UNESCO: delegazione di Cuba contesta Israele

All’Assemblea dell’UNESCO, l’ambasciatore israeliano, Carmelo Shama-Hacohen, dopo aver ringraziato “i paesi che oggi sono stati al nostro fianco e hanno impedito un ulteriore deplorevole consenso su una decisione anti-israeliana e anti-ebraica”, ha chiesto un minuto di silenzio per le vittime dell’Olocausto.


Si è trattato, ha sottolineato il delegato cubano, di un “pagliacciata politicizzata” contraria al regolamento perché solo il presidente può richiedere un minuto di silenzio.

In discussione, come riporta Hispan TV, il testo di risoluzione approvato dall’Unesco che nega la sovranità del regime israeliano su Al-Quds, (Gerusalemme) e chiede alle forze d’occupazione di smantellare tutte le infrastrutture costruite.

Qui sotto la trascrizione dell’intervento del delegato cubano subito dopo l’intervento di quello israeliano. Con la traduzione di Invictapalestina.

“Penso che solo il Presidente possa chiedere un minuto di silenzio.

Penso che questa sia un’interpretazione errata di questa decisione. Penso che la decisione sia stata manipolata ancora una volta, per quello che abbiamo fatto – questa assemblea non prende decisioni riguardanti misure contro Israele né contro il popolo ebraico e penso che affermarlo sia trasformare questa riunione in una pagliacciata politicizzata.

Quello che abbiamo appena sentito dal delegato di Israele propone la discussione su  dibattiti e  decisioni che abbiamo preso e che non c’entrano nulla di quanto detto.

Solo il Presidente può richiedere un minuto di silenzio. Quindi, con la Sua indulgenza, lasciate che chieda al Presidente, un minuto di silenzio per tutti i palestinesi che sono morti nella regione.

Grazie”.

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