Quello che non sanno le Dame in Bianco

Arthur Gonzalez https://heraldocubano.wordpress.com

berta soler police USALe cosiddetti “Dame” in Bianco, quelle che dirette e finanziate dagli USA per le loro provocazioni contro il governo cubano, manifestano ogni domenica in una zona residenziale di L’Avana, ignorano le procedure che dovrebbero porre in essere, in città USA, se avessero interesse a fare uno spettacolo simile contro il governo.

Mentre a Cuba non richiedono alcuna autorizzazione per le loro marce e scandali pubblici, negli USA, l’incolta e maleducata Berta Soler, come rappresentante di quel gruppo non ufficialmente registrato, dovrebbe girare tutti i comuni USA per ottenere che le approvino le sue manifestazioni, perché nel paese della “libertà” tutto è strettamente controllato dallo stato.

Un esempio evidente è come regolano le autorità di New York per approvare una manifestazione come quelle realizzate da Berta e le sue salariate.

guillermo farinas perro USAIl primo passo che dovrebbe fare l’incolta e maleducata è presentare un documento stampato, dove faccia constatare la domanda di permesso alle autorità, il che consiste in non meno di quattro pagine e con tre copie, sempre autenticate da un pubblico notaio.

Questo documento sarà presentato almeno sette giorni lavorativi prima della data proposta per la dimostrazione, spiegando i dettagli di ciò che si vuole eseguire, le sue cause, quali parteciperebbero, i settori che rappresentano, se porteranno cartelli e il loro contenuto, così come il giorno e l’ora della durata, e inoltre specificare nel dettaglio le strade dove hanno intenzione di passare.

Il governo della città ha la potestà di cambiare il luogo, i percorsi da utilizzare, il giorno e persino l’ora, se ritiene che la stessa possa disturbare le attività della città o disturbare i vicini.

Guillermo farinas policia USAUn altro requisito richiesto dalle autorità governative USA, è che i manifestanti devono possedere una polizza assicurativa contro eventuali danni causati alla proprietà di altri, e se per caso vi è un danno all’ ornamento pubblico, allora i protestatari incorreranno nel pagamento per l’importo totale dei danni provocati.

Per quanto riguarda la polizia incaricata di sorvegliare l’area, se il capo di quel corpo ritiene che ha bisogno di più personale per mantenere l’ordine, lo stipendio di questi dovranno assumerlo i manifestanti stessi.

Se Berta e la sua banda dovessero fare lo stesso a Cuba, senza ombra di dubbio che le cose sarebbero diverse, poiché i soldi ricevuti per le sue provocazioni non andrebbero nella sua borsa, come fino ad ora, cosa che smetterebbe di essere tanto redditizia, perché come ha sottolineato Jose Martí: “… l’apparire si compra, quasi sempre, al prezzo del decoro”.

Lo que no saben las Damas de Blanco

Por Arthur González.

Las denominadas “Damas” de Blanco, esas que, orientadas y financiadas desde Estados Unidos para sus provocaciones contra el gobierno cubano, se manifiestan todos los domingos en una zona residencial de La Habana, desconocen los trámites que tendrían que ejecutar en ciudades estadounidenses si tuvieran interés en hacer un espectáculo similar contra el gobierno.

Mientras en Cuba no requieren de ninguna autorización para sus marchas y escándalos públicos, en Estados Unidos, la inculta y grosera Berta Soler, como representante de esa agrupación no registrada oficialmente, tendría que correr todas las alcaldías de Estados Unidos para lograr que le aprobaran sus actos, porque en el país de la “libertad” todo está estrictamente controlado por el Estado.

Un ejemplo evidente es lo que regulan las autoridades neoyorquinas para aprobar una manifestación como las que ejecuta Berta y sus asalariadas.

El primer paso que tendría que dar la inculta y grosera es presentar un documento impreso, donde haga constar la solicitud del permiso a las autoridades, el cual consta de nada menos que de cuatro páginas y con tres copias, siempre legalizadas ante un notario público.

Dicho documento será presentado por lo menos con siete días hábiles de antelación a la fecha propuesta para la manifestación, explicando es detalles lo que se pretende ejecutar, sus causas, quienes participarían, los sectores que representan, si portarán carteles y su contenido, así como el día y las horas que duraría, además de especificar en detalles las calles por donde prevén pasar.

El gobierno de la ciudad tiene la potestad de cambiar el lugar, las vías a utilizar, el día y hasta la hora, si considera que la misma puede interrumpir las actividades de la localidad o molestar a los vecinos.

Otro requisito que exigen las autoridades gubernamentales de Estados Unidos, es que los manifestantes deben poseer una póliza de seguro ante cualquier daño que causen a la propiedad ajena y si por casualidad hay daños al ornato público, entonces los protestantes correrán con el pago por el monto total de los perjuicios causados.

En cuanto a la policía encargada de custodiar la zona, si el jefe de ese órgano considera que necesita más personal para mantener el orden, el salario de estos deberán asumirlo los propios manifestantes.

Si Berta y su pandilla tuvieran que hacer lo mismo en Cuba, sin dudas que otro gallo cantaría, pues el dinero que recibe para sus provocaciones no iría a parar a su bolso como hasta ahora, algo que dejaría de serle tan rentable porque como apuntara José Martí: “…la bambolla se compra casi siempre a precio del decoro”.

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