Perdonali Cuba, poiché non sanno ciò che fanno

Justo Cruz https://lapupilainsomne.wordpress.com

Pochi giorni fa il signore di origine cubana Carlos Alberto Montaner, terrorista latitante della giustizia cubana, ha pubblicato uno scritto, su un giornale a Miami il cui nome non voglio ricordarmi, dal titolo “Un uragano chiamato comunismo” che dimostra, ancora una volta, sin dove questo individuo può giungere con le sue tirate anticomuniste, le sue manipolazioni, le sue menzogne ​​e le sue mezze verità.

Non è mio obiettivo dedicare tempo a questo signore, e tanto meno alle sue diatribe anticubane piene di malignità, arroganza e prepotenza, ma penso che ci siano alcuni punti che meritino un chiarimento.

Per nessuno è un segreto che esiste una grande campagna internazionale di discredito contro Cuba, di cui i media mainstream e gli stessi legulei di sempre se ne stanno facendo eco. Come già si sa, queste campagne hanno lo scopo di evitare che i danneggiati dall’uragano Irma ricevano aiuti umanitari da diverse parti del mondo affinché cresca il malcontento nella popolazione.

A tal punto sono inumani. Il signor Montaner non è l’unico individuo nato a Cuba che pratica questo genere di politicismo tanto deliberato come meschino. Anche qui in Germania ce n’è qualcuno, fortunatamente non molti.

Chi nel mondo non sa che Cuba è uno dei paesi più preparati ad affrontare gli uragani è perché non lo vuole. Che nel nostro paese esista una forte cultura della protezione civile per prevenire disastri nonostante i blocchi ed altre aggressioni, ora non può più essere un segreto per nessuno. Che tutti questi risultati sono grazie alla Rivoluzione cubana, neppure deve esserlo benché mostruosità come CiberCuba e simili non lesinino né sforzi né denaro, per dimostrare il contrario.

Nel suo scritto Carlos Alberto Montaner ci ha fatto un racconto che ha lasciato a bocca aperta molti degli attivisti dell’organizzazione di solidarietà con Cuba in Germania “Cuba Sì“. Per dare più credibilità alla menzogna che ci racconta e approfittando di quella premeditata ignoranza che regna nel sud della Florida utilizza il cardinale Jaime Ortega.

Secondo questo signore, il Cardinale gli ha fatto una “rivelazione scioccante”, relativa agli anni 90, e con un presunto gesto di “buona volontà” della “Germania già riunificata”, che secondo lui aveva l’intenzione di regalare a Cuba latte in polvere per i bambini cubani “sempre che lo distribuisse la Caritas, consapevole dai suoi diplomatici a l’Avana che il governo vendeva tali ambiti doni”.

Per dare un tocco più melodrammatico alla sua storia il signor Montaner afferma che il cardinale Ortega gli avrebbe detto che un vice ministro del commercio estero cubano, su istruzioni di Fidel Castro, aveva pronunciato una tremenda frase che secondo lui dovrebbe passare alla storia universale dell’infamia, cito: “prima i bambini cubani berranno acqua con cenere che latte distribuito dalla Chiesa”.

Tendenziosa “rivelazione” fatta dal signor Montaner contro il cardinale Ortega, che è odiato dalla controrivoluzione che Montaner rappresenta e perciò cerca di danneggiare le sue buone relazioni con il governo cubano qual è il professionista dell’intrigo, addestrato dalla CIA, che è l’articolista; ma se fosse vera, in ogni caso, l’infamia cadrebbe sul governo di un paese donatore (la Germania in questo caso) che condiziona un alimento per bambini di un altro paese che soffre un blocco economico, paese che, riconosciuto dall’UNICEF, è quello che ha più fatto per i suoi figli in America Latina e l’unico nella regione senza denutrizione infantile e che nelle peggiori condizioni ha mantenuto un litro di latte sovvenzionato ad 1 cent di $ per ogni bambino cubano: come si adatta tale realtà con la favola di Montaner che il governo cubano vorrebbe guadagnare denaro con una donazione di latte in polvere?

Come già sappiamo, la storia che il governo cubano vende le donazioni che riceve per il suo popolo nei negozi che raccolgono valuta estera è vecchia. Ha come scopo seminare la diffidenza affinché il mondo non supporti il ​​popolo cubano in momenti difficili; è anche un vecchio stratagemma.

Poiché non sono riusciti a distruggere la Rivoluzione cubana, continuano a credere che uccidendo il popolo cubano di fame e sofferenza otterranno che si “ribelli”; perciò vanno con una lente di ingrandimento per le strade di Cuba in cerca di “manifestazioni” e se non le trovano le costruiscono.

L’invio di latte in polvere dalla Germania a Cuba, negli anni 90, ha un’altra storia e questa sì veramente bella, si materializzò e né fu con la Chiesa né con la Caritas, né tanto meno avvenne quello che dice il signor Montaner che il Cardinale gli disse.

La nostra organizzazione “Cuba sì” è un gruppo di lavoro nel Partito di Sinistra della Germania (DIE LINKE) che da più di 25 anni in collaborazione con varie istituzioni cubane, associazioni e ministeri sviluppa progetti di cooperazione nell’agricoltura cubana.

L’obiettivo fondamentale è sostenere le imprese e le fattorie agricole nella produzione di latte e altri prodotti agricoli, tra altri. Questi progetti sono finanziati attraverso donazioni del contribuente tedesco e di altre nazionalità per un importo annuo di circa mezzo milione di CUC. L’idea iniziale era quella di utilizzare i fondi raccolti per l’acquisto di latte in polvere per i bambini, da cui il nome “Latte per i bambini cubani”.

Ciò sorge come risposta alla decisione del governo tedesco di cancellare il contratto che esisteva tra la scomparsa Repubblica Democratica Tedesca (RDT) e Cuba che garantiva al nostro paese l’invio di 22mila tonnellate di latte in polvere come parte di un interscambio commerciale esistente tra le due nazioni. La risonanza della campagna fu così grande che per rendere la nostra azione più efficace e sostenibile, abbiamo deciso, in coordinamento con l’Associazione Cubana di Produzione Animale (ACPA), sviluppare progetti di aiuti allo sviluppo.

“Cuba Sí” fu l’unica organizzazione che dalla Germania mandò latte in polvere a Cuba e abbiamo garantito che arrivasse ai bambini cubani come era il suo obiettivo.

In nessun momento il governo tedesco di Helmult Kohl, il cancelliere negli anni 90, ebbe l’intenzione di inviare latte in polvere gratis a Cuba e se qualche volta lo ha dichiarato fu solo una manovra per sabotare la nostra campagna, come hanno cercato di farlo molte volte.

Mi colpisce che Carlos Alberto Montaner renda pubblico il contenuto di una presunta conversazione con una persona così prestigiosa come il Cardinale Jaime Ortega, con questo tipo di “rivelazioni” per compromettere la sua integrità e credibilità.

Il ridicolo di questo signore, nel suo scritto, non ha limiti; in un passaggio di esso ci dice che un amico gli aveva inviato una battuta su Fidel e l’uragano Irma, in cui secondo lui “il comandante si era reincarnato in un feroce ciclone”.

Certo che esiste a Cuba una relazione tra gli uragani e Fidel, ma in ogni caso contraria alla freddura di questo signore che sembra avere più fiele nei sensi che senso dell’umorismo. A quanto pare non sa che ogni volta che un uragano si avvicina a Cuba la maggior parte del popolo non desidera altra cosa che avere Fidel a capo per affrontare questo fenomeno naturale nel modo come deve essere fatto perché per troppo tempo siamo stati abituati ad averlo in prima linea di combattimento affrontando il pericolo e le inclemenze del clima.

Questo è il Fidel che la maggior parte del popolo cubano porta nella sua memoria, il vero.

A Montaner fa male Cuba, da più di cinque decenni che gli fa male, soffre tanto la sua esistenza che, come diceva Nietzsche, si è visto costretto ad inventare la risata.

Mentre ascoltavo, qualche giorno fa, questo verso della canzone scritta da Raúl Torres e cantata con l’accompagnamento dei cantautori Tony Ávila e Ray Fernández dal titolo “Il fiore che ti abita dentro“, “Ay Cuba, pezzo di uno che ovunque vada, va dentro. Non ti rimanga il dubbio, mai ti abbandonerò, ay Cuba i tuoi figli sudano, recuperandoti il cielo è venuto quel momento di dimostrare quanto ti amiamo”, ho pensato a quello scritto di Montaner e le sue diatribe anticubane. Per Montaner, il comunismo è un uragano.

Egli sembra ignorare i misfatti che commette giornalmente, nel mondo intero, l’uragano chiamato capitalismo. Di sicuro non ha ascoltato il discorso del più grande capitalista davanti all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, se l’avesse fatto si sarebbe reso conto di ciò che sono i veri uragani, i più pericolosi, la rovina dell’umanità, o forse no perché è molto probabile la pensi come il suo padrone imperiale.

Oggi sappiamo le conseguenze che ha per l’umanità quando un magnate viziato s’impossessa della presidenza di un paese e lo gestisce per i suoi capricci. Questo è possibile solo in quell’eterno uragano chiamato capitalismo, il sistema che Carlos Alberto Montaner predica.


Perdónalos Cuba, que no saben lo que hacen

Por Justo Cruz

Hace unos días el señor de origen cubano Carlos Alberto Montaner, terrorista prófugo de la justicia cubana, publicó un escrito en un periódico de Miami de cuyo nombre no quiero acordarme, que lleva por título “Un huracán llamado comunismo” que demuestra una vez más hasta dónde puede llegar este individuo con sus tiradas anticomunistas, sus manipulaciones, sus mentiras y sus medias verdades.

No es mi objetivo dedicarle tiempo a este señor y mucho menos a sus diatribas anticubanas llenas de maldad, arrogancia y prepotencia, pero creo que hay algunos puntos que ameritan una aclaración.

Para nadie es un secreto que existe una gran campaña internacional de descrédito contra Cuba, de la que los medios mainstream y los mismos leguleyos de siempre se están haciendo eco. Como ya se sabe estas campañas tienen como objetivo evitar que los damnificados por el huracán Irma reciban ayuda humanitaria de diferentes partes del mundo para que crezca el descontento en la población.

Así son ellos de inhumanos. El señor Montaner no es el único individuo nacido en Cuba que practica este tipo de polítiquería tan deliberada como mezquina. Aquí en Alemania también hay alguno que otro regado por ahí, por suerte no son muchos.

Quién en el mundo no sepa que Cuba es uno de los países más preparados para enfrentar huracanes es porque no quiere. Que en nuestro país existe una fuerte cultura de protección civil para prevenir desastre a pesar de bloqueos y otros desmanes, ya no puede ser un secreto para nadie. Que todos estos logros son gracias a la Revolución cubana, tampoco debe serlo aunque engendros como CiberCuba y similares no escatimen ni esfuerzos, ni dinero, para demostrar lo contrario.

En su escrito Carlos Alberto Montaner nos ha hecho un cuento que ha dejado boquiabiertos a muchos de los activistas de la organización de solidaridad con Cuba en Alemania “Cuba Sí”. Para darle más credibilidad a la mentira que nos cuenta y aprovechándose de esa ignorancia premeditada que reina en el sur de la Florida utiliza al Cardenal Jaime Ortega.

Según este señor, el Cardenal le hizo una “revelación estremecedora” relacionada con los años noventa y con un supuesto gesto de “buena voluntad” de la “Alemania ya reunificada”, que según él tenía la intención de regalarle a Cuba leche en polvo para los niños cubanos “siempre que las distribuyera Caritas, sabedora por sus diplomáticos en La Habana que el gobierno vendía esas codiciadas dádivas”.

Para darle un toque más melodramático a su cuento el señor Montaner afirma el Cardenal Ortega le habría comentado que un viceministro de comercio exterior cubano por instrucciones de Fidel Castro, había pronunciado una frase tremenda que según él debería pasar a la historia universal de la infamia, cito, “primero los niños cubanos tomarán agua con cenizas que leche distribuida por la Iglesia”.

Tendenciosa “revelación” hecha por el señor Montaner contra el Cardenal Ortega, a quien odia la contrarrevolución que representa Montaner y por eso intenta dañar sus buenas relaciones con el gobierno cubano como el profesional de la intriga entrenado por la CIA que es el articulista, pero de ser cierta, en todo caso la infamia caería sobre el gobierno de un país donante (Alemania en este caso) que condicione un alimento para niños de otro país que sufre un bloqueo económico, país que, reconocido por UNICEF es el que más ha hecho por sus niños en Latinoamérica y el único en esa región sin desnutrición infantil y que en las peores condiciones ha mantenido un litro de leche subsidiado a 1 centavo de dólar para cada infante cubano, ¿cómo encaja esa realidad con la fábula de Montaner de que el gobierno cubano quería ganar dinero con una donación de leche en polvo?

Como ya sabemos, el cuento de que el gobierno cubano vende los donativos que recibe para su pueblo en tiendas recaudadoras de divisas es viejo. Que tiene como objetivo sembrar la desconfianza para que el mundo no apoye al pueblo cubano en momentos difíciles, es también una antigua estratagema.

Como no han logrado destruir a la Revolución cubana, siguen creyendo que matando al pueblo cubano de hambre y sufrimiento lograrán que se “levante”, por eso andan con una lupa por las calles de Cuba buscando “manifestaciones” y si no las encuentran las construyen.

El envío de leche en polvo desde Alemania a Cuba en los años noventa tiene otra historia y esa sí que es hermosa, se materializó y no fue ni con la iglesia, ni con Caritas, ni mucho menos pasó lo que dice el señor Montaner que el Cardenal le dijo.

Nuestra organización “Cuba Sí” es un grupo de trabajo en el Partido La Izquierda de Alemania (DIE LINKE) que desde hace más de 25 años en cooperación con diferentes instituciones cubanas, asociaciones y ministerios desarrolla proyectos de cooperación en la agricultura cubana.

El objetivo fundamental es el de apoyar a empresas y granjas en la producción de leche y otros productos agrícola, entre otros. Estos proyectos son financiados a través de donativos del contribuyente alemán y otras nacionalidades por un monto anual de alrededor de medio millón de CUC. La idea inicial fue utilizar los fondos recaudados para la compra de leche en polvo para los niños, de ahí su nombre “Leche para los niños cubanos”.

Esta surge como respuesta a la decisión del gobierno alemán de cancelar el contrato que existía entre la desaparecida República Democrática Alemana (RDA) y Cuba que le garantizaba a nuestro país el envío de 22 mil toneladas de leche en polvo como parte de un intercambio comercial existente entre las dos naciones. La resonancia a la campaña fue tan grande que para hacer nuestra acción más efectiva y sostenible decidimos en coordinación con la Asociación Cubana de Producción Animal (ACPA) desarrollar proyectos de ayuda al desarrollo.

“Cuba Sí” fue la única organización que desde Alemania envió leche en polvo a Cuba y garantizamos que llegó a los niños cubanos como era su objetivo.

En ningún momento el gobierno alemán de Helmult Kohl, Canciller en los años noventa, tuvo la intención de enviar leche en polvo gratis a Cuba y si alguna vez lo declaró a alguien sería solo una maniobra para sabotear nuestra campaña, como lo intentaron muchas veces.

Me llama la atención que Carlos Alberto Montaner haga público el contenido de una supuesta conversación con una persona de tanto prestigio como es el Cardenal Jaime Ortega con esta clase de “revelaciones” para comprometer su integridad y credibilidad.

La ridiculez de este señor en sus escrito no tiene límite, en un pasaje del mismo nos cuenta que un amigo le había enviado un chiste sobre Fidel y el huracán Irma, donde según él, “el comandante había reencarnado en un feroz ciclón”.

Claro que existe en Cuba una relación entre los huracanes y Fidel, pero en todo caso contraria al pujo de este señor que parece tener más humor en los sentidos que sentido del humor. Al parecer no sabe que cada vez que un huracán se acerca a Cuba la mayoría del pueblo no desea otra cosas que tener a Fidel al frente para enfrentarlo a ese fenómeno natural como debe ser porque por mucho tiempo estuvimos acostumbrados a tenerlo en la primera linea de combate enfrentando el peligro y las inclemencias del tiempo.

Ese es el Fidel que la mayoría del pueblo cubano lleva en su memoria, el verdadero.

A Montaner le duele Cuba, hace ya más de cinco décadas que le duele, el sufre tanto su existencia que como dijera Nietzsche, se ha visto obligado a inventar la risa.

Mientras escuchaba hace unos días esta estrofa de la canción escrita por Raúl Torres y cantada con el acompañamiento de los cantautores Tony Ávila y Ray Fernández que lleva por título “La flor que te habita dentro”, “Ay Cuba, pedazo de uno que adonde vaya, vas dentro. Que no te quepa la duda, nunca te abandonaremos, ay Cuba tus hijos sudan, recuperándote el cielo llegó ese momento de demostrar cuánto te queremos”, pensé en ese escrito de Montaner y sus diatribas anticubanas. Para Montaner el comunismo es un huracán.

Él parece desconocer los desmanes que comete a diario en el mundo entero ese huracán llamado capitalismo. Seguro que no escuchó el discurso del capitalista mayor ante la Asamblea General de la Organización de las Naciones Unidas, si lo hubiera hecho se hubiese dado cuenta de cuáles son los verdaderos huracanes, los más peligrosos, la perdición de la humanidad, o tal vez no porque es muy probable piense como su amo imperial.

Hoy sabemos las consecuencias que tiene para la humanidad cuando un magnate engreído se apodera de la presidencia de un país y la maneja a sus antojos. Eso sólo es posible en ese eterno huracán llamado capitalismo, el sistema que predica Carlos Alberto Montaner.

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