Dichiarazione 16mo Vertice Mercosur: ‘Articolando lotte coltivando resistenze’

di Milena Fiore | da donneinrosso.wordpress.com

mercosurDal 26 al 28 luglio, a Caracas, si è svolto il 16° Vertice Sociale del Mercosur, al quale ha partecipato anche la Federazione Democratica Internazionale delle Donne (FDIM). Pubblichiamo di seguito la traduzione e il testo originale della Dichiarazione Finale del Vertice Sociale – che contiene anche una forte presa di posizione a sostegno del popolo palestinese – approvata dalla FDIM e consegnata ai presidenti del Mercosur nella riunione del Vertice dei Presidenti del Mercosur.

Le e i partecipanti al 16° Vertice Sociale del Mercosur, i portavoce delle organizzazioni e dei movimenti sociali degli Stati membri e associati; noi che stimoliamo le nostre società affinché superino il capitalismo attraverso politiche anti-imperialiste e anti-patriarcali, ci riconosciamo nella diversità e nella nostra identità culturale, propugniamo il rafforzamento della nostra autonomia, e in modo particolare salutiamo la presenza delle Presidenti e dei Presidenti del Sudamerica che guidano i nostri paesi con una visione progressista e col senso della partecipazione attiva dei cittadini, dei settori popolari e dei popoli, ai quali esprimiamo il nostro profondo rispetto e sostegno.

Noi riaffermiamo il nostro impegno per il processo di democratizzazione delle nostre società, con lo sviluppo di una democrazia partecipativa e protagonista, che ci diriga verso una profonda riforma dello Stato che conosciamo, per trasformarlo in uno Stato sociale democratico dei diritti e della giustizia, che si proietti dalla base della comunità, e quindi si trasformi in una nuova realtà socioeconomica, sociopolitica e socioculturale.

Noi proponiamo che il Mercosur riscatti, approfondisca e dia un nuovo impulso alla nostra visione, come un meraviglioso spazio di unità e diversità, reso visibile nelle nostre radici e nei nostri progetti di nazioni dei popoli emancipati, solidali e liberi.

In questo momento di crisi globale e del cambiamento di epoca, denunciamo il ridisegno geopolitico globale tracciato dall’imperialismo e dalle multinazionali per mantenere l’egemonia del capitalismo.

Questo ridisegno che opera a livello globale in America latina, si traduce in azioni concrete contro i nostri popoli e i nostri governi, tra cui: l’offensiva scatenata contro il legittimo governo del presidente Nicolas Maduro, l’insurrezione della polizia contro il Presidente Rafael Correa, il tentativo di reazione separatista scatenata contro il gdi Evo Morales, la destabilizzazione promossa dall’oligarchia e dalle corporation mediatiche contro la Presidente Cristina Fernandez de Kirchner, il riuscito colpo di Stato perpetrato contro il popolo del Paraguay e la conseguente partenza del Presidente Fernando Lugo nel 2012.

Indubbiamente, queste azioni fasciste sono state orchestrate dall’impero yankee, con l’aiuto dei suoi lacchè dell’America Latina.

Ripudiamo la politica criminale e genocida e le azioni guerrafondaie del governo israeliano contro il popolo palestinese, che stanno assassinando crudelmente la popolazione civile, donne e bambini inclusi. Per questo, pretendiamo che lo Stato sionista di Israele sospenda i bombardamenti, l’occupazione e il blocco del territorio palestinese. Inoltre, chiediamo ai governi del Mercosur di adottare un provvedimento per l’immediata sospensione dell’Accordo di libero commercio con lo Stato di Israele.

Esigiamo l’immediata sospensione dei negoziati sull’accordo di libero scambio TLC UE/MERCOSUR, dal momento che esso significa l’inizio della fine del MERCOSUR autonomo e sovrano.

Come manifestazione inequivocabile della nostra solidarietà con il governo e il popolo venezuelano, respingiamo la manovra subdola dell’imperialismo volta a organizzare il rapimento del generale Hugo Carvajal in Aruba, violando la Convenzione di Vienna e le disposizioni internazionali.

Esprimiamo il nostro appoggio al governo e al popolo argentino nei negoziati in corso di fronte all’estorsione dei Fondi Buitres (“Avvoltoi”) e consideriamo che i fallimenti della giustizia degli Stati Uniti minaccino la sovranità e di conseguenza tutti i Paesi membri e associati del Mercosur, usando il debito come mezzo per assoggettare le nazioni sudamericane.

Riaffermiamo la legittima sovranità argentina sulle isole Malvinas, Georgia del Sud, Sandwich del Sud e lo spazio marittimo e le aree insulari corrispondenti. Inoltre, esigiamo la smilitarizzazione e la denuclearizzazione della regione.

Pretendiamo il rispetto della sovranità del popolo haitiano e delle sue legittime autorità. Chiediamo agli Stati membri e associati del Mercosur di implementare politiche pubbliche che creino benessere e sicurezza garantendo pienamente il loro diritto inalienabile all’autodeterminazione.

Denunciamo l’approvazione della Ley Alianza Pública Privada (APP) approvata nella Repubblica del Paraguay come strumento per la privatizzazione dei beni pubblici e solidarizziamo con le organizzazioni sociali e popolari che chiedono la sua abrogazione. Condanniamo la criminalizzazione delle lotte sociali, con gli assassini dei dirigenti, la violazione della libertà di associazione. Esigiamo l’immediato rilascio dei contadini vittime del massacro della tenuta agricola di Marina Cue (Curuguaty).

Dopo il rifiuto dei nostri paesi dell’ALCA, denunciamo la nuova offensiva dell’imperialismo, attraverso i Trattati di Libero Commercio – TLC che ripropongono l’iniziativa della Pacific Alliance (del giugno 2012) che mira solo a introdurre la filosofia e la strategia neoliberista.

Ribadiamo il nostro appoggio al processo di pace avviato nella Repubblica della Colombia ed esortiamo il governo colombiano e le FARC-EP, affinché insieme al popolo concludano il processo avviato per la pace e la giustizia a cui tutta la società colombiana aspira.

Esigiamo che la multinazionale Texaco-Chevron si assuma le proprie responsabilità di fronte al popolo dell’Amazzonia e al governo ecuadoriano, per i danni ambientali causati e riaffermiamo il suo dovere di indennizzare questo Stato.

Appoggiamo la giusta richiesta di uno sbocco sul mare a cui ha diritto il popolo dello Stato plurinazionale della Bolivia, un diritto sancito dall’ONU, e respingiamo le pretese dell’oligarchia anglo-cilena.

Salutiamo con favore l’avvio della Unidad de Apoyo a la Participación Social del Mercosur e riaffermiamo la necessità di un impegno dei singoli Stati nell’attuazione dei bilanci e nell’assegnazione delle risorse necessarie a svolgere la funzione di approfondire e articolare la partecipazione delle organizzazioni popolare.

Ribadiamo l’importanza dell’Istituto Sociale del Mercosur e dell’Istituto di politiche pubbliche dei diritti umani come strumenti per il rafforzamento e il buon funzionamento delle istituzioni del Mercosur.

Esigiamo dagli Stati membri e associati del Mercosur una indagine immediata, con risultati concreti, sulle sparizioni e gli assassinii dei dirigenti indigeni.

Esortiamo gli Stati membri e associati affinché promuovano, sensibilizzino, rendano consapevoli, attuino e garantiscano le leggi, e al tempo stesso propongano una legislazione sull’uguaglianza e la parità di genere, nonché il riconoscimento dei diritti delle persone LGBT;

garantiscano i diritti politici delle donne (candidature paritarie e con alternanza 50/50) e li garantiscano pienamente in tutti gli ambiti della vita, indipendentemente dal loro orientamento sessuale, identità e/o espressione di genere;

rivedano, valutino e trasformino i piani di studio negli Stati membri e associati del Mercosur, con l’obiettivo di promuovere l’educazione laica, umanistica, e con una prospettiva di genere che rendendo visibili tutti i gruppi emarginati o violati;

promuovano il femminismo come modello inclusivo della vita nel Mercosur.

Proponiamo di considerare negli Stati membri e associati del Mercosur un modello educativo universitario che permetta l’integrazione dei meccanismi ideologici, culturali e politici, sulla base dell’universalizzazione, della mobilitazione, della rilevanza locale e regionale nella costruzione della nuova cittadinanza, necessarie per la trasformazione della coscienza dei nostri popoli per mezzo di un’educazione umanistica, liberatrice, anti-patriarcale, antimperialista.

Esortiamo affinché gli Stati membri e associati del Mercosur responsabilizzino e controllino le imprese che hanno interessi nei territori con risorse naturali strategiche e che generano instabilità produttiva per gli abitanti e le popolazioni indigene, i quali sono costretti ad abbandonare i loro territori, generando una migrazione forzata da alcuni paesi del Cono del Sud.

Questi stessi capitali finanziari che controllano le assicurazioni, l’industria farmaceutica e biotecnologica, il cosiddetto apparato medico-industriale, rincarano il sistema sanitario, producendo processi inflazionistici nella regione, in modo che le persone perdono l’accesso al diritto fondamentale alla salute, per cui chiediamo agli Stati membri e associati del Mercosur di attuare strategie di produzione complementari, che includano il trasferimento di tecnologia per lo sviluppo di prodotti farmaceutici, forniture mediche e attrezzature, attraverso la creazione e/o il rafforzamento di imprese pubbliche nella regione, con una visione umanista e non commerciale, con particolare attenzione alla produzione di farmaci antiretrovirali.

Esortiamo gli Stati membri e associati del Mercosur a promuovere un sistema sanitario unico integrato, rafforzando la prevenzione e la promozione della salute e includendovi la medicina tradizionale.

Esortiamo gli Stati membri e associati del MERCOSUR ad adottare politiche pubbliche per rafforzare, promuovere e garantire la creazione di reti locali e regionali di lavoratori e lavoratrici della comunicazione per la sistemazione, lo scambio, la distribuzione e la diffusione di contenuti multimediali sulla base della realtà socio-culturale e la politica di ogni paese, avendo come punto di riferimento ALBA-TV, al fine di costruire una banca dati comune per tutto il Sud America.

Bisogna inoltre incentivare le politiche pubbliche orientate a usare software e tecnologie liberi e gratuiti, per costruire una piattaforma e infrastruttura con sovranità e indipendenza tecnologica, che permetta il controllo dei nostri sistemi informatici, tra le altre cose per evitare lo spionaggio e le intrusioni. Denunciamo che esiste un doppio discorso e un trattamento differenziato secondo gli interessi delle imprese transnazionali di Internet e dei Social Network, quando si fa l’apologia del crimine e si utilizzano queste tecnologie per destabilizzare i governi, come è stato evidente in Argentina, Brasile, Ecuador e Venezuela .

Occorre riconoscere l’uso di Internet come un diritto umano e un bene pubblico, garantendo la qualità dell’accesso e dei servizi di telecomunicazione che consentono di usare responsabilmente la rete, come mezzo di produzione nella nuova economia basata sulla conoscenza libera. Esortiamo gli Stati membri e associati del MERCOSUR ad ampliare il dibattito sulla gestione, l’uso e la gestione della rete locale e globale, cioè, il modello di governance di Internet.

Bisogna infine promuovere iniziative congiunte e piani regionali nell’uso delle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) con software liberi, standard aperti ed e-government, tra i paesi membri e associati del Mercosur, il che implica la formazione per lo sviluppo di applicazioni per le infrastrutture fondamentali dei nostri paesi ancora legate a software e tecnologie privati.

Esortiamo gli Stati membri e associare il Mercosur per promuovere lo sviluppo di un’economia sociale e solidale che consente di favorire un nuovo modello di sviluppo, basato su un interscambio equo, sulla lotta al cambiamento climatico, sulla tutela delle coltivazioni e la raccolta dell’acqua, sulle sementi autoctone facendo in modo che non siano rese transgeniche e creando le condizioni per la costruzione di reti di produttori liberi e associati.

Occorre infine promuovere a partire dagli Stati membri e associati il rafforzamento dell’uso di monete locali per lo scambio solidale, meccanismi di controllo dei prezzi al consumo e al produttore a livello regionale, la creazione di politiche pubbliche per la tutela dell’ambiente, la promozione di contratti di solidarietà con salari adeguati e programmi di costruzione delle case a partire dai movimenti sociali.

Proponiamo agli Stati membri e associati la creazione di un fondo Mercosur per lo sviluppo locale sostenibile, che consenta l’accesso alla produzione e l’approvvigionamento di cibo e di altri beni, con il protagonismo di movimenti, delle organizzazioni sociali e della piccola imprenditoria.

Bisogna consentire la partecipazione diretta dei movimenti sociali e delle MIPYMES (delle piccole e medie imprese) nel Consiglio di amministrazione del FOCEM (Fondo della Convergenza strutturale del Mercosur, ndt) del Banco del Sud che deve essere rivitalizzato.

Esprimiamo, a conclusione delle nostre giornate di lavoro, il nostro ringraziamento per l’ospitalità da parte delle autorità nazionali e di tutto il popolo venezuelano, che è partecipe e protagonista effettivo della profonda trasformazione sociale, economica, politica e culturale della Repubblica Bolivariana del Venezuela.

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DECLARACIÓN DE LA 16° CUMBRE SOCIAL DEL MERCADO COMÚN DEL SUR (MERCOSUR)

“ARTICULANDO LUCHAS, CULTIVANDO RESISTENCIAS”

CARACAS, 29 DE JULIO DE 2014

Las y los participantes de la Décima Sexta Cumbre Social del Mercosur, voceras y voceros de organizaciones y movimientos sociales de los Países Miembros y Asociados; quienes impulsamos sociedades que superen el capitalismo a través de políticas antiimperialistas y antipatriarcales, nos reconocemos en la diversidad y nuestra identidad cultural, propugnamos el fortalecimiento de nuestra autonomía, de manera especial saludamos la presencia de las Presidentas y Presidentes de Suramérica que conducen los destinos de nuestros países con visión progresista y sentido de participación protagónica de la ciudadanía, los sectores populares y de los pueblos, a quienes expresamos nuestro profundo respeto y apoyo.

Reafirmamos nuestro compromiso con el proceso de democratización de nuestras sociedades, con el desarrollo de una democracia participativa y protagónica, que nos dirige a una profunda reforma del Estado que conocemos, para reconvertirlo en un Estado Social Democrático de Derecho y de Justicia, que se proyecte desde las bases y las comunas, y así transmutar hacia una nueva realidad socio económica, socio política y socio cultural.

Pregonamos que el Mercosur rescate, profundice y le dé un nuevo vuelo a nuestra visión, como un espacio maravilloso de unidad y diversidad, visibilizado en nuestras raíces y nuestros Proyectos de Nación de Pueblos Emancipados, Solidarios y Libertarios.

En este tiempo de crisis global y de cambio de época, denunciamos el rediseño de la geopolítica a nivel mundial trazado por el imperialismo y las corporaciones transnacionales para mantener la hegemonía del capitalismo.

Este rediseño que opera a nivel mundial en Nuestramérica, se ha traducido en hechos concretos contra nuestros pueblos y nuestros gobiernos, como: la ofensiva guarimbera desatada contra el Gobierno legítimo del Presidente Nicolás Maduro, la insurrección policial contra el Presidente Rafael Correa, el intento de reacción separatista desatado contra el Gobierno de Evo Morales, la desestabilización articulada por la oligarquía terrateniente y las corporaciones mediáticas contra la Presidenta Cristina Fernández de Kirchner, haciéndose efectiva esta arremetida en el Golpe de Estado perpetrado contra el Pueblo Paraguayo y la salida del Presidente Fernando Lugo en el año 2012.

Sin duda, estas acciones fascistas han sido orquestadas por el imperio yankee con la colaboración de sus lacayos latinoamericanos.

Repudiamos la política criminal de carácter genocida y las acciones guerreristas del gobierno de Israel contra el pueblo Palestino, asesinando alevosamente a la población civil incluyendo, mujeres, niñas y niños. En este sentido, exigimos al estado sionista de Israel la suspensión de los bombardeos, la ocupación y bloqueo del territorio palestino. Además, hacemos un llamado a los gobiernos del Mercosur a adoptar la medida de suspensión inmediata del Tratado de Libre Comercio con el Estado de Israel.

Exigimos la suspensión inmediata de las negociaciones del TLC UE/MERCOSUR, pues significa el inicio del fin del MERCOSUR autónomo y soberano.

Como manifestación inequívoca de nuestra solidaridad con el gobierno y pueblo venezolano, manifestamos nuestro repudio a la artera maniobra del imperialismo disponiendo el secuestro del General Hugo Carvajal en Aruba, violentando la Convención de Viena y disposiciones internacionales.

Expresamos nuestro apoyo al gobierno y al pueblo argentino en las negociaciones que lleva adelante frente a la extorsión de los Fondos Buitres y consideramos que los fallos de la justicia de Estados Unidos amenazan su soberanía y por ende del conjunto de los Países Miembros y Asociados del Mercosur, usando la deuda externa como medio de subordinación de las naciones suramericanas.

Reafirmamos la legítima soberanía argentina sobre las Islas Malvinas, Georgias del Sur, Sandwich del Sur y los espacios marítimos e insulares correspondientes. Además, exigimos la desmilitarización y desnuclearización de la región.

Pedimos el respeto a la soberanía del pueblo haitiano y sus autoridades legítimas. Solicitamos a los Estados Miembros y Asociados del Mercosur implementar políticas públicas que generen bienestar y seguridad garantizando plenamente su derecho inalienable a su autodeterminación.

Denunciamos la aprobación de la Ley Alianza Pública Privada (APP) en la República del Paraguay como vía para la privatización de los activos públicos y nos solidarizamos con las organizaciones sociales y populares que exigen su derogación. Condenamos la criminalización de las luchas sociales, con asesinatos a dirigentes, la violación de la libertad sindical. Exigimos la libertad inmediata de los campesinos víctimas de la masacre de Marina – Cué – Curuguaty.

Luego del rechazo de nuestro países al ALCA, denunciamos la nueva ofensiva del imperialismo , a través de los Tratados de Libre Comercio – TLC retomando la iniciativa con la Alianza del Pacífico que solamente pretende introducir la filosofía y estrategia neoliberal.

Reiteramos nuestro apoyo al proceso de paz iniciado en la República de Colombia y exhortamos al gobierno colombiano y a la FARC- EP, a que junto al pueblo concluyan el proceso iniciado por la paz y la justicia que toda la sociedad colombiana aspira.

Exigimos a la transnacional Texaco – Chevron que asuma su responsabilidad ante el pueblo amazónico y el gobierno ecuatoriano, por los daños ecológicos ocasionados y reafirmamos su deber de indemnizar a este estado.

Apoyamos la justa demanda de salida al mar a la que tiene derecho el pueblo del Estado Plurinacional de Bolivia, derecho consagrado por la ONU y rechazamos las pretensiones de la oligarquía anglo chilena.

Saludamos la puesta en marcha de la Unidad de Apoyo a la Participación Social del Mercosur y reafirmamos la necesidad del cumplimiento de los estados en la ejecución de presupuestos y dotación de recursos necesarios para que cumplan con la función de profundizar y articular la participación de las organizaciones populares.

Reafirmamos la importancia del Instituto Social del Mercosur y del Instituto de Políticas Públicas de Derechos Humanos en el Mercosur como mecanismo de fortalecimiento y buen funcionamiento de la institucionalidad del Mercosur.

Exigimos a los Estados Miembros y Asociados del Mercosur la investigación expedita, con resultados concretos sobre las desapariciones y asesinatos de líderes indígenas.

Exhortamos a los Estados Miembros y Asociados del Mercosur a promover, sensibilizar, concientizar, aplicar y garantizar las leyes, así como proponer legislaciones en materia de igualdad y equidad de género, como también reconocer los derechos de las personas LGBTI.

Garantizar los derechos políticos de las mujeres (postulaciones paritarias y con alternancia 50/50) y garantizarlos integralmente en todos los espacios de vida, sin discriminación por orientación sexual, identidad y/o expresión de género.

Revisar, evaluar y transformar los planes de estudios en los Estados Miembros y Asociados del Mercosur, desde la perspectiva de promover la educación laica, humanista, con perspectiva de género visibilizando a todos los grupos vulnerados.

Impulsar el feminismo como modelo inclusivo de vida en el Mercosur.

Proponemos considerar en los Estados Miembros y Asociados del Mercosur, un modelo educativo universitario que permita la transversalizacion de los mecanismos ideológicos, culturales y políticos, fundamentados en la universalización, movilización, pertinencia local, regional y la construcción de la nueva ciudadanía, necesarios para la transformación de las conciencias de nuestros pueblos por la vía de una educación humanista, liberadora, antipatriarcal y antiimperialista.

Exhortamos a que los Estados Miembros y Asociados del Mercosur responsabilicen y controlen a las empresas que tienen intereses sobre los territorios con recursos naturales estratégicos y generan inestabilidad productiva para las y los habitantes y pueblos originarios que tienen que abandonar sus territorios generando una migración forzada hacia algunos países del Cono Sur.

Estos mismos capitales financieros que controlan seguros – industria farmacéutica – biotecnología, el llamado Complejo Médico industrial, encarecen al sistema de salud, produciendo procesos inflacionarios en la región, por lo que los pueblos pierden el acceso al derecho fundamental de la salud, por lo que solicitamos a los Estados Miembros y Asociados del Mercosur a que ejecuten estrategias de complementariedad productiva que incluyan la transferencia tecnológica para el desarrollo de industrias farmacéuticas, insumos y equipos médicos, a través de la creación y/o fortalecimiento de empresas públicas en la Región, con visión humanista y no mercantilista, con especial énfasis en la producción de medicamentos antiretrovirales.

Exhortamos a los Estados Miembros y Asociados del Mercosur a promover un sistema único integral de salud, fortaleciendo la prevención y promoción de la misma, incluyendo la medicina ancestral.

Exhortamos a los Estados Miembros y Asociados del MERCOSUR la adopción de políticas públicas para fortalecer, potenciar, afianzar la generación de redes locales y regionales de comunicadoras y comunicadores para la sistematización, intercambio, distribución y difusión de contenidos multiformato basados en la realidad socio-cultural y política de cada país, teniendo como referencia ALBA-TV que permita la constitución de un banco de contenidos suramericano.

Instamos a profundizar las políticas públicas orientadas a usar software libre y estándares abiertos (tecnologías libres), para construir una plataforma e infraestructura con soberanía e independencia tecnológica, que permita el control de su informática, que evite entre otras cosas el espionaje y la intrusión en los sistemas informáticos. Denunciamos que existe un doble discurso y un tratamiento diferencial según los intereses de las transnacionales de Internet y empresas de Redes Sociales, cuando se hace apología del delito y se utilizan estas tecnología para desestabilizar gobiernos como ha sido evidente en Argentina, Brasil, Ecuador y Venezuela.

Reconocer el uso de Internet como un derecho humano y bien público, garantizando la calidad en el acceso y de los servicios de telecomunicaciones que permita usar responsablemente la red, como un medio de producción en la nueva economía basada en conocimiento libre. Instamos a los Estados miembros y asociados del MERCOSUR ampliar el debate sobre la gestión, uso y administración de la red local y global, es decir, el modelo de Gobernanza de Internet.

Articular iniciativas y planes regionales en el uso de las Tecnologías de la Información y Comunicación (TIC’s) con Software Libre, estándares abiertos y de gobierno electrónico, entre los países miembros y asociados del MERCOSUR, que implique la formación para el desarrollo de aplicaciones que atienda la infraestructura crítica de nuestros países aún bajo software y tecnologías privativas.

Exhortamos a los Estados Partes y Asociados del Mercosur a promover el desarrollo de una economía social y solidaria que permita potenciar un nuevo modelo basado en el justo intercambio, la lucha contra el cambio climático, el rescate de la siembra y cosecha de agua a través de la creación de pisos térmicos, la semilla autóctona para lograr que no sean transgénicas y creando las condiciones que favorezcan la existencia de redes de prosumidoras y prosumidores libres y asociados.

Promover desde los Estados Partes y Asociados el fortalecimiento del Uso de Monedas Locales, para el intercambio solidario, los mecanismos de control de precios al consumidor y al productor a nivel regional, la creación de políticas públicas para la protección del ambiente, el impulso de convenios solidarios con pagos oportunos y programas de producción de viviendas desde los movimientos sociales.

Proponemos a los Estados Miembros y Asociados la conformación de un fondo de desarrollo local sustentable del Mercosur, que permita la producción y acceder a la adquisición de alimentos y otros bienes, con el protagonismo de los movimientos, organizaciones sociales y micro pequeños emprendedores.

Permitir la participación directa de los movimientos sociales y MIPYMES en el consejo de administración del FOCEM y el Banco del Sur que debe ser revitalizado.

Expresamos al culminar nuestras jornadas de trabajo, nuestro reconocimiento a la hospitalidad de las Autoridades Nacionales y a todo el pueblo venezolano, que esta siendo partícipe y protagonista real de una profunda transformacion social, económica, política y cultural de la República Bolivariana de Venezuela.

 

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