos cubanoamericanos.

Por Edmundo García

Las elecciones en el estado de la Florida suelen verse empañadas por ilegalidades e infracciones de reglas que en varios casos han conducido a la corte y a la cárcel a algunos de los políticos y miembros de sus equipos. Con frecuencia se denuncian recaudaciones irregulares, invención de candidatos fraudulentos para desgastar a los contrincantes en primarias, difamación, destrucción de propaganda electoral de los competidores, ocultamiento y tergiversación de datos como son los lugares de residencia real de los candidatos o su historia familiar, etc. Como decía, estas son ilegalidades, transgresiones punibles de lo reglamentado. Pero los políticos locales también suelen utilizar algunas artimañas que sin ir necesariamente contra la ley, dejan mucho que desear en quienes por definición deben ser honestos representantes de sus electores.

En este segundo grupo tenemos la existencia de una clase política controladora, que actúa como si fuera de una “familia” de novela negra, capaz de hundir a los nuevos aspirantes que no se plieguen a sus intereses, a los portadores de cambios y nuevas ideas; la creciente manipulación de las llamadas boletas ausentes y voto adelantado para llegar con un resultado casi definido al día oficial de las elecciones es otro truco, donde entre otras cosas denigrantes se recogen ancianos y se les lleva a votar por una merienda y un paseo fuera de sus hogares; sin hablar el aprovechamiento inescrupuloso de la apatía general hacia la política, que hace que en Miami se elijan políticos con el 14 por ciento de asistencia a las urnas.

Tampoco es totalmente ilegal, pero sí condenable, el rejuego que desde hace tiempo existe con los mapas de los distritos electorales; que se cambian bajo el pretexto de su actualización demográfica, siendo su verdadero fin el aseguramiento de la elección o reelección de algún candidato sobre otro.

En este momento en el estado de la Florida existe un problema con la aprobación de un nuevo mapa electoral; que de un diferendo no solucionado entre el poder judicial y el poder legislativo, entre la corte y los legisladores en Tallahassee (que luego se dividen también entre partidos), que lleva la acusación de las partes de estar tratando de imponer sus intereses; ya sea tratando de aprobar o de vetar, los mapas sucesivamente diseñados y rediseñados.

Es importante decir aquí que este tipo de discusión va tan al detalle de la geografía y la demografía de los distritos, que es incomprensible para la mayor parte de la opinión pública general, por lo que todas estas manipulaciones se dan con total impunidad.

La legislatura de Florida trabajó por tiempo en el re-dibujo del mapa electoral del estado, pero una corte lo rechazó por considerar que se había realizado, en al menos 8 distritos, para favorecer intereses políticos creados; 5 de siete magistrados hablaron de “contaminación” a favor de titulares e intereses del partido Republicano.

Frente a la decisión, los legisladores dijeron que los jueces no respetaron la tan afamada división de poderes; que ellos tampoco respetan cuando algo no les conviene. Llegaron a decirles a los jueces que querían apoyar un mapa hecho por “operativos Demócratas”.

El senador Republicano por Brandon, Tom Lee, dijo que la corte quería pisotear a la legislatura”. Y el senador Rob Bradley, republicano por Fleming Island, presentó quejas de que la corte, para cumplir determinados requerimientos en el dibujo del mapa, equivalía a operar de una forma partidista, que era lo que antes le había señalado la corte a los legisladores.

Raoul Cantero III (nieto del dictador Fulgencio Batista), como abogado, es uno de los encargados de defender las posiciones de los legisladores.

Después de muchas disputas, el 9 de octubre, el juez de distrito Terry Lewis aprobó tentativamente el nuevo mapa, pero rechazó las delimitaciones propuestas en el distrito 26 que ocupa el representante por el partido Republicano, de origen cubano, Carlos Curbelo. Lo que querían hacer era eliminar las comunidades afroamericanas de Richmond Heights, Palmetto Estates y West Perrine y pasarlas al Distrito 27 de Ileana Ros-Lehtinen, para que Curbelo aprovechara más un electorado favorable, de origen hispano, con menos densidad de afroamericanos.

Al verse implicada la congresista Ileana Ros-Lehtinen hizo una declaración restando importancia al intento de redistribución, repitiendo la demagogia de que lo importante es el trabajo que se haga. Palabras vacías en una legisladora que apenas atiende los problemas concretos de su distrito, e invierte la mayor parte de su tiempo en difamar a Cuba.

La representante Ros-Lehtinen es una de las oficiales que más beneficios electorales ha cosechado de anteriores redistribuciones de distrito. En un momento en que su aceptación en el condado Monroe disminuía, siendo titular del distrito 18, fue pasada como por arte de magia a un distrito 27 de gran densidad de residentes cubanoamericanos, y que ya no contenía en sus límites el referido condado, que abarca principalmente los cayos de la Florida. Un área que por sus características no se le puede embromar con la anticuada palabrería anticubana de la congresista, pues sus intereses se ubican en el turismo y el medio ambiente.

También Mario Díaz-Balart, cuando Lincoln renunció a su puesto en el congreso federal de aquella manera tan sospechosa que aún está sin aclarar, fue trasladado del viejo distrito 25 al distrito 21 de su hermano, lo que le permitió reelegirse sin competencia.

A partir del día 14 de diciembre una corte abrirá una vista para seguir discutiendo el nuevo mapa electoral de la Florida. Hay tantos intereses creados que es inevitable que se reflejen en las decisiones, y que esto influya en una alta cifra de abstencionismo en las elecciones generales del año próximo. Aunque la elección presidencial siempre es un motivo adicional sobre la apatía política general.

(www.latardesemueve.com / @edmundogarcia65)

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