Cuba: politica estera aperta al mondo

Randy Alonso Falcón*

atlas-62742_640-300x300Nonostante i tentativi statunitensi di isolarci per decenni, Cuba è uno dei paesi del mondo che accoglie più sedi diplomatiche straniere. Il prestigio internazionale della nazione, specialmente nel Sud Politico, è stato coltivato con la perseveranza, l’intelligenza e la creatività di Fidel in politica estera.


Dopo l’inizio del processo di ripresa delle relazioni con gli Stati Uniti e la nuova fase di dialogo con l’Unione Europea, più ampi scenari si aprono per Cuba nelle sue relazioni internazionali. La sfida consiste nell’approfittare delle nuove opportunità senza tradire principi né abbandonare amici e alleati.

Gli ultimi giorni ci hanno mostrato un’intensa attività internazionale delle autorità cubane per consolidare strade e aprire nuove rotte.

Il Primo Vicepresidente Miguel Díaz-Canel è stato ricevuto dalle più alte autorità di Bielorussia e Russia, in un giro che include anche il Giappone; il Vicepresidente Marino Murillo ha visitato Singapore per vari giorni con ampi scambi sul piano politico ed economico, compresa un’udienza con il Primo Ministro di quel paese; il Cancelliere Bruno Rodríguez è stato in Venezuela per ratificare gli stretti legami bilaterali e ha incontrato il Presidente Nicolás Maduro; a Caracas poi è andato anche il Ministro dell’Energia e Miniere, Alfredo López, per prender parte alla Riunione Ministeriale di PetroCaribe; il Ministro del Commercio Estero, Rodrigo Malmierca, ha visitato il Messico per il 36° Periodo di Sessioni della CEPAL e al margine dell’incontro ha avuto una riunione con il Cancelliere e con il Ministro dell’Economia messicano; e il Primo Vicecancelliere Marcelino Medina ha sostenuto in Sudafrica proficui incontri durante una visita di lavoro nella nazione africana.

Intanto, in questo lasso di tempo, sono passati per La Habana: il Presidente della Bolivia Evo Morales, il Presidente della Giunta della Galizia, il Vice Primo Ministro del Belgio e altre importanti personalità. Questo lunedì comincia qui la Riunione Imprenditoriale Cuba-USA e dal 2 giugno si terrà il Vertice dell’Associazione degli Stati dei Caraibi, alla quale parteciperanno vari Capi di Stato e di Governo della regione e dell’Europa.

Cuba ha abbastanza da offrire al mondo e può ricevere molto da lui. Quello che sta succedendo in questi giorni è in linea con gli orientamenti di politica estera approvati dal recente Congresso del Partito, a partire dalla sua Relazione Centrale:

– “Continueremo a dare priorità allo sviluppo multiforme delle relazioni con tutti gli amici e soci che ci hanno accompagnati durante questi anni…”

– “Allo stesso tempo (…) sviluppare relazioni con tutte le forze e i movimenti politici legittimi indipendentemente dal loro segno ideologico”.

– “…non dipendere mai più da un mercato né da un prodotto e sviluppare relazioni commerciali e di cooperazione reciprocamente vantaggiose con tutti i paesi, configurando un adeguato equilibrio in questo campo”

Ampiezza, diversità, fedeltà, principi, sono le bussole che muovono oggi la politica estera cubana, in linea con la sua storia rivoluzionaria e adeguata con intelligenza ai nuovi tempi.

P.S. Ho visto con piacere in questi stessi giorni che la nostra diplomazia si è messa al passo con i tempi della Società dell’Informazione. Uno dopo l’altro i Viceministri delle Relazioni Estere, i Direttori Generali e altri alti funzionari della nostra Cancelleria hanno aperto i loro account in Twitter. Prima lo avevano fatto, e anche in Facebook, una buona parte dei nostri ambasciatori e ambasciate.

*Giornalista cubano,Direttore del portale web Cubadebate e del programma della Televisione Cubana “Mesa Redonda”.

Traduzione: Redazione di El Moncada
http://www.cubadebate.cu

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.