Studenti di tutto il paese, con la società civile e l’Istituto Cubano d’Amicizia con i popoli – ICAP – si mobiliteranno il prossimo 17 ottobre per denunciare il blocco economico, commerciale e finanziario che la nazione soffre da più di mezzo secolo.
“Un vespaio contro il blocco” presiederà la giornata che avrà come sede l’emblematica Università de L’Avana, dove la denuncia genererà uno spazio nel quale manifestare la creatività e i molteplici talenti dei giovani nelle arti e nello sport.
“Possiamo trasformare l’azione di denuncia in una grande festa. Ci saranno nell’ambiente della collina universitaria musica, danza, pittura, lettura, sport e un punto d’accesso a Internet, per far sì che i giovani possano comunicare attraverso le reti sociali”, ha spiegato Joan Cabo Mijares, membro del Burò Nazionale dell’ Unione dei Giovani Comunisti.
La Federazione degli Studenti Medi (FEEM) si sommerà alla Giornata di denuncia, perché, come ha spiegato Niubys García Otaño, vicepresidente nazionale dell’organizzazione, i suoi membri saranno coinvolti in tutti i processi che si generano contro le sanzioni e le politiche sovversive del governo nordamericano verso Cuba.
Tra le attività già fissate per la giornata c’è un incontro nello stadio universitario Juan Abrantes con glorie dello sport nazionale.
In Piazza Cadenas ci sarà la musica e sulla scalinata si spiegherà un telo gigante dove i presenti potranno lasciare messaggi con i rappresentanti delle belle arti cubane.
Kenia Serrano, presidente del ICAP, ha spiegato che la data scelta per questa giornata si deve ad un accordo dell’Ultimo Vertice dei Popoli, l’anno scorso, che ha stabilito che ogni giorno 17 si realizzino nel mondo in maniera simultanea manifestazioni di solidarietà con Cuba e di condanna del blocco.