Venezuela: i crimini non devono restare impuniti

Il ministro degli Esteri della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Delcy Rodríguez, in qualità di rappresentante della Commissione per la Verità, la Giustizia, il Risarcimento alle Vittime e la Pace, ha espresso le sue condoglianze ai familiari del giovane Orlando Figuera, vittima delle azioni violente dei settori dell’opposizione.


“I crimini della violenza dell’opposizione contro i diritti umnai non devono restare impunti! La Costituente correggerà gli errori del sistema giudiziario!”, ha dichiarato il Ministro del Potere Popolare per gli Affari Esteri tramite il suo account Twitter.

Inoltre, ha denunciato che Figuera è stato vittima dell’odio razziale e politico promosso dall’élite oppositrice e oligarca. “Il Venezuela non merita questa classe criminale”.

Il giovane di 21 anni è deceduto nella notte di sabato in un ospedale della capitale, dove era ricoverato dallo scorso 20 maggio, dopo essere stato attaccato da una folla di oppositori che, oltre a picchiarlo e ferirlo con armi bianche, hanno dato fuoco al suo corpo ancora in vita. L’atto violento è accaduto nel municipio di Chacao nello stato Miranda.

Madre del giovane bruciato vivo in Venezuela incolpa gli oppositori violenti

 

“Chi incolpo? L’opposizione, il loro vandalismo perché furono loro che gettarono benzina addosso a mio figlio e lo bruciarono vivo”, espresse così Ines Esparragoza, madre del giovane torturato da gruppi violenti, il 20 maggio scorso.

“Perché Julio Borges e Henrique Capriles lo permettono?”, si è chiesta la madre di Orlando Figueras, di 21 anni, bruciato vivo e pugnalato da elementi violenti, finanziati dai partiti dell’estrema destra oppositrice in Venezuela, nella zona di Altamira, municipio Chacao e che è deceduto ieri.

Borges -presidente dell’Assemblea Nazionale, in oltraggio alle autorità – e Capriles -governatore dello stato Miranda – sono due dei principali istigatori della violenza in cui è sommersa questa nazione sud-americana dai principi di aprile e che riscosse già la vita ad oltre 60 persone, ha provocato più di mille feriti e perdite economiche miliardarie .

Le dichiarazioni della madre di Figueras appaiono oggi pubblicate nella rete sociale di Twitter, dove ha esatto inoltre che si puniscano i responsabili di questo crimine.

“L’ammazzarono per il suo viso umile. Dio! Perché?”, gridava la donna al funerale di suo figlio.

Respinse anche le recenti dichiarazioni fatte dalla procuratrice generale, Luisa Ortega Diaz, che assicurò che il video dove si mostra come gli individui violenti bruciano vivo Figueras “è stato manipolato” dalle autorità.

“Io invito la procuratrice generale che venga e veda la verità”, ha detto la madre del giovane assassinato.

Inoltre, come se non bastasse aver perso un figlio morto ammazzato, Ines Esparragoza ha perso il suo impiego di domestica in una casa borghese, abitata da oppositori al governo. Dopo che la donna ha dato un’intervista a Ernesto Villegas, giornalista e ministro di Comunicazione ed Informazione del Venezuela, sabato sera, poco prima che suo figlio morisse, i suoi padroni le hanno comunicato che già non lavorava lì, perché non avevano bisogno di lei.

Villegas le promise che, attraverso istanze governative, si sarebbe risolto il suo problema di impiego. Posteriormente, nel programma “Los domingos con Maduro”, il ministro venezuelano informò anche che stavano aiutando la famiglia con le spese delle esequie del giovane assassinato.

Da Prensa Latina traduzione di Ida Garberi

Venezuela: muore giovane dato alle fiamme da terroristi dell’opposizione perché chavista

di Fabrizio Verde

Orlando Figuera, il giovane lavoratore dato alle fiamme e pugnalato da terroristi dell’opposizione perché riconosciuto come chavista lo scorso 20 di maggio, è morto a causa di un arresto cardiorespiratorio nella notte tra sabato e domenica, secondo quanto reso noto da Ernesto Villegas, Ministro della Comunicazione venezuelano.

Subito dopo la grave aggressione subita, Figuera, fu trasportato presso l’ospedale Domingo Luciani. Il presidente Maduro espresse immediata solidarietà al ragazzo dopo aver preso l’atto barbarico di cui era stato vittima per il solo fatto di essere un sostenitore della Rivoluzione Bolivariana.

Il dirigente venezuelano ha denunciato che se il sistema giudiziario non condanna alla massima pena chi si macchiai di «crimini di odio», questi aumenteranno e daranno al paese una cattiva immagine a livello internazionale.

Una cattiva immagine costruita ad arte dai media mainstream che si guardano bene dal diffondere notizie come questa, dove i ‘democratici’ oppositori al chavismo hanno portato a termine l’ennesimo atto terroristico. Non vi sono altre parole per definire il dar fuoco e l’accoltellamento di una persona, solo perché di diversa fede politica.

Il Difensore del Popolo, Tarek William Saab, attraverso il proprio profilo Twitter ha espresso dispiacere per la morte del giovane, «vittima di impuniti crimini di odio».

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