Gli USA approvano la concessione di crediti a Cuba

Oggi entrano in vigore nuove misure relazionate anche con le esportazioni e i viaggi

Karina Marròn González http://www.granma.cu

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I dipartimenti del Tesoro e del Commercio USA hanno annunciato, questo martedì, nuove misure relative a Cuba in materie come le transazioni finanziarie, le esportazioni e i viaggi.

Il nuovo pacchetto dell’amministrazione Obama ha come principale passo avanti l’autorizzazione per la concessione di prestiti, dal momento in cui si permette alle istituzioni di deposito USA (banche commerciali USA che si trovino nel suo territorio o fuori di esso ed anche a quelle di altri paesi che risiedono nella nazione del nord) fornire finanaziamento -incluse le carte di credito- per le esportazioni o riesportazioni autorizzate, fatta eccezione per le vendite agricole che, per legge, sono oggetto di pagamenti in contanti in anticipo.

Ricordiamo che nelle misure adottate in precedenza, in gennaio e settembre 2015, si apriva una stretta porta per l’esportazione di prodotti USA nel nostro paese, in particolare i materiali da costruzione, attrezzature e strumenti per l’utilizzo del settore non statale, così come attrezzature e strumenti per l’attività agricola, anch’essa non statale. Inoltre, è stata approvata la riesportazione, da un terzo paese, di articoli USA per attività scientifiche, archeologiche, culturali, ambientali, educative, sportive, per le ricerche, la conservazione storica e gli incontri professionali.

Questa volta, in termini di esportazioni, le misure comprendono una politica generale di approvazione delle licenze per alcuni prodotti agricoli, come insetticidi, pesticidi ed erbicidi. Inoltre, per dispositivi necessari per la sicurezza dell’aviazione civile e la sicurezza dei voli commerciali internazionali, incluso per gli aerei affittati ad imprese di proprietà statale. Quest’ultimo è in concordanza con gli accordi preliminari sui voli commerciali tra i due paesi, dello scorso dicembre.

Rientrano anche all’interno di questa politica generale di concessione di licenze, le esportazioni e le riesportazioni di merce e software per le organizzazioni per i diritti umani, individui e organizzazioni non governative che promuovono l’attività indipendente a Cuba; e nell’ambito delle telecomunicazione l’entrata di apparecchi nel paese.

Un aspetto delle misure che entrano in vigore da oggi, è la decisione di concedere licenze specifiche e dopo un’attenta analisi, caso per caso, per le esportazioni e riesportazioni di prodotti mirati a soddisfare le esigenze del popolo cubano, compresi gli acquisti, che per tale scopo, facciano le imprese statali, enti e organizzazioni del Governo Cubano.

I prodotti menzionati in precedenza sono legati alla produzione agricola; creazioni artistiche; l’istruzione; elaborazione alimentare; preparazione, risposta e ripristino di emergenza; la salute pubblica e servizi igienico-sanitari; costruzione e ristrutturazione di abitazioni; trasporto pubblico; e la costruzione di infrastrutture che beneficino direttamente il popolo cubano (ad esempio, impianti per il trattamento delle forniture pubbliche di acqua).

È interessante notare che, nonostante si tratta di un riconoscimento parziale – poiché è molto influenzato dato che sarà sottoposto ad analisi casistiche- è la prima volta che viene accettata la partecipazione dello Stato cubano in questo tipo di negoziati; qualcosa in cui si continuava ad insistere nei diversi momenti dei colloqui tra le due nazioni.

Tuttavia, è importante fare notare che rimarrà in vigore la politica generale di negare le esportazioni e le riesportazioni di beni, da parte delle imprese statali, agenzie e altre organizzazioni del Governo cubano che essenzialmente generino reddito per lo Stato; come capita nel caso delle industrie collegate all’estrazione o alla produzione di minerali e di altre materie prime, il turismo, cosi come per le Forze Armate, la polizia, i servizi di intelligence e gli organismi per la sicurezza.

ALTRE DECISIONI RELATIVE AI VIAGGI

Anche nella sezione dedicata ai viaggi a Cuba, ci sono stati alcune modifiche, come l’autorizzazione dei viaggi relazionati con le esportazioni o riesportazioni riconosciute, incluso per le ricerche di mercato, marketing commerciale, negoziazione dei contratti e vendite, consegne accompagnate, e l’installazione, leasing o offerta di servizi nel nostro paese.

Peraltro, saranno consentiti i soggiorni temporanei del personale che opera o fornisce servizi alle navi e aeromobili che trasportano passeggeri tra i due paesi, che è anche un complemento all’accordo parziale sui voli tra le due nazioni.

I viaggi e altre operazioni relative alla produzione professionale mediatica o artistica, tra cui le riprese e la produzione di programmi dei mezzi di comunicazione (come film e programmi televisivi), musica registrata e la creazione di opere d’arte, sono state anche approvate. Ciò include l’uso di cittadini cubani e l’invio di roialty o altri pagamenti.

Si estende la licenza generale che si concedeva per la partecipazione ad eventi organizzati a Cuba, così che ora anche si permette l’organizzazione d’incontri e conferenze professionali.

D’altra parte, si autorizzano i viaggi e le transazioni relativi all’organizzazione di concorsi internazionali di federazioni sportive amatoriali e semi-professionali, spettacoli pubblici, cliniche, laboratori, altre competizioni atletiche e non atletiche, cosi come le esibizioni. Mentre vengono rimossi i requisiti che i proventi degli eventi vengano devoluti ad alcune organizzazioni, cosi come l’obbligatorietà che alcuni eventi siano diretti in parte da viaggiatori USA.

SULLA GIUSTA STRADA …

Il nuovo pacchetto di misure dell’amministrazione Obama è un altro passo avanti nelle relazioni tra i due paesi e confermano che è ancora possibile continuare lo svuotamento di senso del blocco che grava su Cuba, partendo dalla rimozione delle restrizioni che non sono codificate in legge.

Cosi lo convalida l’attuale approvazione di crediti, qualcosa che forse sembrava lontano all’inizio del processo di ripristino delle relazioni.

Tuttavia, c’è ancora tanto da fare, poiché le decisioni attuali non dicono nemmeno una parola sulla possibilità dell’utilizzo del dollaro nelle transazioni finanziarie internazionali cubane, qualcosa che senza dubbio rincara e ostacola tutti le negoziazioni del nostro paese.

Allo stesso modo, le esportazioni permesse alle imprese statali cubane sono limitate a determinati servizi e richiedono valutazioni e licenze specifiche; a cui può essere aggiunto che non si espande ad altri settori quanto approvato per quello delle telecomunicazioni, dove oggi è possibile investire, vendere ad imprese dello Stato cubano, servizi, software, dispositivi e apparecchiature, anche se non high-tech.

Altri aspetti che non sono ancora stati trattati, sono quelli legati alle esportazioni verso gli USA e quello dell’autorizzazione dei viaggi ai cittadini statunitensi a Cuba, sotto l’ombrello degli scambi popolo a popolo individuali.

blocco obama 191Ma, se c’è qualcosa di chiaro con ogni nuovo pacchetto di misure annunciate, è la possibilità di andare avanti su questa strada e contribuire a indebolire le strutture che sostengono il blocco. Forse sia questo il modo più rapido per promuovere il dibattito all’interno del Congresso USA, e che finalmente, prendano la decisione richiesta da 191 nazioni del mondo e suggerita dallo stesso presidente Barack Obama.

Estados Unidos aprueba el otorgamiento de créditos a Cuba

Hoy entran en vigor nuevas medidas relacionadas también con las exportaciones y los viajes

Karina Marrón González

Los departamentos del Tesoro y de Co­mer­cio de los Estados Unidos anunciaron este martes nuevas medidas relacionadas con Cuba en materias como las transacciones financieras, las exportaciones y los viajes.

El nuevo paquete de la administración Oba­ma tiene como principal avance la autorización para el otorgamiento de créditos, a partir de que se permite a las instituciones depositarias de Estados Unidos (bancos comerciales estadounidenses que radiquen en su territorio o fuera de este, y también a los de otros países radicados en la nación norteña) proveer financiamiento —incluidas las cartas de crédito— para las exportaciones o reexportaciones autorizadas, con excepción de las ventas agrícolas que por ley están sujetas a pagos en efectivo por adelantado.

Recordemos que en las medidas aprobadas con anterioridad, en enero y septiembre del 2015, se abría una estrecha puerta para la exportación de productos norteamericanos a nuestro país, específicamente los materiales de la construcción, equipamiento y herramientas para el uso del sector no estatal, así como el equipamiento y herramientas para la actividad agrícola también no estatal. Además, fue aprobada la reexportación desde un tercer país de artículos estadounidenses para actividades científicas, arqueológicas, culturales, ecológicas, educacionales, deportivas, investigaciones, de preservación histórica y reuniones profesionales.

En esta ocasión, en materia de exportaciones, las medidas contemplan una política general de aprobación de licencias para algunos productos agrícolas, como insecticidas, pesticidas y herbicidas. También, para equipos necesarios para la seguridad de la aviación civil y la seguridad operacional de vuelos comerciales internacionales, incluido para aviones arrendados a empresas de propiedad estatal. Esto último está en concordancia con los acuerdos preliminares sobre los vuelos comerciales entre ambos países de diciembre del pasado año.

Igualmente entran dentro de esta política general de otorgamiento de licencias, las exportaciones y reexportaciones de mercancías y programas informáticos para organizaciones de derechos humanos, individuos y organizaciones no gubernamentales que promuevan la actividad independiente en Cuba; y en el área de las telecomunicaciones la entrada de equipos al país.

Un aspecto de las medidas que entran en vigor en el día de hoy, es la decisión de otorgar licencias específicas y tras un análisis caso a caso, para las exportaciones y reexportaciones de productos dirigidos a satisfacer las necesidades del pueblo cubano, incluyendo las compras que con ese propósito efectúen empresas estatales, agencias y organizaciones del Go­bierno cubano.

Los productos a los cuales se refiere este apartado están relacionados con la producción agrícola; creaciones artísticas; educación; procesamiento de alimentos; preparación, respuesta y recuperación de desastres; salud pública y sanidad; construcción y renovación de viviendas; transporte público; y la construcción de infraestructuras que beneficien directamente al pueblo cubano (por ejemplo, instalaciones para el tratamiento de los suministros públicos de agua).

Llama la atención que, aun cuando se trata de un reconocimiento parcial —pues está muy condicionado toda vez que será sometido a análisis casuísticos—, es la primera vez que se acepta la participación del Estado cubano en este tipo de negociaciones; algo en lo que se venía insistiendo en diferentes momentos de las conversaciones entre ambas naciones.

No obstante, es importante señalar que continuará en vigor la política general de denegar las exportaciones y reexportaciones de artículos por parte de empresas estatales, agencias y otras organizaciones del Gobierno cubano que generen esencialmente ingresos para el Estado; co­mo ocurre en el caso de las industrias vinculadas a la extracción o producción de minerales y otras materias primas, el turismo, así como para las fuerzas armadas, la policía, los servicios de inteligencia y los órganos de seguridad.

OTRAS DECISIONES EN TORNO A LOS VIAJES

En el acápite de los viajes a Cuba, también hubo algunas modificaciones, como la autorización de los relacionados con las exportaciones o reexportaciones autorizadas, incluyendo para la investigación de mercado, mercadeo comercial, negociación de contratos y ventas, entregas acompañadas, y la instalación, arrendamiento u ofrecimiento de servicios en nuestro país.

Además, serán permitidas las estadías temporales del personal que opera o brinda servicios a las embarcaciones y aeronaves que transportan pasajeros entre los dos países, lo cual también es un complemento del acuerdo parcial sobre los vuelos entre ambas naciones.

Los viajes y otras transacciones vinculadas a la producción profesional mediática o artística, incluyendo la filmación o producción de programas de los medios de comunicación (como películas y programas de televisión), grabaciones de música y la creación de obras de arte, igualmente fueron aprobados. Ello incluye el empleo de nacionales cubanos y el envío de regalías u otros pagos.

Se amplía la licencia general que se otorgaba para la asistencia a eventos organizados en Cuba, de modo que ahora también permite la organización de reuniones y conferencias profesionales.

Por otro lado, se autorizan los viajes y transac­ciones relacionadas con la organización de competencias de federaciones deportivas in­ternacionales amateur y semiprofesionales, es­pectáculos públicos, clínicas, talleres, otras com­petencias atléticas y no atléticas, así como exhibiciones. Mientras se eliminan los re­quisitos de que las ganancias de los eventos sean donadas a ciertas organizaciones, así co­mo la obligatoriedad de que algunos eventos sean dirigidos parcialmente por viajeros estadounidenses.

EN EL CAMINO CORRECTO…

El nuevo paquete de medidas de la administración Obama constituye otro paso de avance en las relaciones entre ambos países y confirman que aún es posible continuar vaciando de sentido al bloqueo que pesa sobre Cuba, a partir de eliminar las restricciones que no están codificadas en ley.

Así lo refrenda la actual aprobación de créditos, algo que quizá parecía distante al inicio del proceso de restablecimiento de las relaciones.

Sin embargo, todavía queda sendero por transitar, pues tampoco las actuales decisiones dicen una palabra sobre la posibilidad del uso del dólar en las transacciones financieras internacionales cubanas, algo que sin dudas encarece y entorpece todas las negociaciones de nuestro país.

Del mismo modo, las exportaciones permitidas a las empresas estatales cubanas están limitadas a determinados servicios y requieren de evaluaciones y licencias específicas; a lo cual puede añadirse que no se amplía a otros sectores lo aprobado para el de las telecomunicaciones, donde hoy es posible hacer inversiones, vender a empresas del Estado cubano servicios, software, dispositivos y equipos, aunque no de alta tecnología.

Otros aspectos que no se tocan aún, son los relacionados con las exportaciones hacia Es­tados Unidos y el de la autorización de los viajes de ciudadanos estadounidenses a Cuba, bajo la sombrilla de los intercambios pueblo a pueblo individuales.

Pero, si algo queda claro con cada nuevo paquete de medidas anunciadas, es la posibilidad de seguir adelante en este camino y contribuir a debilitar las estructuras que sostienen el bloqueo. Quizá sea esa la vía más expedita pa­ra promover el debate al interior del Congreso estadounidense, y que finalmente tomen la decisión reclamada por 191 naciones del mundo y sugerida por el propio presidente Ba­rack Obama.

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