Venezuela: ANC uno strumento

L’ Assemblea Nazionale Costituente non risolverà i più importanti problemi del Venezuela, ma sarà un prezioso strumento per risolvere molti di essi, ha detto oggi il giornalista Eleazar Díaz Rangel, direttore del giornale Últimas Noticias.


In un articolo d’opinione pubblicato sotto il titolo “Impegno domenicale”, il noto giornalista ha affermato che l’ANC affronterà gli speculativi e stravaganti prezzi che salgono ogni giorno e che stanno diventando sempre più insopportabili.

Díaz Rangel ha ricordato che la prossima domenica “noi venezuelani abbiamo un doppio impegno riguardo l’elezione dei deputati all’Assemblea Nazionale Costituente (ANC)”.

“Il primo e più elementare è quello di votare –ha sottolineato-. Farlo nonostante le provocazioni, le intimidazioni, le minacce di settori dell’opposizione (di destra) che cercano di sabotare queste elezioni, stimolati dalle esortazioni che stanno arrivando loro dall’esterno in una nuova e sfacciata ingerenza nel nostri affari interni”.

Ha messo in rilievo, inoltre, l’importanza del voto, perché “sicuramente sarà in armonia con la sua partecipazione domenica scorsa, alla simulazione convocata dal CNE (Consiglio Nazionale Elettorale) e che è risultata una inattesa partecipazione di gente che ha votato fino alla mezzanotte”.

“Se quella simulazione ha avuto tanto di successo –ha aggiunto-, la votazione di domenica 30 non può essere da meno. Con il suo voto e quello di milioni di venezuelani e venezuelane, si assicurerà l’elezione dell’ANC”.

Il direttore di Últimas Noticias ha sottolineato che, se l’ANC metterà un freno al rialzo dei prezzi, se stabilirà sanzioni severe per i suoi responsabili e contribuirà a promuovere il dialogo, a ricostruire la pace e la tranquillità dei venezuelani”, varrà la pena di averla eletta.

Ha sottolineato come un’altra importante ragione per votare il prossimo 30 luglio, è quella di rispondere alle minacce del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha avuto l’audacia di chiedere la sospensione di tali elezioni.

A queste minacce –ha aggiunto -, “per le loro politiche sottomesse rispetto alle iniziative statunitensi, organizzazioni come l’Unione Europea e Mercosur, e i governi di alcuni paesi latinoamericani, si sono uniti a quella richiesta insolente e con carattere di ingerenza”.

Inoltre, ha detto che il voto del popolo sarà un rifiuto alle pretese dell’opposizione di estrema destra di formare un governo parallelo con la sua Assemblea (Parlamento) in oltraggio, il suo tribunale di giustizia invalidato, il suo pubblico ministero “en pico de zamuro” [nel becco dell’avvoltoio, cioè in grave pericolo di sparire definitivamente-ndt], che pretendono venga riconosciuto dagli Stati Uniti a cui seguirebbe la sfilata di paesi sottomessi dell’America Latina.

Traduzione: Redazione di El Moncada
http://www.prensa-latina.cu/index.php…

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