Parlamento Europeo ed appoggio al “dissidente” Farinas

Arthur Gonzalez https://heraldocubano.wordpress.com

contra-farinas-ueE’ ben noto che, su istruzioni di Washington, diversi parlamentari europei hanno fatto abbastanza propaganda contro la Rivoluzione cubana e anche consegnano premi a certi personaggi creati, addestrati e finanziati dagli USA.

E’ tale l’odio e la frustrazione che sentono contro Cuba che insistono nella formazione di campagne stampa affinché gli ingenui del mondo credano alle loro falsità; manovra che non per essere obsoleta abbia perso vigenza.

Anni fa uno degli strateghi USA, della cosiddetta “Guerra Fredda”, dichiarò: “Il modo per ottenere un efficiente lavoro di propaganda, è che sembri che non ci sia alcun lavoro di propaganda”.

Così Quindi si mantengono le crociate anti-cubane nelle quali personaggi disprezzabili, come Guillermo Fariña, sono elevati al rango di “vittime del regime”.

posadaassIn questo senso il Parlamento Europeo (PE) lo ricompensò con il premio Andrej Sacharov, al fine di rendere credibili le sue attività controrivoluzionarie al servizio degli USA, ignorando i suoi stretti rapporti con i noti terroristi ed assassini come Luis Posada Carriles, autore dell’esplosione in volo di un aereo cubano in cui morirono 76 innocenti.

Posada Carriles è anche l’autore delle bombe che furono collocate in diversi alberghi a L’Avana e che causarono diversi feriti e la morte di un turista italiano (Fabio di Celmo), situazione che il PE non condannò.

Nel 1977, in un articolo scritto da Carl Bernstein, per la rivista Rolling Stone, si dettagliò l’influenza della CIA nei media, ciò che era già stato declassificato nella cosiddetta Operazione Mockingbird, nella quale la CIA reclutò centinaia di giornalisti per eseguire le sue campagne mediatiche. Di questo e molto di più relazionò l’ex agente della CIA, Philip Agee, che lasciò i ranghi dell’Agenzia disgustato da tante atrocità.

Qualche giorno fa Martin Schulz, presidente del PE ha fatto dichiarazioni, divulgate dalla stampa, chiedendo a Fariñas di abbandonare il suo nuovo sciopero della “fame e sete” che svolge da 50 giorni: qualcosa di incredibile da credere per qualsiasi professionista del campo medico.

Farinas ha una lunga storia in questo tipo di spettacolo mediatico, diretto da Miami, al fine di rafforzare l’opinione, creata da loro, della “violazione” dei diritti umani, in particolare in date vicine alla discussione della questione negli organismi internazionali.

Negli ultimi venti anni ha realizzato un totale di 25 scioperi della fame, il penultimo sei anni fa per rivendicare che installassero Internet a casa sua ed il rilascio di un gruppo di “oppositori”, rimanendo 135 giorni ricoverato in ospedale con idratazione e nutrizione parenterale, tutto in forma gratuita.

Attualmente lo svolge nella propria casa, qualcosa di simile a ciò che fece la controrivoluzionaria Martha Beatriz Roque Cabello, che affermava di essere tra la vita e la morte, aggravata dalla sua condizione diabetica. Il finale fu messo all’attenzione dell’opinione pubblica dalla tv cubana, mostrando in filmati come un vicino le acquistava cibo su richiesta, somministrandoglielo clandestinamente attraverso una finestra.

In quell’occasione diplomatici USA la visitarono, come fanno ora con Fariñas, rendendosi ridicoli al verificare le bugie della loro salariata.

Queste azioni hanno lo scopo di screditare la Rivoluzione che gli USA non hanno potuto rovesciare, nonostante sottoponendola ad una guerra economica, commerciale e finanziaria da quasi 60 anni, per liquidare per fame e malattie il suo popolo, per cui il PE dovrebbe creare un premio speciale alla resistenza, per supportare migliaia di atti terroristici, centinaia di piani di assassinio dei suoi dirigenti, invasioni mercenarie, programmi di destabilizzazione e l’introduzione di virus che hanno causato molti morti.

Paradossalmente, il PE non assume la stessa posizione contro paesi limitrofi che non assistono milione di profughi in fuga dalle guerre provocate dagli USA né premia umili africani che lottano contro la fame a cui sono sottomessi come risultati del colonialismo della stessa Europa.

Il PE dovrebbe preoccuparsi per quello che soffrono milioni di spagnoli, a causa della crisi economica e non proprio per tenere un’economia socialista, accusare il Partito Popolare per la cosiddetta Legge Bavaglio che limita la libertà di espressione degli spagnoli e contro la Legge degli sfratti per il mancato pagamento dell’ipoteca, ciò che viola le norme dell’Unione Europea.

Gli antecedenti di Fariñas dovrebbero contenere gli europei per non far più ridicolo e ricordare le sue precedenti accuse che volevano assassinarlo; le sue controversie con le cosiddette “Dame” in Bianco e altri “dissidenti”, cciò che era raccolto in una lettera del Dipartimento per l’Immigrazione e Naturalizzazione della Florida, dove informarono che “su suggerimenti di Guillermo Fariñas, erano negati i visti migratori a tempo indefinito e senza impegno formale futuro, di un gruppo di dissidenti cubani”.

Altre delle accusate da Fariñas, pochi mesi fa, è stata Rosa María Payá Acevedo, secondo lui per la falsificazione delle 10 mila firme raccolte e consegnate all’Assemblea Nazionale del Potere Popolare di Cuba.

Giorni prima di dichiararsi in sciopero della fame, l’anche “oppositore” Jose Daniel Ferrer, della cosiddetta Unione Patriottica di Cuba, accusò Fariñas, da Miami, per la sua mancanza di azioni provocatorie nelle strade cubane, ritirandogli il suo sostegno. Stessa posizione assunse la Fondazione Nazionale Cubano Americana.

Davanti alla possibilità di perdere più credibilità ed il denaro che mensilmente riceve, Fariñas ha preso la decisione di tornare allo show che più sa eseguire: lo “sciopero della fame”.

Tuttavia, vari “dissidenti” come Eliecer Avila criticano questa posizione e questo pubblicò una lettera nelle reti sociali in cui si afferma tra l’altro: “Io non formerò parte del club di coloro che spingono, accettano, o promuovono un atto così orrendo che più che apportare un qualche guadagno politico, macchierebbe eternamente non solo la nostra storia, ma le nostre coscienze”.

Fariñas se lo compri chi non lo conosce.

Aspettiamo la fine di questa nuova manovra e quello che diranno i parlamentari europei, che mostrano aver così poca memoria, poiché, come disse José Martí: “… Neppure il teatro deve avere nulla di teatrale”.

El Parlamento Europeo y su apoyo al “disidente” cubano Guillermo Fariñas

Por Arthur González

Bien se conoce que, siguiendo instrucciones de Washington, varios parlamentarios europeos han hecho bastante propaganda contra la Revolución cubana e incluso otorgan premios a ciertos personajes creados, entrenados y financiados por Estados Unidos.

Es tal el odio y frustración que sienten contra Cuba que insisten en conformar campañas de prensa, para que los ingenuos del mundo se crean sus falacias, maniobra que no por añeja haya perdido vigencia.

Años atrás uno de los estrategas estadounidenses de la llamada “Guerra Fría” declaró: “La manera de lograr una eficiente labor de propaganda, es que parezca que no hay labor de propaganda alguna”.

Así se mantienen las cruzadas anticubanas en las que personajes despreciables como Guillermo Fariña, son elevados a la categoría de “víctimas del régimen”.

En ese sentido el Parlamento Europeo lo recompensó con el premio Andrei Sajarov, con el propósito de hacer creíble sus acciones contrarrevolucionarias al servicio de Estados Unidos, pasando por alto sus estrechas relaciones con terroristas y asesinos connotados como Luis Posada Carriles, autor de la voladura de un avión civil cubano en pleno vuelo donde murieron 76 inocentes.

Posada Carriles también es autor de las bombas que fueron colocadas en varios hoteles de la Habana y que causaron varios heridos y la muerte de un turista italiano, situación que el Parlamento Europeo no condenó.

En 1977, en un artículo escrito por Carl Bernstein, para la revista Rolling Stone, detalló la influencia de la CIA en los medios de comunicación, algo que ya había sido desclasificado en la llamada Operación Mockinbird, en la cual la CIA reclutó a cientos de periodistas para ejecutar sus campañas mediáticas. De esto y mucho más relató el ex oficial CIA Philip Agee, quien abandonó las filas de la Agencia asqueado de tantas atrocidades.

Hace pocos días Martin Schultz, presidente del Parlamento Europeo hizo declaraciones divulgadas por la prensa, solicitándole a Fariñas que abandone su nueva huelga de “hambre y sed”, que lleva a cabo desde hace 50 días, algo que increíble de creer para cualquier profesional del campo médico.

Fariñas tiene una amplia historia en este tipo de show mediático orientado desde Miami, con la finalidad de reforzar la opinión creada por ellos de la “violación” de los derechos humanos, especialmente en fechas cercanas a la discusión del tema en los organismos internacionales.

En los últimos veinte años ha realizado un total de 25 huelgas de hambre, la penúltima hace seis años para reclamar le instalaran internet en su casa y la liberación de un grupo de “opositores”, permaneciendo 135 días hospitalizado con hidratación y nutrición parenteral, todo de forma gratuita.

Actualmente la lleva a cabo en su vivienda, algo parecido a la que hizo la contrarrevolucionaria Martha Beatriz Roque Cabello, en la cual aseguraba estar entre la vida y la muerte, agravado por su condición de diabética. El final fue puesto a conocimiento de la opinión pública por la TV cubana, demostrando en filmaciones como un vecino le compraba comida por encargo, suministrándosela clandestinamente a través de una ventana.

En aquella ocasión diplomáticos estadounidense la visitaron, como hacen ahora con Fariñas, haciendo el ridículo al comprobar las mentiras de su asalariada.

Esas acciones se diseñan para desprestigiar a la Revolución que Estados Unidos no ha podido derrocar, a pesar de someterla a una guerra económica, comercial y financiera desde hace casi 60 años, para liquidar por hambre y enfermedades a su pueblo, para el cual el Parlamento Europeo debería crear un premio especial a la resistencia, al soportar miles de actos terroristas, cientos de planes de asesinato a sus dirigentes, invasiones mercenarias, programas de desestabilización y la introducción de virus que han causado muchas muertes.

Paradójicamente, el Parlamento Europeo no asume la misma posición contra países de su entorno que no asisten a millones de refugiados que huyen de las guerras provocadas por Estados Unidos, ni premia a humildes africanos que luchan contra el hambre a que son sometidos como resultado del coloniaje de la propia Europa.

El Parlamento Europeo debería preocuparse más por lo que sufren millones de españoles, debido a la crisis económica y no precisamente por tener una economía socialista, acusar al Partido Popular por la llamada Ley Mordaza que coarta la libertad de expresión de los españoles y contra la Ley de desahucios por el impago de hipotecas, la que vulnera las normas de la Unión Europea.

Los antecedentes de Fariñas deberían contener a los europeos para no hacer más ridículos y recordar sus anteriores acusaciones de que querían asesinarlo; sus disputas con las llamadas “Damas” de Blanco y otros “disidentes”, lo que quedó recogido en una carta del Departamento de Inmigración y Naturalización de la Florida, donde informaron que “a sugerencias de Guillermo Fariñas, quedaban denegadas las visas migratorias por tiempo indefinido y sin compromiso formal futuro, de un grupo de disidentes cubanos”.

Otras de las acusadas por Fariñas hace pocos meses, fue Rosa María Payá Acevedo, según él por falsificar las 10 mil firmas recogidas y entregadas a la Asamblea Nacional del Poder Popular de Cuba, son falsas”.

Días antes de declararse en huelga de hambre, el también “opositor” José Daniel Ferrer, de la llamada Unión Patriótica de Cuba, acusó a Fariñas desde Miami por su falta de acciones provocativas en las calles cubanas, retirándole su apoyo. Igual posición asumió la Fundación Nacional Cubano Americana.

Ante la posibilidad de perder más credibilidad y el dinero que mensualmente recibe, Fariñas tomó la decisión de volver al show que más sabe ejecutar, la “huelga de hambre”.

No obstante, varios “disidentes” como Eliecer Ávila critican esa posición y este publicó una carta en las redes sociales en las que afirma entre otras cuestiones: “Yo no formaré parte del club de los que empujan, aceptan, o promueven un acto tan horrendo que más que aportar alguna ganancia política, mancharía eternamente no solo nuestra historia, sino nuestras conciencias”.

A Fariñas que lo compre quienes no lo conozcan.

Esperemos el final de esta nueva maniobra y lo que dirán los parlamentarios europeos, esos que muestran tener tan poca memoria, pues como dijo José Martí: “…Ni en el teatro debe haber nada teatral”.

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