Internazionalismo: dal Venezuela ai Caraibi

Con il trionfo della Rivoluzione Bolivariana 18 anni fa è arrivata l’assistenza medica per tutti i venezuelani, sarebbe rimasto indietro il tempo in cui i diversi governi andavano verso la privatizzazione di un diritto umano fondamentale. La Missione Barrio Adentro (Dentro il Quartiere) avrebbe segnato un prima un e un dopo in materia sanitaria nel paese sudamericano.


Questo programma sociale è nato per iniziativa del defunto presidente Hugo Chávez, e ha contato fin dall’inizio sul contributo solidale di Cuba, per fornire assistenza medica primaria di qualità e gratuita al popolo venezuelano.

Quello che all’inizio era diretto ad assistere i più bisognosi alla periferia di Caracas, la capitale, oggi fa parte del Sistema Pubblico Nazionale della Salute, basato sui principi di assistenza primaria e di sviluppo di programmi di prevenzione e promozione per la cura delle persone, delle famiglie e delle comunità

Oggi il Venezuela conta su più di 10000 ambulatori di cura, distribuiti nei quartieri, nelle borgate, nei villaggi e nei paesi rurali di tutto il territorio nazionale. A questo si sommano i 594 Centri di Diagnosi Integrale e cieca 600 Sale di Riabilitazione Integrale che rafforzano, a loro volta, la rete ospedaliera.

Nel corso dell’ultimo anno grazie a questo programma sono state effettuate 28 milioni di visite mediche in 14000 strutture in tutto il paese, e la Missione Barrio Adentro ha già sommato 778 milioni di visite gratuite negli ultimi 13 anni.

Più di un milione di persone hanno salvato la loro vita, grazie alle cure ricevute nei centri sanitari che formano la missione Barrio Adentro, che mette l’enfasi sulla prevenzione che è stata consolidata e ampliata.

È così che vede la luce in giugno del 2005 Barrio Adentro Dos, il secondo livello di cura che fornisce un servizio integrale gratuito a tutti i cittadini attraverso i Centri di Alta Tecnologia, i Centri di Diagnosi Integrale e le Sale di Riabilitazione Integrale (CRI).

Successivamente si sarebbe creato Barrio Adentro Tres per l’ammodernamento tecnologico delle attrezzature mediche e la ristrutturazione, l’ampliamento e il miglioramento delle infrastrutture ospedaliere.

La quarta fase di questo programma avrebbe avuto inizio con la messa in funzione dell’Ospedale Cardiologico Infantile “Gilberto Rodríguez Ochoa”, inaugurato da Chávez il 20 agosto 2006. L’obiettivo fondamentale di Barrio Adentro 4 è di costruire centri assistenziali in aree speciali di assistenza nelle quali c’è un deficit.

Questa iniziativa di grande impatto sociale si rinnova ogni giorno e è per questo che si tracciano nuove mete per migliorare la qualità dell’assistenza che offre a ogni venezuelano. Dichiarare il Venezuela intero territorio Barrio Adentro è l’obiettivo del governo presieduto da Nicolás Maduro.

Questo programma copre già il cento per cento del territorio di dodici stati e per gli altri che compongono la geografia del Venezuela ha previsto di raggiungere questo obiettivo entro il 16 del mese prossimo.

Barrio Adentro ha tra i suoi obiettivi quello di avere un medico ogni 250 famiglie, aumentare la speranza di vita media della popolazione e contribuire allo sviluppo, alla crescita e all’invecchiamento con una buona qualità di vita.

Questa iniziativa è nata per garantire ai venezuelani il loro diritto alla vita, alle cure mediche, che per decenni a molti sono state negate da governi di stampo neoliberista che hanno preceduto l’arrivo alla presidenza di Hugo Chávez nel 1999.

Autore: María Josefina Arce. Traduzione: Redazione di El Moncada

http://www.rhc.cu

Cuba manterrà la cooperazione medica nei Caraibi

Cuba manterrà i suoi numerosi programmi di collaborazione medica nei paesi della Comunità dei Caraibi, ha assicurato oggi in questa capitale Néstor Marimón, direttore delle Relazioni Internazionali del Ministero della Salute Pubblica dell’Isola.

Il dirigente è intervenuto in occasione della V Riunione Ministeriale Caricom-Cuba che ha avuto luogo in questa giornata presso l’Hotel Habana Libre con la partecipazione di rappresentanti dei 15 Stati membri del meccanismo bilaterale.

Marimón ha affermato che la regione è sempre stata beneficiata dall’aiuto cubano in questo settore, ed esistono prospettive di incrementare la presenza di professionisti della salute nelle nazioni che compongono il blocco caraibico.

Ha detto che attualmente, sono 1300 i collaboratori medici nei paesi del Caricom, con una maggiore presenza in Giamaica, Trinidad e Tobago e Guyana.

Ha aggiunto che si sono formati a Cuba circa 800 medici, e oggi più di mille studiano nella Scuola Latinoamericana di Medicina.

Secondo Pérez, un altro dei programmi che ha beneficiato i caraibici è quello della creazione di centri oftalmologici in Guyana, Santa Lucía e Giamaica, i quali dispongono del personale, delle attrezzature e delle forniture mediche necessarie.

Ha anche specificato che più di 150000 caraibici sono stati operati agli occhi con questo progetto.

Anche le cure gratuite ai pazienti a Cuba, la costruzione di centri ospedalieri, oltre alla formazione di personale per affrontare le epidemie in diversi paesi del Caricom, hanno fatto parte della collaborazione offerta da Cuba.

Pérez ha ricordato che la cooperazione medica nei Caraibi è iniziata negli anni ‘70, ed è aumentata con i diversi programmi integrali della salute, oltre all’invio del Contingente Internazionale di Medici Specializzati in Situazioni di Catastrofi e Gravi Epidemie, Henry Reeve, in paesi dei Caraibi hanno dovuto affrontare tali emergenze.

Autore: Lisandra Romeo Matos

Traduzione: Redazione di El Moncada http://www.acn.cu

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