Ex tenente della polizia venezuelana linciato da violenti

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In Venezuela, il Ministerio Público (MP) ha dato ordine alla procura dello stato di Lara di aprire un’inchiesta per la morte dell’ex tenente della Guardia Nacional Bolivariana (GNB), Danny José Subero, avvenuta questo sabato. Lo riporta Telesur. 


Subero (34 anni) è morto nella città di Valle Hondo, nel municipio Palavecino, per mano di un gruppo di violenti che lo hanno linciato. Si legge in una nota ufficiale del ministero: “Nella sera di sabato, l’ex funzionario della GNB si dirigeva nella citata direzione con la sua moto, quando è stato abbordato da un gruppo di persone che lo hanno ripetutamente colpito con oggetti contundenti in differenti parti del corpo prima di sparargli più volte”, riporta la nota. “Mentre la sua moto è stata bruciata nella sua interezza”, si legge ancora.

Subero è stato subito trasferito nell’Hospital Central Universitario dove è morto pochi minuti dopo l’arrivo. Il ministero al momento non ha rilasciato altri dettagli sul caso, in attesa dell’indagine che dovrà stabilire le responsabilità penali.

Il presidente del Venezuela Nicolas Maduro ha dichiarato come sia l’odio fascista alimentato dai leader della destra del paese ad avere la responsabilità morale della morte di Subero. “E’ un crimine di odio, prodotto dal fascismo, è un crimine che non solo devasta la famiglia, la madre, il padre, il fratello, ma lascia pieno di feriti il cuore della patria”, ha dichiarato il presidente durante la trasmissione Los Domingos con Maduro.

Dal mese di aprile, i dirigenti dell’opposizione venezuelana hanno invocato proteste che sono sfociate in atti di violenza generalizzata e terrorismo, costati la vita a 60 persone circa e oltre 900 feriti. Nel 2014, per le Guarimbas, erano morte 43 persone e oltre 800 feriti.

Intanto, il ministro degli esteri del Venezuela, Delcy Rodriguez, ha denunciato come non solo l’OSA non condannerà la violenza degli estremisti di destra del paese “ma alimenta e promuove i suoi leader perché non dialoghino e continuino i crimini”.

Secondo il ministro la coalizione che raccoglie diverse sigle dell’opposizione venezuelana, la cosiddetta Mesa de la Unidad Democrática (MUD), rifiuta il dialogo convocato dal Governo, anche per il sostegno dell’OSA.  Sempre sabato, il ministro venezualano ha denunciato come in una nota ufficiale l’Honduras, paese filo statunitense dopo il colpo di stato del 2011, scriva testualmente di “sperare” un maggior spargimento di sangue in Venezuela per favorire un intervento internazionale.

E intanto queste sono le scene che proseguono in Venezuela. Tutto, chiaramente e rigorosamente censurato, su Fatto Quotidiano, Repubblica, Corriere e gli altri fake media italiani. Si tratti di armi non convenzionali: da dove arrivano secondo voi? Osservate bene il video…

 

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