Jovenel Moise, presidente eletto di Haiti

haitiNazioni Unite: i funzionari delle Nazioni Unite hanno espresso i loro complimenti a Jovenel Moise,  dichiarato il vincitore delle elezioni presidenziali di Haiti. L’Ufficio del portavoce del Segretario Generale della ONU ha informato che tra le dichiarazioni di benvenuto alla vittoria di Moise ci sono anche quelle dalla rappresentante speciale dell’organizzazione nel paese dei Caraibi, Sandra Honoré, ha informato PL.


Le Nazioni Unite hanno riconosciuto il lavoro realizzato dal Consiglio Elettorale provvisorio ed hanno invitato gli attori politici haitiani ad accettare il risultato delle urne.

In accordo con le cifre definitive delle elezioni realizzate nel novembre del 2016, Moise ha ricevuto il 55.6% dei voti per cui governerà la nazione nei prossimi cinque anni.

Varie personalità haitiane hanno espresso i loro complimenti pubblicamente, riconoscendo il presidente eletto del Partito Haití Tet Kale (PHTK).

L’ex presidente Michel Martelly ha inviato i suoi auguri a Moise ed ha chiamato il popolo ad accompagnarlo nel camino del progresso.

L’ex primo ministro Laurent Lamothe ha dichiarato che è una buona notizia che il paese ha un nuovo presidente ed ha fatto i suoi complimenti a Jovenel Moise.

Il presidente eletto ha reiterato alla stampa il suo impegno di lavorare con tutti i settori della vita nazionale, costruire un consenso su questioni di sviluppo e creare ponti di comunicazione permanenti che permettano d’affrontare il futuro con fiducia, ha informato AFP.

Poi ha anticipato che il 7 febbraio del 2017,  data della sua nomina, marcherà un punto d’inflessione nella forma di gestire i temi della nazione.

Questa è la prima volta che Moise occupa un incarico pubblico nella sua vita. Una delle sue carte di presentazione durante la campagna elettorale è stata la sua origine in un distretto di campagna.

Dopo il 7 febbraio, quando sarà presidente ufficialmente, Moise cercherà d’affrontare l’instabilità politica che da anni danneggia l’economia del paese che già prima delle elezioni del 2015 era il più povero dell’America Latina.

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