Altre menzogne contro Cuba

Arthur González https://heraldocubano.wordpress.com

cura_CIADal trionfo della Rivoluzione, nel 1959, la CIA incoraggiò scontro della chiesa col nuovo Governo, considerandolo comunista e quindi pretese dal cattolicesimo una posizione particolarmente efficace affinché si opponesse alle misure che si prendevano a favore del popolo.

Ciò è rimasto riflesso in un rapporto dell’Ambasciata USA a L’Avana, il 14 aprile 1959, firmato dall’Ambasciatore e Vice capo della Missione diplomatica.

Come risultato delle pressioni, il Cardinale di Cuba, Manuel Arteaga, “casualmente”, celebrò nel dicembre dello stesso anno il primo Congresso Cattolico di Cuba di tutta la storia, che culminò con una messa pubblica nell’attuale Piazza della Rivoluzione, con l’obiettivo di raggruppare forze contro il processo rivoluzionario, qualcosa che gli fu impossibile per il sostegno, quasi totale, del popolo a Fidel Castro, che convocò il Consiglio dei Ministri per far parte della stessa, come dimostrazione di buona volontà verso la chiesa.

operacion-peter-panl1Tuttavia, nell’ottobre 1960, la CIA organizzò la terrificante Operazione Peter Pan, tramite l’inganno che il governo rivoluzionario avrebbe privato della patria potestà i genitori. In pieno coordinamento con la chiesa cattolica cubana e di quella di Miami, fecero uscire dall’isola 14048 minori non accompagnati, qualcosa d’insolito e solo paragonabile con le azioni dei nazisti contro gli ebrei durante la II guerra mondiale.

Così cominciarono i problemi, e non proprio a causa della Rivoluzione, anche se alcuni pretendono distorcere la storia.

Nelle omelie i sacerdoti stimolavano le posizioni contro il processo, editavano propaganda controrivoluzionaria, nascondevano armi e elementi terroristici, tuttavia, il Governo non chiuse alcun tempio, monastero o ordine religioso, né gli proibì vestirsi con tonache al di fuori dalle chiese, come fu fatto durante la rivoluzione messicana.

Nel 1961, dopo la dichiarazione della natura gratuita dell’insegnamento, si intervenne sulle scuole private, molte delle quali erano di proprietà della chiesa, misura che non era diretta contro questa istituzione ma contro il sistema vigente, fino a quella data, che solo favoriva le classi ricche del paese.

Le relazioni passarono un periodo di tensione a causa delle posizioni recalcitranti che prese la Chiesa Cattolica a favore degli USA, una situazione che, via via, è andata migliorando fino a quando, nel 1989, tornarono ad essere tese, a partire da varie pastorali con posizioni politiche in pieno accordo con il governo di Ronald Reagan ed il suo Programma Democrazia, per smantellare il socialismo europeo e a Cuba.

Non essendo calata, la Rivoluzione, come un pezzo di domino, si produsse un miglioramento nei rapporti tra Chiesa-Stato e allo stesso modo, dagli USA, cominciarono ad arrivare nell’isola nuove chiese protestanti, con l’obiettivo di guadagnare spazi nelle zone rurali e nei quartieri popolari, per cui apportarono centinaia di migliaia di dollari nella costruzione di templi e case di culto.

Approfittando della forte crisi economica che affrontava la Rivoluzione cubana per la caduta del socialismo europeo e la disintegrazione dell’URSS, mercato tradizionale per l’importazione ed esportazione dell’ 85% del commercio del paese, questi nuovi movimenti religiosi, fino ad allora inesistenti a Cuba, iniziano un’offensiva per attirare seguaci, fornendo sostegno materiale e finanziario.

In quel processo, s’iniziò la costruzione dei templi, senza l’adeguata autorizzazione da parte del Ministero delle Costruzioni, attraverso l’Istituto della Casa, per cui si multarono ed in alcuni casi si dovettero demolire ciò che era stato costruito, con gli stessi requisiti che viene fatto per le persone naturali che intraprendono opere senza le relative licenze, perché anche le Chiese devono rispettare le leggi.

Lì inizia la nuova storia di falsità generata da certi movimenti religiosi, provenienti dagli USA, come l’articolo recentemente pubblicato dal Pastor Manuel A. Morejon, della chiesa Alleanza Cristiana e Missionaria, che senza rispetto e commettendo un peccato capitale, mente all’opinione pubblica affermando falsamente che “in questi momenti la chiesa cubana sopporta la seconda più grande ondata di repressione della sua storia”.

A Cuba non c’è mai stata un’ondata di repressione religiosa e tanto meno ora.

Prova delle loro invenzioni sono le visite dei tre Papi a Cuba, cosa che non è mai accaduta prima del 1959, a cui si aggiungono decine di leader religiosi delle chiese cristiane, molte di loro con chiese madri negli USA che hanno viaggiato a L’Avana per sostenere colloqui con i più alti livelli governativi.

La malafede si manifesta nelle parole del citato pastore, che in modo festicciolo riferisce passaggi biblici che non aderiscono alla situazione cubana.

Un altro elemento che mostra la posizione di Cuba verso la religione, è la costruzione di un nuovo seminario cattolico, pochi anni fa, quella di diverse chiese cattoliche e cristiane, la riparazione di templi e monasteri, così come altri servizi che vengono offerti alle chiese per il loro lavoro pastorale.

Le chiese a Cuba lavorano senza alcuna interferenza e si riempiono di fedeli ogni domenica; religiosi stranieri che visitano il paese lo verificano personalmente.

Il pastore Manuel A. Morejon dovrebbe conoscere di più le leggi, perché la calunnia e la falsa accusa, sono delitti punibili ai sensi del codice penale per chi viola lo stabilito, senza distinzione di credo o di appartenenza politica.

La Alleanza Cristiana e Misionaria è un’organizzazione formata da un gruppo di chiese protestanti evangeliche, unite in chiese locali.

Fu fondata nel 1887 dal pastore presbiteriano d’origine canadese, Albert Benjamin Simpson, con l’intenzione di organizzare il lavoro missionario fuori dagli USA.

Non fu se non alla metà del XX secolo, che ottenne essere ufficialmente riconosciuta come una denominazione.

Gli uffici centrali si trovano a Colorado Springs e prima del 1959 non aveva impatto a Cuba, ciò che racconta dell’interesse per la situazione attuale del paese.

La libertà religiosa è garantita nell’isola per tutte le credenze, ma ciò che non possono fare è agire in contrasto con le normative vigenti, né attività contro-rivoluzionarie come fecero in passato.

Pastori come il nominato Morejon, servono solo ad aumentare le campagne mediatiche contro il processo rivoluzionario, in pieno accordo con la guerra psicologica strutturata, dal 1959, dai servizi segreti USA.

Aveva ragione José Martí, quando espresse: “La passione è come una coperta di teatro; finita la funzione mette a nudo la vera natura degli attori”.

Más falacias contra Cuba

Por Arthur González

Desde que triunfó la Revolución en 1959, la CIA fomentó el enfrentamiento de la iglesia al nuevo Gobierno, al considerarlo comunista y por tanto exigió del catolicismo una posición particularmente efectiva para que se opusiera a las medidas que se tomaban a favor del pueblo.

Esto quedó reflejado en un informe elaborado por la Embajada de Estados Unidos en La Habana, el 14 de abril de 1959, firmado por el Embajador y el Ministro Consejero de esa Misión diplomática.

Como resultado de las presiones, el Cardenal de Cuba, Manuel Arteaga, “casualmente” celebró en diciembre de ese mismo año el primer Congreso Católico de Cuba de toda la historia, el cual culminó con una misa pública en la actual Plaza de la Revolución, con el objetivo de agrupar fuerzas contra el proceso revolucionario, algo que le fue imposible por el apoyo casi total del pueblo a Fidel Castro, quien convocó al Consejo de Ministros a participar en la misma, como demostración de buena voluntad hacia la iglesia.

No obstante, en octubre de 1960 la CIA organizó la tenebrosa Operación Peter Pan, mediante el engaño de que el gobierno revolucionario privaría de la patria potestad a los padres. En plena coordinación con la iglesia católica cubana y miamense, sacaron de la isla a 14 mil 48 niños sin acompañantes, algo insólito y solo igualado con las acciones de los nazis contra los judíos durante la 2da guerra mundial.

Así comenzaron los problemas y no precisamente por causa de la Revolución, aunque algunos pretendan tergiversar la historia.

En las homilías los sacerdotes estimulaban las posiciones contra el proceso, editaban propagandas contrarrevolucionarias, escondían armas y a elementos terroristas, sin embargo, el Gobierno no cerró ningún templo, convento u orden religiosa, ni se les prohibió vestir con sotanas fuera de las iglesias, como se hizo durante la revolución mexicana.

En 1961 al declararse el carácter gratuito de toda la enseñanza, se intervinieron las escuelas privadas, muchas de las cuales eran propiedad de la iglesia, medida que no estaba dirigida contra esa institución sino contra el sistema imperante hasta esa fecha que solo favorecía a las clases pudientes del país.

Las relaciones pasaron un período de tensión debido a las posiciones recalcitrantes que asumió la Iglesia Católica en favor de Estados Unidos, situación que fue mejorando paulatinamente hasta que en 1989 volvieron a tensarse, a partir de varias pastorales con posiciones políticas en plena concordancia con las del gobierno de Ronald Reagan y su Programa Democracia, para desmontar el socialismo europeo y en Cuba.

Al no caer la Revolución como ficha de dominó, se produjo una mejoría en las relaciones Iglesia Estado y a la vez desde Estados Unidos comenzaron a llegar a la isla nuevas iglesias protestantes, con el ánimo de ganar espacios en las zonas rurales y barrios populares, para lo cual aportaron cientos de miles de dólares en la construcción de templos y casas culto.

Aprovechando la fuerte crisis económica que atravesaba la Revolución cubana por la caída del socialismo europeo y la desintegración de la URSS, mercado tradicional para la importación y exportación del 85 % del comercio del país, esos nuevos movimientos religiosos, inexistente hasta entonces en Cuba, inician una ofensiva para captar adeptos, entregando ayuda material y financiera.

En ese proceso se inició la edificación de templos sin la debida autorización del Ministerio de la Construcción, a través del Instituto de la Vivienda, por lo cual se multaron e incluso en algunos lugares tuvieron que demoler lo construido, con la misma exigencia que se hace con personas naturales que acometen obras sin la licencia correspondiente, porque las Iglesias también tienen que respetar las leyes.

Ahí empieza la nueva historia de falsedades generada por ciertos movimientos religiosos provenientes de Estados Unidos, como lo es el artículo recientemente publicado por el pastor Manuel A. Morejón, de la iglesia Alianza Cristiana y Misionera, quien de forma irrespetuosa y cometiendo un pecado capital, miente ante la opinión pública al afirmar falazmente que “en estos momentos la iglesia cubana soporta la segunda mayor oleada de represiones en toda su historia”.

En Cuba nunca existió una oleada de represión religiosa y ahora mucho menos.

Prueba de sus invenciones son las visitas de tres Papas a Cuba, algo que nunca ocurrió antes de 1959, a lo que se suman decenas de personalidades religiosas de iglesias cristianas, muchas de ellas con iglesias madres en Estados Unidos que han viajado a La Habana para sostener conversaciones con las más altas esferas gubernamentales.

Mala fe se denota en las palabras del citado pastor el cual festinadamente acude a pasajes bíblicos que no se advienen a la situación cubana.

Otro elemento que demuestra la posición de Cuba a la religión, es la construcción de un nuevo seminario católico hace pocos años, la de varias iglesias católicas y cristianas, la reparación de templos y conventos, además de otras facilidades que se les ofrecen a las iglesias para su trabajo pastoral.

Las iglesias en Cuba trabajan sin ninguna interferencia y se llenan de feligreses cada domingo; religiosos extranjeros que visitan el país lo comprueban personalmente.

El pastor Manuel A. Morejón debería conocer más de leyes porque la calumnia y la acusación falsa, son delitos sancionados en el código penal vigente para todo el que viole lo establecido, sin distención de credos o filiación política.

La Alianza Cristiana y Misionera es una organización conformada por un conjunto de iglesias evangélicas protestantes, unidas en iglesias locales.

Fue fundada en 1887 por el pastor presbiteriano de origen canadiense, Albert Benjamín Simpson, con la intensión de organizar el trabajo misionero fuera de Estados Unidos.

No fue sino hasta mediados del pasado siglo XX que logró ser reconocida oficialmente como una denominación.

Las oficinas centrales se encuentran en Colorado Springs y antes de 1959 no tenía incidencia en Cuba, lo que dice del interés en la situación actual del país.

La libertad religiosa está garantizada en la isla para todas las creencias, pero lo que no pueden realizar es acciones contrarias a las regulaciones vigentes, ni actividades contrarrevolucionarias como hicieron en el pasado.

Pastores como el mencionado Morejón, solo sirven para incrementar las campañas mediáticas en contra del proceso revolucionario, en plena concordancia con la guerra psicológica estructura desde 1959 por las agencias de inteligencia estadounidenses.

Razón tenía José Martí cuando expresó: “La pasión es como un manto de teatro; acabada la función deja al desnudo la verdadera naturaleza de los actores”.

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