Cuba ha celebrato le sue radici africane

«L’Africa potrà contare sempre con Cuba»,  ha detto  MINREX il vice cancelliere cubano Rogelio Sierra, a proposito del Giorno Mondiale dell’Africa, celebrato con una cerimonia politico-culturale.


L’appuntamento è stato un’occasione per ricordare la storia comune di Cuba e Africa. Hanno partecipato alla cerimonia i membri del Burò Politico, Salvador Valdés Mesa, vicepresidente del Consiglio di Stato, Esteban Lazo Hernandez, presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare e Bruno Rodríguez Parrilla, ministro delle Relazioni Estere.

Rogelio Sierra, oltre a ringraziare gli interventi degli africani contro il blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti da più di mezzo secolo, ha risaltato l’appoggio dell’Isola al continente che rappresenta quasi un terzo dei membri della ONU ed è attualmente il secondo che più cresce.

«Anche lì ci sono le nostre radici», ha considerato ed ha ricordato le parole del Comandante in Capo Fidel Castro, quando  dice che l’Africa non necessita intromissioni ma trasferimenti di risorse finanziarie.

Sierra ha anche ricordato che un ventina di delegazioni africane hanno accompagnato gli omaggi postumi al leader storico della Rivoluzione Cubana ed ha sottolineato che l’Avana è una delle capitali con la maggior presenza africana dopo l’apertura delle Ambasciate di Niger, Kenia e Seychelles.

«Circa 6.000 cubani collaborano oggi in Africa e e più di 29.000 africani di 54 paesi hanno studiato nelle aule cubane», ha ricordato, segnalando la volontà di scommettere per il futuro e contribuire allo sviluppo dell’Africa.

Il Giorno dell’Africa, istituito dal 1963 dalla allora OUA, poi divenuta  UA (Unione Africana), è una specie di  rimembranza del percorso di Fidel in quelle  latitudini  45 anni fa.

«La OUA fu la pietra angolare del rafforzamento istituzionale e della cooperazione africana», ha detto.

La rappresentante della Guinea, della UA, Hawa Diakité Kaba, il cui paese occupa la presidenza pro tempore dell’organismo, ha ricordato le profonde relazioni di Fidel con rivoluzionari come Neto, Mandela e Lumumba.

Diakité  ha inviato a nome della sua organizzazione un saluto del presidente della Guinea al Generale d’Esercito Raúl Castro ed ha definito profonde e antiche le relazioni tra il blocco e l’Isola che si realizzano dagli anni’60 con l’appoggio cubano ai movimenti di liberazione di Angola, Etiopia e  Congo, tra le varie nazioni.

La funzionaria ha sottolineato di fronte ai dirigenti degli organismo e delle istituzioni, le autorità del Partito, del Governo e delle organizzazioni di massa cubane, i funzionari del Minrex e i membri del corpo diplomatico accreditato a l’Avana, i capi di missioni e gli studenti africani presenti, il suo ringraziamento per l’aiuto di Cuba nelle sfere come la salute e l’educazione, una mostra della cooperazione Sud- Sud.

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