Cuba: volontà di migliorare le relazioni USA

cuba_usa_talks__aresCuba ha riaffermato la sua volontà di continuare ad avanzare nel miglioramento delle relazioni con gli Stati Uniti e nella costruzione di vincoli di convivenza pacifica benefici per le due parti, durante la 5ª Riunione della Commissione bilaterale svolta a L’Avana mercoledì 7.


Josefina Vidal, direttrice generale degli Stati Uniti del Ministero delle Relazioni Estere, la più alta rappresentante dell’Isola nella Commissione, ha detto in un incontro con la stampa che la parte cubana è disposta ad identificare nuove opportunità e a lavorare alla creazione di un relazione diversa, civile, su basi di rispetto e senza permettere alcun tipo di concessione, né tralasciare i principi nei quali l’Isola crede fermamente.

“Nella riunione, ha affermato la Vidal, abbiamo dimostrato che il ristabilimento delle relazioni, la riapertura delle ambasciate e lo sviluppo della cooperazione in molte aree, sono benefici per i due paesi e rispondono agli interessi delle due parti”.

Inoltre abbiamo parlato del fatto che potrebbe essere vantaggioso lo sviluppo della relazioni nell’ambito economico – commerciale nel quale abbiamo fatto solo i primi passi, considerando che esiste una cornice molto ristretta dal punto di vista dei regolamenti che dominano negli Stati Uniti”, ha aggiunto.

“Solo se si elimina il blocco si potranno ampliare le relazioni economico- commerciali e rappresentare opportunità importanti per sviluppare questi vincoli”, ha detto Josefina Vidal.

Poi ha riferito che Cuba e il suo governo sperano che la nuova amministrazione degli USA consideri i risultati che sono stati realizzati non negli ultimi 15 mesi, da quando è stata creata la Commissione Bilaterale, ma dagli annunci del 17 dicembre del 2014, che contano con l’appoggio maggioritario della popolazione cubana, dei cittadini statunitensi, includendo la maggioranza dei residenti cubani in questo paese e l’immensa maggioranza dei paesi del mondo.

Poi ha confermato che durante questo incontro, presieduto per la parte statunitense dalla Segretaria Aggiunta per l’Emisfero Occidentale, Mari Carmen Aponte, è stato tracciato un programma di lavoro molto ambizioso che richiede molti sforzi dalle due parti per cercare di ottenere risultati e chiudere alcuni processi che si mantengono aperti.

“Abbiamo intenzione di concludere per la fine di gennaio le discussioni nella maggior quantità dei temi più importanti che abbiamo negoziato con il governo del presidente Barack Obama”, ha precisato la funzionaria cubana ed ha risaltato che si vogliono concludere i negoziati per poter firmare 12 nuovi accordi di cooperazione in sfere come la sismologia, la meteorologia, le aree terrestri protette, l’inquinamento del mare per perdite di idrocarburi, l’applicazione e il compimento della legge, la ricerca e il salvataggio e la delimitazione della Dona Oriental nel Golfo del Messico.

Nella commissione è stato deciso per le prossime settimane la realizzazioni di riunioni dei gruppi di lavoro su temi che fanno parte del Dialogo Economico Bilaterale, iniziato in settembre, come temi regolatori, energia, commercio e investimenti e proprietà intellettuale. Inoltre la realizzazione d’incontri tecnici sull’aviazione e tra le Truppe Guardafrontiere di Cuba e il servizio dei Guardacoste degli Stati Uniti e l’organizzazione delle prossime visite ad alto livello.

Josefina Vidal ha ammesso che la delegazione dell’Isola ha sottolineato che nonostante le misure positive adottate dal governo statunitense, il loro carattere limitato e la persistenza del blocco hanno impedito di mostrare risultati significativi nell’area economico-commerciale.

“Per far sì che Cuba e gli Stati Uniti possano avere relazioni normali, sarà essenziale l’eliminazione del blocco”, ha ribadito.

La diplomatica cubana ha riferito che ancora una volta è stato pianificato che per avanzare verso la normalità gli Stati Uniti dovranno restituire il territorio illegalmente occupato dalla Base Navale a Guantánamo e si dovranno eliminare altre politiche d’ingerenza, lesive della sovranità cubana, che sono ancora vigenti.

Durante la riunione è stato fatto un bilancio positivo dei risultati della 4ª Commissione Bilaterale realizzata a Washington il 30 settembre scorso, ed ha citato la relazione di visite ad alto livello nelle due direzioni, l’adozione di un nuovo accordo in materia di salute (Memorandum d’Intesa per la collaborazione dell’area di controllo del cancro ) la ripresa dei voli regolari con destinazione a L’Avana dagli USA, la realizzazione di incontri tecnici sulla sicurezza aerea, la protezione dell’ambiente, l’idrografia e altri associati all’applicazione e al compimento della legge, e la celebrazione di dialoghi su temi d’interesse bilaterali e multilaterali, come i diritti umani, il disarmo e la non proliferazione.

Le due parti hanno riconosciuto l’utilità di questo meccanismo creato nell’agosto del 2015 in occasione della visita del segretario di Stato, John Kerry, a Cuba, che ha permesso di realizzare 12 accordi di cooperazione in temi d’interesse comune e 24 visite d’alto livello.

Finalmente, Josefina Vidal ha detto che si continua a sperimentare un incremento sostenuto dei viaggi degli statunitensi a Cuba. Alla fine del mese di ottobre del 2016 più di 208.000 nordamericani hanno visitato l’Isola, con un incremento del 68% rispetto al 2015.

Anche 248000 cubani residenti negli Stati Uniti hanno visitato l’Isola tra gennaio e ottobre, con un aumento del 4%.

Nel corso di quest’anno sono stati registrate sino ad ottobre più di 1200 azioni di scambi culturali, scientifici, accademici e sportivi, con una crescita dl 12% rispetto al a 2015.

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