L’inizio della fine della Legge di Aggiustamento Cubano

Andres Gomez, direttore di Areítodigital

http://www.cubasi.cu

marco rujbio ley de ajusteLe iniziative legislative del congressista repubblicano, per un distretto federale di Miami, Carlos Curbelo, e del senatore repubblicano per la Florida e attuale candidato per la nomina presidenziale di quel partito, Marco Rubio, entrambi nati in questo paese e figli di genitori cubani, che sono stati presentati come disegni di legge nelle rispettive Camere del Congresso dei quali sono membri, con lo stesso nome: ¨Cuban Immigrant Work Opportunity Act of 2015¨ (Legge per l’Opportunità di Lavoro per l’Immigrato Cubano 2015), hanno come obiettivo specifico eliminare i benefici che ricevono, automaticamente, i cittadini cubani al calpestare il suolo USA, concessi dalla Legge di Aggiustamento Cubano, del 1966, e la sua aggiunta, del 1995, la politica dei Piedi Asciutti, Piedi Bagnati.

Secondo la politica Piedi a Asciutti, Piedi Bagnati, qualsiasi cittadino cubano che raggiunga il territorio USA e dichiari di essere un perseguitato politico, ottiene lo status di immigrato legale, gli viene concesso un permesso di lavoro, gli viene assegnata rapidamente la residenza permanente in questo paese ad un anno e un giorno dall’essere stato ammesso negli USA, e il diritto di diventare un cittadino di questo paese. Oltre a ricevere, automaticamente, anche importanti benefici economici e sociali previsti dalla legge Cuban Haitian Entrant Program (Legge del Programma di Entranti Cubano Haitiano) del 1980, che comprendono ottenere alloggio, dignitoso e sicuro, cibo o coupon di alimenti, assistenza medica e altri aiuti finanziari e servizi sociali. Nessun altro gruppo di immigrati ha questi privilegi.

Per anni l’estrema destra cubano-americana, della quale sono leader i signori Rubio e Curbelo, si è dichiarata nemica della Legge di Aggiustamento Cubano nel suo complesso, soprattutto perché i cubani arrivati ​​in questo paese, in realtà dal 1980, per il processo di Mariel e poi ininterrottamente dal 1995, anno in cui furono firmati gli accordi migratori vigenti tra gli USA e Cuba, per un totale di centinaia di migliaia di loro – [secondo il Pew Research Center, dal 1990 più di 500.000 cubani sono arrivati negli USA- e tra gli anni 2000 e 2013, 250.906 cubani hanno acquisito la cittadinanza USA, solo nel 2013, il 30482, l’hanno ottenuta, secondo i dati del Department of Homeland Security- Dipartimento di Sicurezza Nazionale]. Secondo i dati del Censimento, i cubani nati a Cuba sono in maggioranza dei cubani che viviamo negli USA. La maggior parte di loro non supportano la politica di vessazioni contro il popolo cubano mantenuta dall’estrema destra, di cui il blocco è parte fondamentale. Un solo motivo può spiegare questa opposizione: la maggior parte delle loro famiglie e altri cari vivono a Cuba e sono vittime di questo blocco.

Al contrario, questi favoriscono e votano alle elezioni per i candidati che sostengono la normalizzazione delle relazioni con Cuba e non per i candidati dell’estrema destra cubano americani. Inoltre, centinaia di migliaia esercitano il loro diritto di viaggiare a Cuba e visitare e aiutare i loro parenti sull’isola, così come molti, in modi diversi, si reinseriscono nella società e nella cultura cubane. Il che è un anatema per i leader della estrema destra cubano-americana.

E bisogna sapere che secondo le cifre del censimento, il 70% dei 2 milioni di cubani (quelli nati a Cuba e i nostri discendenti) che viviamo negli USA, 1,4 milioni abitiamo nello stato della Florida e di questi il ​​75%, nella Contea di Miami-Dade, il Miami Metropolitano. Quindi, qualsiasi funzionario eletto, come sono i deputati e senatori di questo distretto, devono stare molto attenti a come si presenta un progetto di legge per finire, al Congresso e al pubblico, con una politica USA che offre molti privilegi a quei cubani e ai loro parenti in questo paese, se non vuole incorrere nel pericolo di essere spodestato. Perciò tanti anni sono passati senza che osassero farlo.

L’attuale momento è propizio affinché questi due individui presentino i rispettivi progetti di legge, che è un unico progetto politico. In primo luogo, le affermazioni costanti della Casa Bianca che l’amministrazione Obama non considera cambiamenti nella Legge di Aggiustamento Cubano nella sua interezza, e che quindi, spetta all’estrema destra cubano-americana iniziare la sua abrogazione, anche se per adesso sia gradualmente. In secondo luogo, la Legge di Migratoria cubana da gennaio 2013, che consente l’uscita legale dei suoi cittadini e il loro ritorno in un termine di 24 mesi, senza perdere nessuno dei loro diritti come cittadini cubani residenti nel paese. Un cambiamento sostanziale dallo stato precedente di immigrazione. In terzo luogo, l’aumento significativo dei cubani entrando da diversi confini USA lo scorso anno, dopo l’annuncio, nel dicembre 2014, sulla normalizzazione delle relazioni tra i due paesi, circa 50.000, forse di più, sono entrati legalmente e illegalmente a causa di speculazioni circa la possibile abrogazione della Legge di Aggiustamento Cubano, nonostante le ripetute smentite dalla Casa Bianca.

Situazione che si è aggravata nella percezione pubblica a causa dello scandalo, sulla stampa, negli ultimi mesi in relazione al numero di migranti cubani in America Centrale, in cammino verso il Nord nel tentativo di attraversare il confine degli USA, che ha portato ad un timore generale di un altro diluvio di cubani cercando di entrare illegalmente negli USA.

E infine, forse il più importante per offrire la copertura di supporto a questa iniziativa di Rubio e Curbelo, il risentimento generale da parte di altri immigrati, in particolare latino-americani, del trattamento speciale dato a immigrati cubani, da decenni, e che attualmente fa crisi; e più importante ancora, il marcato risentimento dei cubani residenti a Miami e in altre parti degli USA, a causa della loro comprensione che gli immigrati cubani più recenti, nella stragrande maggioranza, non sono per niente migranti tradizionali e sì persone fortemente opportuniste.

Sebbene la natura di carattere economico e non politico dei migranti cubani è ampiamente riconosciuta, da molti anni, addirittura dalla stessa comunità cubana stabilita in questo paese, la Legge Migratoria Cubana da gennaio 2013, ha cambiato le regole del gioco sulle possibilità delle relazioni dell’emigrazione cubana con Cuba, soprattutto quella che risiede in questo paese, e dal punto di vista di molti emigrati cubani, l’uso aperto da parte dei recenti immigrati cubani, in un modo che finisce nel disordine, dei benefici finanziari e altri che gli dà la Legge di Aggiustamento Cubano, a proprio beneficio e il miglioramento della loro situazione economica e quella dei loro famigliari qui e a Cuba, che non ha nulla a che fare con gli obiettivi di tale legge. Soprattutto in tempi come quelli di oggi, d’importanti tagli a programmi sociali ai lavoratori e lavoratrice di lunghi e duri anni di lavoro in questo paese e che gli viene concesso per obsolete ragioni di natura politica, e non a causa dei loro meriti per i lunghi anni di lavoro, a questi nuovi immigrati da Cuba che, secondo coloro che vivono da anni qui, per nulla lo meritano.

Questa situazione è il risultato del mantenimento d’una politica di aggressione contro il popolo cubano, che tanto danno continua a causare, anche ai cubani che vogliono approfittarne a proprio beneficio. A questo stato di degenerazione è arrivata questa legge infame, che quest’anno conta cinquant’anni di esistenza.

Lo scorso ottobre, un congressista conservatore, repubblicano per lo stato dell’Arizona, Paul Gosar, ha presentato un progetto di legge al Congresso, Ending Special National Origine-Based Immigration Programs for Cubans Act of 2015 (Legge per Finire Programmi Nazionali d’Immigrazione Basati sull’Origine Nazionale per i Cubani del 2015), al fine di abrogare completamente la Legge di Aggiustamento Cubano, che, secondo il deputato sta costando, al contribuente USA, miliardi di dollari.

A quanto pare, quindi, questo sembra essere l’inizio della fine della Legge di Aggiustamento Cubano e tale iniziativa dei due legislatori federali dell’ estrema destra cubana americana lo prospetta. Come sostiene quell’infame e opportunista, il senatore Marco Rubio, il suo progetto è solo un primo passo … Speriamo sia cosi!

El comienzo del fin de la Ley de Ajuste Cubano

Escrito por Andrés Gómez, director de Areítodigital

Las iniciativas legislativas del congresista republicano por un distrito federal de Miami, Carlos Curbelo, y del senador republicano por la Florida y actual candidato a la nominación presidencial por ese partido, Marco Rubio, ambos nacidos en este país e hijos de padres cubanos, que han sido presentadas como anteproyectos de leyes en las respectivas Cámaras del Congreso de las cuales son miembros, con el mismo nombre: ¨Cuban Immigrant Work Opportunity Act of 2015¨ (Ley para la Oportunidad de Trabajo para el Inmigrante Cubano de 2015), tienen como objetivo específico eliminar los beneficios que automáticamente reciben los ciudadanos cubanos al pisar territorio estadounidense, otorgados por la Ley de Ajuste Cubano de 1966 y su aditamento de 1995, la política de Pies Secos, Pies Mojados.

De acuerdo a la política de Pies Secos, Pies Mojados, cualquier ciudadano cubano que llegue a territorio de Estados Unidos y declare que es un perseguido político obtiene el estatus de inmigrante legal, se le concede permiso de trabajo, se le otorga de manera expedita la residencia permanente en este país al año y un día de haber sido admitido en Estados Unidos, y el derecho de convertirse en ciudadano de este país. Además de recibir automáticamente también importantes beneficios económicos y sociales definidos por la ley Cuban Haitian Entrant Program (Ley del Programa de Entrantes Cubano Haitiano) de 1980, que incluyen obtener vivienda, decente y segura, comida o sellos de alimentos, asistencia médica y otras ayudas financieras y servicios sociales. Ningún otro grupo de inmigrantes tiene estos privilegios.

Desde hace años la extrema derecha cubanoamericana, de la cual son dirigentes los señores Rubio y Curbelo, se ha declarado enemiga de la Ley de Ajuste Cubano en su totalidad, principalmente porque los cubanos llegados a este país, realmente desde 1980, por el proceso del Mariel, y después de manera continua desde 1995, año en el que fueron firmados los acuerdos migratorios vigentes entre EE.UU. y Cuba, que suman cientos de miles de ellos – [de acuerdo al Pew Research Center, desde 1990 más de 500,000 cubanos han llegado a EE.UU.—y entre los años 2000 y 2013, 250,906 cubanos adquirieron la ciudadanía de EE.UU., solamente en el año 2013, 30,482 la adquirieron, según cifras del Department of Homeland Security -Departamento de Seguridad Nacional]. Según cifras del Censo los cubanos nacidos en Cuba son la mayoría de los cubanos que vivimos en Estados Unidos. La mayoría de éstos no apoyan la política de hostigamiento contra el pueblo cubano mantenida por esa extrema derecha, de la cual el Bloqueo es parte fundamental. Una sola razón puede explicar esta oposición: la mayoría de sus familias y otros seres queridos viven en Cuba y son sus víctimas.

Al contrario éstos favorecen y votan en elecciones por aquellos candidatos que apoyan la normalización de las relaciones con Cuba y no por los candidatos de la extrema derecha cubanoamericana. Además en número de cientos de miles ejercen su derecho de viajar a Cuba y visitar y ayudar a sus familiares en la Isla, como también muchos de diversas maneras se reintegran a la sociedad y cultura cubanas. Lo cual es anatema para los dirigentes de la extrema derecha cubanoamericana.

Y hay que saber que según las cifras del Censo el 70% de los 2 millones de cubanos (los nacidos en Cuba y nuestros descendientes) que vivimos en Estados Unidos, 1.4 millones vivimos en el estado de la Florida y de éstos el 75% vivimos en el Condado Miami-Dade, el Miami Metropolitano. Así que cualquier oficial electo, como son los congresistas y senadores por este estado, tiene que tener muchísimo cuidado cómo se presenta un proyecto de ley para terminar, al Congreso y al público, con una política estadounidense que les brinda tantos privilegios a esos cubanos y a sus familiares en este país, sino quiere incurrir en el peligro de ser desbancado. Por eso tantos años han pasado sin que se atrevieran a hacerlo.

El momento actual es propicio para que estos dos individuos presenten sus respectivos proyectos de ley, que es un solo proyecto político. En primer lugar, las constantes afirmaciones de la Casa Blanca que la Administración de Obama no contempla cambios en la Ley de Ajuste Cubano en su totalidad, y que por lo tanto, le corresponde a la extrema derecha cubanoamericana comenzar su derogación, aunque por ahora sea poco a poco. En segundo lugar, la Ley Migratoria cubana de enero de 2013, que permite la salida legal del país de sus ciudadanos y su regreso al mismo en un término de 24 meses sin perder ninguno de sus derechos como ciudadano cubano residente en el país. Un cambio substancial de la situación migratoria anterior. En tercer lugar, el importante incremento de los cubanos entrando por diferentes fronteras estadounidenses en el último año, desde el anuncio en diciembre de 2014, sobre la normalización de las relaciones entre ambos países, cerca de 50,000, sino más, han entrado legal e ilegalmente, debido a las especulaciones sobre la posible derogación de la Ley de Ajuste Cubano, a pesar de las repetidas desmentidas de la Casa Blanca.

Situación que se ha agravado en la percepción pública debido al escándalo en la prensa en meses recientes en relación al número de emigrantes cubanos en Centroamérica en camino al Norte tratando de cruzar a la frontera estadounidense que ha propiciado un temor general de otra avalancha de cubanos intentando entrar irregularmente a EE.UU.

Y por último, quizás el más importante para brindarle la cobertura de apoyo a esta iniciativa de Rubio y Curbelo, el resentimiento general por parte de otros inmigrantes, especialmente latinoamericanos, del tratamiento especial por décadas brindado a los emigrantes cubanos, y que actualmente hace crisis; y más importantemente aún, el marcado resentimiento de los cubanos residentes en Miami y en otras partes de Estados Unidos, debido a su entendimiento que los más recientes emigrantes cubanos, en su inmensa mayoría, en nada son emigrantes tradicionales y sí personas marcadamente oportunistas.

Aunque la naturaleza de carácter económica y no política de los emigrantes cubanos es ampliamente reconocida desde hace muchos años, aún por la misma comunidad cubana asentada en este país, la Ley Migratoria Cubana de enero de 2013, ha cambiado las reglas del juego sobre las posibilidades de las relaciones de la emigración cubana con Cuba, especialmente la radicada en este país, y desde el punto de vista de muchos cubanos emigrados, la abierta utilización por parte de recientes inmigrantes cubanos, de manera que raya en el desparpajo, de los beneficios financieros y otros que les brinda le Ley de Ajuste Cubano en beneficio propio y el mejoramiento de su situación económica y la de sus familias aquí y en Cuba, que nada tiene que ver con los objetivos de esa ley. Sobre todo en tiempos como los actuales de importantes recortes a programas sociales a trabajadores y trabajadoras de largos y duros años de laborar en este país y que se le otorga, por obsoletas razones de índole político, y en nada por sus méritos por largos años de trabajo, a estos nuevos inmigrantes de Cuba que, de acuerdo con los que llevan años aquí, en nada se lo merecen.

Esta situación es producto del mantenimiento de una política de agresión contra el pueblo cubano que tanto daño le sigue causando, aún a los cubanos que quieren aprovecharse de la misma en beneficio propio. A este estado de degeneración ha llegado esta infame ley que este año cuenta con cincuenta años de existencia.

En octubre pasado un congresista conservador, republicano por el estado de Arizona, Paul Gosar, presentó un proyecto de ley en el Congreso, ¨Ending Special National Origin-Based Immigration Programs for Cubans Act of 2015 (Ley para Terminar Programas Nacionales de Inmigración Basados en el Origen Nacional para Cubanos de 2015), con el propósito de derogar en su totalidad la Ley de Ajuste Cubano, la cual, según este congresista, le está costando al contribuyente estadounidense miles de millones de dólares.

Aparentemente entonces este parece ser el comienzo del fin de la Ley de Ajuste Cubano y esta iniciativa de ambos legisladores federales de la extrema derecha cubanoamericana lo vislumbra. Como mantiene ese infame y oportunista, el senador Marco Rubio, su proyecto es solamente un primer paso… ¡Ojalá así sea!

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