Venezuela, le Forze Armate bloccano attacco terroristico

Si è verificato in Venezuela un attacco terroristico a Fort Paramacay, nella città di Valencia, che ha causato un dispiegamento di truppe militari in tutto il paese.

Secondo quanto riferito dal costituente Diosdado Cabello, la situazione è sotto controllo e i responsabili sono assicurati alla giustizia dai funzionari della Forza Armata Nazionale Bolivariana (FANB).

Dalle prime ore del mattino è stato diffuso un video attraverso le reti sociali dove una persona che si identificava come il «capitano Juan Cagauripano, comandante dell’operazione David Carabobo», insieme a un manipolo di giovani vestiti da soldato, si dichiarava in «legittima ribellione» contro il governo di Nicolas Maduro.

Non si tratta del primo episodio dove Cagauripano è coinvolto in azioni cospirative contro il governo socialista guidato da Maduro.

Un tribunale militare aveva già ordinato la detenzione del capitano nel 2014 per la sua partecipazione a un piano volto al rovesciamento cruento di Nicolas Maduro, secondo quanto riporta il quotidiano Ultimas Noticias.

Diede inoltre sostegno, da Miami, al piano golpista ‘La Salida’ che sempre nel 2014 provocò il decesso di 43 venezuelani innocenti e per le cui responsabilità Leopoldo LOpex è stato condannato a 13 anni di reclusione.

Cagauripano era fuggito negli USA dove viveva da latitante. Mentre l’attacco di questa mattina è stato compiuto insieme a un gruppo di civili vestiti da militare del gruppo denominato ‘Resistenza’.

Al momento la situazione risulta essere sotto controllo e in nessun altro luogo del paese vi sono stati simili attacchi. Il bilancio dell’azione è di 10 arrestati, 2 feriti e 2 morti.

Il comunicato della Forza Armata Nazionale Bolivariana

 

La Forza Armata Nazionale Bolivariana (FANB), informa il popolo venezuelano e il mondo che nelle prime ore di domenica 6 agosto 2017 c’è stato un attacco paramilitare in stile attacco terroristico contro la 41 brigata corazzata bolivariana, che si trova a Valencia, lo stato di Carabobo.

L’azione di cui sopra è stato eseguita da un gruppo di criminali civili che indossavano uniformi militari e di un primo tenente in situazione di diserzione.

Questi sono stati respinti immediatamente dal personale assegnato alle suddette unità superiori. realizzando diversi arresti, tra cui il giovane ufficiale subelterno in questione. Il gruppo è riuscito a rubare alcune armi che vengono attivamente ricercate da parte delle agenzie di sicurezza dello Stato.

L’operazione terroristica comprendeva la trasmissione di un video registrato da un giovane ufficiale subalterno che tre anni fa è stato espulso dall’istituzione per tradimento e ribellione, che aveva poi lasciato il paese e aveva ricevuto protezione a Miami, Stati Uniti.

I soggetti catturati hanno confessato di essere stati assunti – negli stati di Zulia, Lara e Yaracuy – dagli attivisti di estrema destra in Venezuela in connessione con i governi stranieri

Questa azione si svolge subito dopo che il popolo venezuelano, secondo la Costituzione della Repubblica Bolivariana del Venezuela, ha scelto, con più di 8 milioni di voti, l’Assemblea Costituente Nazionale, insediatasi Venerdì, 4 agosto 2017; e questa, come espressione del potere originario, è il luogo ideale per risolvere pacificamente le differenze che possono esistere tra le venezuelane e i venezuelani.

La semplice elezione della Costituente ha permesso di far tornare l’armonia e la pace alla società venezuelana, dopo un periodo di violenze mirate, orchestrate da fattori interni ed esterni che vanno cercando l’intervento straniero in Venezuela.

L’attacco terroristico di oggi non è altro che uno show propagandistico, una chimera, un passo disperato che fa parte dei piani di destabilizzazione e cospirazione in gestazione, per cercare di impedire la rinascita e il consolidamento della nostra Repubblica.

Le FANB rimangono intatte, unite monoliticamente, fermamente aderenti alle loro convinzioni democratiche, con il morale alto, sostenendo incondizionatamente il cittadino Nicolas Maduro Moros, presidente costituzionale della Repubblica Bolivariana del Venezuela e nostro comandante in capo, così come la sua iniziativa costituente e la rivoluzione bolivariana come un progetto volto a rafforzare la nostra patria, libera, sovrana ed indipendente.

Ribadiamo infine il più forte rifiuto di questo affronto, progettato da piccoli gruppi senza patria, con interessi pericolosi e intenzioni miserabili. A questo proposito è già stato regolarmente notificato all’ufficio del procuratore generale militare per l’avvio di azioni appropriate a questo fatto, che è chiaramente classificabile come un reato militare.

Riaffermiamo il nostro rifiuto di tali atti barbarici contro il popolo e le sue istituzioni. questa scelleratezza rafforza i nostri principi e valori; non accetteremo in nessun caso che siano violate la nostra sovranità e ancor meno le conquiste sociali realizzate a beneficio della maggioranza.

Infine chiediamo a ogni donna e ogni uomo in questa terra; perché come fratelli legati dalla storia e alle nostre radici libertarie, sapremo trovare soluzioni ai problemi che dobbiamo affrontare nel quadro della legalità. Un paese non si costruisce con la violenza e il risentimento, ma con la giustizia, la cooperazione e la comprensione.

Chávez vive … il paese continua!

Indipendenza e patria socialista …

Vivremo e vinceremo!

Vladimir Padrino López

Comandante Generale

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