Gli USA preparano i cubani per la transizione

Arthur Gonzalez https://heraldocubano.wordpress.com

obama cavallo di troiaSenza rinunciare ai loro obiettivi di smantellare il socialismo cubano, il governo USA continua a spendere centinaia di migliaia di dollari nel programma per preparare la cosiddetta società civile, per ottene la sua desiderata transizione dal di dentro; riprendendo la sua esperienza in Europa orientale.

Per portare a termine questo schema, disegnato dai suoi specialisti in sovversione politica, alcuni giorni fa è iniziato un corso di formazione in un programma estivo, presso la Florida International University di Miami, FIU; ciò che costituisce una totale ingerenza negli affari interni cubani.

Secondo tale Università si tratta di “un programma progettato con il proposito di rafforzare l’iniziativa privata a Cuba attraverso corsi di formazione imprenditoriali e consulenza professionale, che inoltre comprendono corsi intensivi di lingua inglese”

Detto evento ha una durata di due settimane di addestramento, presso quel centro di istruzione superiore ed impartito in spagnolo da istruttori affiliati alla Facoltà di Economia.

Affermano che “inoltre, gli studenti potranno conoscere e condividere, con imprenditori di Miami, con l’obiettivo di scambiare esperienze e arricchire i loro contatti professionali”.

Ogni anno si selezioneranno 20 candidati per tali corsi, ma per essere accettati i candidati devono possedere una licenza come lavoratore autonomo da più di un anno; avere un’età compresa tra i 18 ed i 40 anni; ottenuto il livello pre-universitario e come prerequisito indispensabile, impegnarsi a ritornare a Cuba una volta completato il corso.

Questo non è l’unico corso di preparazione progettato per il lavaggio del cervello dei giovani cubani. Dal 2009 hanno creato borse di studio per la preparazione di leader di comunità, per cui l’allora Sezione di Interessi degli USA all’Avana, lanciò un appello, e parallelamente iniziarono un corso di formazione all’interno dei locali della missione diplomatica, in palese violazione degli accordi che diedero origine alle Sezioni d’Interessi e della Convenzione di Vienna del 1961, che regola le relazioni diplomatiche e consolari.

Questo progetto continua ed in aprile 2015 l’organizzazione World Learning Inc. con sede a Washington, ha aperto la convocazione di un nuovo “Programma di Leadership Estivo” per giovani cubani tra i 16 ed i 18 anni, per quattro settimane negli USA.

A questo intenso lavoro di formazione di una mentalità anti socialista si somma quello, che da diversi anni, si realizza in luoghi religiosi nell’ambito del programma “Cubaemprende” per giovani che scelgono il lavoro non statale, potenziato dallo stesso governo cubano; ciò che viene sfruttato a fini eversivi da parte dagli USA.

“Cubaemprende” ha il sostegno dell’Università di Loyola e La Salle, per cui si recano a Cuba insegnanti stranieri che cercano di rafforzare nella popolazione cubana i concetti del capitalismo.

capitalism-v-islamIn diverse province cubane, sotto gli auspici della Chiesa Cattolica, si sono creati i Centri di Loyola in cui si offre formazione per i nuovi lavoratori non statali, e in quello de l’Avana, che si trova nella chiesa Sangrado Corazon o la chiesa della Reina, posero a capo di detta preparazione la giovane Maria de Lourdes Marino Fernández, che “casualmente” è la gerente interna, sull’isola, del progetto anti-cubano “Cuba decide”, diretto da Miami, da Rosa María Payá Acevedo, dell’esiguo gruppuscolo controrivoluzionario Movimento Cristiano di Liberazione.

unpacuTutto è progettato per bombardare la gioventù cubana e prova di ciò fu il seminario che, recentemente, impartì il gruppo controrivoluzionario Unione Patriottica di Cuba (UNPACU), a Santiago de Cuba, per insegnare come utilizzare il social network Twitter, secondo loro “per rompere il censura ed il monopolio informativo all’interno dell’isola”.

Questo corsetto è parte del progetto “Cuba Tweets Joven”, promosso dalla piattaforma di trasmissione delle conoscenze “Aule Aperte”, coordinato dall’Istituto Politico per la Libertà del Perù.

Il presidente Barack Obama è stato preciso nelle sue dichiarazioni del 17/12/2014, quando disse: “Metteremo fine a una messa a fuoco antiquata che per decenni non ha promosso i nostri interessi“. “Non mi aspetto che  i cambi che sto annunciando oggi portino con loro una trasformazione della società cubana dalla sera alla mattina.

Sono anche convinto che attraverso una politica di compromesso possiamo, in un modo più efficace, difendere  i nostri valori e aiutare il popolo cubano a far sì che si aiuti da solo… “

Per materializzarlo vanno introducendo il germe del capitalismo nelle menti delle generazioni più giovani e mantengono intatto il blocco economico, come parte della strategia per evitare la soddisfazione delle necessità del popolo da parte del governo ed incolpare questo di non farlo al fine di aumentare il risentimento causato dalle penurie che si protraggono nel tempo.

Di fronte a questa nuova strategia i cubani si mantengono uniti e non dimenticano un solo passaggio della loro storia, incluso l’esecrabile Emendamento Platt, poiché, come disse José Martí: “E’ l’ora della conta e della marcia uniti, e dobbiamo muoverci a ranghi compatti come l’argento nelle radici delle Ande, perché non passi il gigante delle sette leghe.

Estados Unidos prepara a los cubanos para la transición

Por Arthur González.

Sin ceder en sus objetivos de desmotar el socialismo cubano, el Gobierno estadounidense continúa gastando cientos de miles de dólares en su programa de preparar a la llamada sociedad civil, para lograr su deseada transición desde adentro, retomando su experiencia en Europa del Este.

Para llevar a cabo ese esquema diseñado por sus especialistas en subversión política, desde hace varios días iniciaron un curso de formación en un programa de verano en la Universidad Internacional de la Florida en Miami, FIU, lo que constituye una total injerencia en los asuntos internos cubanos.

Según esa Universidad se trata de: “un programa diseñado con el propósito de fortalecer la iniciativa privada en Cuba a través de cursos de capacitación empresarial y asesoramiento profesional, que incluyen además cursos intensivos de idioma inglés”

Dicho evento tiene una duración de semanas de adiestramiento en ese centro de altos estudios e impartido en español por instructores afiliados con la Facultad de Negocios.

Afirman que: “adicionalmente, los estudiantes podrán conocer y compartir con empresarios de Miami con el objetivo de intercambiar experiencias y enriquecer sus contactos profesionales”.

Cada año se seleccionarán 20 candidatos para dichos cursos, pero para ser aceptados los aspirantes deben poseer licencia de cuentapropista por más de un año; tener entre 18 y 40 años de edad; vencido el nivel preuniversitario y como requisito indispensable, comprometerse a regresar a Cuba una vez que terminen.

Este no es el único curso de preparación diseñado para el lavado de cerebro de los jóvenes cubanos. Desde el 2009 crearon becas de preparación para líderes comunitarios, para lo cual la entonces Sección de Intereses de Estados Unidos en La Habana, lanzó una convocatoria, y paralelamente iniciaron un adiestramiento dentro de los locales de la misión diplomática, en franca violación de los acuerdos que dieron origen a las Secciones de Intereses y de la Convención de Viena de 1961, que regula las relaciones diplomáticas y consulares.

Este proyecto continúa y en abril del año 2015 la organización World Learning Inc. con sede en Washington, abrió la convocatoria de un nuevo “Programa de Liderazgo de Verano”, para jóvenes cubanos de 16 a 18 años, durante cuatro semanas en Estados Unidos.

A este intensivo trabajo de formación de una mentalidad anti socialista se le suma el que desde hace varios años se lleva a cabo en recintos religiosos, bajo el programa “Cubaemprende”, para jóvenes que se deciden por el trabajo no estatal, potenciado por el propio gobierno cubano, lo que es aprovechado con fines subversivos por Estados Unidos.

“Cubaemprende” cuenta con el apoyo de las Universidades de Loyola y la Salle, para lo cual viajan a Cuba profesores extranjeros que intentan empoderar a la población cubana en conceptos del capitalismo.

En varias provincias cubanas, bajo el auspicio de la Iglesia Católica, se han creado los Centros Loyola, donde se ofrece adiestramiento para los nuevos trabajadores no estatales, y en el de La Habana, ubicado en la iglesia Sangrado Corazón o iglesia de Reina, ubicaron al frente de dicha preparación a la joven María de Lourdes Mariño Fernández, quien “casualmente” es la gestora interna en la isla del proyecto anticubano “ ”, dirigido desde Miami por Rosa María Payá Acevedo, del exiguo grupúsculo contrarrevolucionario Movimiento Cristiano de Liberación.

Todo está diseñado para bombardear a la juventud cubana y prueba de ello fue el taller que recientemente impartió el grupo contrarrevolucionario Unión Patriótica de Cuba, (UNPACU) en Santiago de Cuba, para enseñar cómo usar la red social Twitter, según ellos “para romper la censura y el monopolio informativo dentro de la isla”.

Ese cursillo forma parte del proyecto “Cuba Tweets Joven”, auspiciado por la plataforma de transmisión de conocimientos” Aulas Abiertas”, coordinado por el Instituto Político para la Libertad de Perú.

El presidente Barack Obama ha sido preciso en sus declaraciones desde el 17.12.2014, cuando aseguró: “Podremos fin a un enfoque anticuado que durante décadas no ha podido promover nuestros intereses”. “No espero que los cambios que estoy anunciando traigan consigo una transformación de la sociedad cubana de la noche a la mañana, pero estoy convencido que, a través de una política de compromiso, podremos de una manera eficaz, defender nuestros valores y ayudar al pueblo cubano a que se ayude así mismo…”

Para materializarlo van introduciendo el germen del capitalismo en la mente de las generaciones más jóvenes y mantienen intacto el Bloqueo Económico, como parte de la estrategia de evitar la satisfacción de las necesidades del pueblo por parte del Gobierno y culpar entonces a este de no hacerlo, con el fin de incrementar el resentimiento debido a las penurias sostenidas en el tiempo.

Ante esta nueva estrategia los cubanos se mantienen unidos y sin olvidar un solo pasaje de la historia, incluida la execrable Enmienda Platt, pues como dijera José Martí: “Es la hora del recuento y la marcha unida, y hemos de andar en cuadro apretado como la plata en las raíces de los Andes, para que no pase el gigante de las siete leguas”.

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