`Sistema sociale di Cuba protegge contro la tratta di persone’, ha detto la Relatrice ONU: dove lo avete letto?
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación
Per anni, Cuba è stata inclusa in tutti i tipi di “liste nere” del governo USA (1). Ad esempio, quella dei paesi che -presumibilmente- non combattono “il traffico di persone” (2). Le accuse, contro Cuba, del Dipartimento di Stato e delle organizzazioni di Miami, che la Casa Bianca finanzia e sponsorizza, generano non pochi titoli della grande stampa internazionale (3).
Al contrario, se i rapporti o le opinioni provengono da organismi ONU, si impone il silenzio informativo (4). E’ il caso delle dichiarazioni di Maria Grazia Giammarinaro, Relatrice Speciale ONU sui diritti umani delle vittime della Tratta di Persone, realizzate dopo la sua recente visita all’isola (5).
E perché non sono state notizia? Poiché la Relatrice ha riconosciuto la “volontà politica” di L’Avana e i punti di forza del suo sistema sociale contro la tratta di esseri umani (6).”Posso dire che i fattori di vulnerabilità in questo paese sono meno significativi che in altri, mi riferisco a fattori legati alle profonde disuguaglianze sociali o all’indigenza, che è molto minore che in altre nazioni”, ha assicurato (7). Ha anche indicato che a Cuba la cittadinanza ha “un alto livello di istruzione” e che quindi “conosce i suoi diritti” (8). E ha aggiunto: “I servizi sociali (a Cuba) hanno un’ampia copertura, il numero di lavoratori sociali è estremamente elevato rispetto alla popolazione, per cui v’è la possibilità che questi lavoratori sociali sappiano cosa succede nelle comunità ed intervengano nella situazione, per esempio, di un minorenne a rischio in un contesto familiare difficile “(9).
Così, l’esperta indipendente del Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU polverizzava le accuse del governo USA che, nella sua relazione del 2015, ancora continuava ad assicurare che Cuba non realizza pienamente “con gli standard minimi per l’eliminazione del traffico di persone” (10).
Giammarinaro ha inoltre qualificato come “un buon esempio da seguire” le missioni di cooperazione medica di Cuba in tutto il mondo, all’operare “in zone remote dove non c’è assistenza ospedaliera disponibile” (11). Un secondo colpo alla Casa Bianca, che continua a ripetere che i medici di Cuba sono oggetto di “tratta di persone” e “schiavi lavorativi” da parte del loro governo (12).
E’ veramente cinico che siano i successivi governi USA -ed i loro media affini- coloro che accusano l’Avana di “traffico di persone”, quando è stata la politica USA di privilegi legali la causa che migliaia di migranti cubani, nel loro tentativo di raggiungere gli USA, finiscano per essere oggetto di “traffico di esseri umani” da parte delle mafie che operano in Panama, Messico o Colombia (13).
La Relatrice ha anche realizzato contributi critici a Cuba: raccomandato, ad esempio, l’aumento a 18 anni della protezione giuridica contro possibili abusi a minori, visto che, oggi, la maggior età nell’isola si ottiene a 16 anni (14 ).
Ed ha sottolineato le sfide del paese che sono comuni a quasi tutti i paesi del Sud, come i casi di tratta e sfruttamento sessuale dei migranti, in particolare giovani donne, che sono ingannate con la firma di falsi contratti di lavoro all’estero (15).
Curiosamente questo era ciò che interessava titolare ai pochi media che riportavano le parole di Maria Grazia Giammarinaro: “Relatrice ONU: Cuba ha ancora molto da fare contro la tratta di persone” (16). Non ci sono commenti.
`Sistema social de Cuba protege frente a la trata de personas´, dijo Relatora de la ONU: ¿dónde lo han leído?
José Manzaneda, coordinador de Cubainformación.
Durante años, Cuba ha sido incluida en todo tipo de “listas negras” del Gobierno de EEUU (1). Por ejemplo, la de los países que –supuestamente- no combaten el “tráfico de personas” (2). Las acusaciones contra Cuba del Departamento de Estado y de las organizaciones de Miami que la Casa Blanca financia y apadrina, generan no pocos titulares de la gran prensa internacional (3).
Por el contrario, si los informes u opiniones proceden de organismos de Naciones Unidas, se impone el silencio informativo (4). Es el caso de las declaraciones de Maria Grazia Giammarinaro, Relatora Especial de la ONU sobre los derechos humanos de las víctimas de la Trata de Personas, realizadas tras su reciente visita a la Isla (5).
¿Y por qué no han sido noticia? Porque la Relatora reconoció la “voluntad política” de La Habana y las fortalezas de su sistema social frente a la trata de personas (6). “Puedo decir que los factores de vulnerabilidad en este país son menos significativos que en otros, me refiero a factores vinculados a desigualdades sociales profundas o a la indigencia, que es mucho menor que en otras naciones”, aseguró (7). Indicó también que en Cuba la ciudadanía cuenta con “un elevado nivel de educación” y que, por ello, “conoce sus derechos” (8). Y añadió: “Los servicios sociales (en Cuba) tienen una amplia cobertura, el número de trabajadores sociales es sumamente alto con respecto a la población, por lo tanto existe la oportunidad de que dichos trabajadores sociales conozcan lo que sucede en las comunidades e intervengan en la situación, por ejemplo, de un menor en riesgo en un contexto familiar difícil” (9).
De este modo, la experta independiente del Consejo de Derechos Humanos de la ONU pulverizaba las acusaciones del Gobierno de EEUU que, en su informe de 2015, seguía asegurando que Cuba no cumple completamente “con los estándares mínimos para la eliminación del tráfico de personas” (10).
Giammarinaro calificó, además, como “un buen ejemplo a seguir” las misiones de cooperación médica de Cuba en todo el mundo, al operar “en zonas remotas donde no hay asistencia hospitalaria disponible” (11). Un segundo revés a la Casa Blanca, que sigue repitiendo que los cooperantes médicos de Cuba son objeto de “trata de personas” y “esclavitud laboral” por parte de su gobierno (12).
Es verdaderamente cínico que sean los sucesivos gobiernos de EEUU –y sus medios afines- quienes acusen a La Habana de “trata de personas”, cuando ha sido su política de privilegios legales la causa de que miles de migrantes cubanos, en su intento por llegar a EEUU, acaben siendo objeto de “tráfico humano” por las mafias que operan en Panamá, México o Colombia (13).
La Relatora también hizo aportaciones críticas a Cuba: recomendó, por ejemplo, elevar hasta los 18 años la protección legal frente a posibles abusos a menores, teniendo en cuenta que, hoy, la mayoría de edad en la Isla se obtiene a los 16 (14).
Y subrayó desafíos del país que son comunes a casi todos los países del Sur, como los casos de trata y explotación sexual de migrantes, principalmente mujeres jóvenes, que son engañadas al firmar falsos contratos de trabajo en el exterior (15).
Curiosamente, esto era lo que interesaba llevar a titulares a los pocos medios que reflejaron las palabras de Maria Grazia Giammarinaro: “Relatora de la ONU: Cuba aún tiene mucho por hacer contra la trata de personas” (16). Sin comentarios.
(3) http://www.elnuevoherald.com/noticias/mundo/america-latina/cuba-es/article86909002.html
(7) https://www.youtube.com/watch?v=JcrbjNB74gk
(9) https://www.youtube.com/watch?v=wSPmRo0mJzA
(10)http://www.elmundo.es/internacional/2015/07/27/55b647d046163f881b8b4590.html
(15)http://www.rebelion.org/noticia.php?id=225547
