Siamo tutti Venezuela (II e finale)

Ángel Guerra Cabrera  https://lapupilainsomne.wordpress.com

Questo non resterà così. Coloro che sono incorsi nel tradimento della patria dovranno rispondere davanti alla Commissione di Verità e Giustizia dell’Assemblea Nazionale Costituente. E’ stata la netta affermazione che ci ha fatto Delcy Rodríguez, presidentessa di quest’organo in relazione al comportamento di alcuni leader dell’opposizione venezuelana che più volte hanno chiesto l’intervento USA nel paese ed hanno dato il loro più caloroso supporto alle ultime sanzioni introdotte dal Trump contro Venezuela.

La funzione dell’ANC non è solo redigere una nuova Costituzione, in quanto questo è il massimo potere dello Stato per la durata delle sue deliberazioni. Il processo costituente, ha spiegato Delcy, è profondamente popolare, cerca proteggere la nostra indipendenza, sovranità e democrazia. Non solo blindare e consolidare ciò che è già stato raggiunto dal modello del socialismo bolivariano bensì per approfondirlo.

Un esempio del dialogo che l’ANC sta sostenendo con tutti i settori del paese è la Costituente Educativa, svolta in parallelo con il nostro soggiorno a Caracas, dove insegnanti e studenti sono stati ascoltati dalla base in un intenso dibattito sulle aggiunte e modifiche che si faranno ai capitoli relativi all’educazione nel nuovo testo costituzionale. Lo stesso procedimento si applicherà a tutti i temi, tra cui l’ampliamento dei capitoli relazionati con le donne, i giovani, i popoli indigeni, i lavoratori, le persone con disabilità, i contadini agricoltori, gli imprenditori ed i pescatori.

Delcy ha sottolineato che un’importante tema pendente era la giustizia, poiché l’esistenza di una procuratrice sleale alla rivoluzione ha creato una situazione di impunità. Ha posto come esempio che nello stato di Miranda, dove più violenze si sono manifestate in aprile-luglio, gli organi di sicurezza consegnavano i violenti al pubblico ministero e questo li poneva in libertà il ​​giorno successivo.

La stessa cosa accade, ha detto, con i crimini dei colletti bianchi, che è necessario punire sino alle ultime conseguenze. Anche quel pomeriggio, rivolgendosi a noi ed al popolo convenuto davanti a Palazzo Miraflores, il presidente Maduro ha affermato il pericolo che rappresentava la corruzione per la rivoluzione ed ha assicurato che l’avrebbe combattuta con tutti i mezzi a sua disposizione chiunque fosse il presunto implicato.

Il Comandante Chavez ha dato un passo importantissimo nel creare il Comando Strategico Operativo delle Forze Armate Nazionali Bolivariane (CEOFANB), ci ha detto Vladimir Padrino, ministro della Difesa e Generale in Capo. Chávez ha modificato la precedente dottrina militare di subordinazione agli USA e individuato quella potenza come nemico da cui le FANB dovevano difendere la patria, le sue istituzioni e le risorse naturali. Al creare il CEOFANB ha unificato il comando delle diverse componenti dell’apparato armato disperse e divise.

Al tempo stesso, ha pianificato tre aspetti essenziali della nuova dottrina militare:

1) investire in nuovi sistemi di armi, in quanto le anteriori denominate FAN non solo erano moralmente povere ma anche materialmente;

2) La unione civico-militare chiave per difendere dall’imperialismo una rivoluzione popolare come la bolivariana, e

3) partecipazione del popolo alla difesa, che comprende centinaia di migliaia di uomini e donne nelle unità di milizie volontarie.

Padrino ci ha spiegato come il chavismo e la FANB, sotto la direzione del suo comandante in capo Maduro, avevano sconfitto più di tre mesi di violenza, guerra mediatica e guerra economica -anche se queste due continuano- come parte della guerra di quarta generazione che gli USA hanno lanciato contro il Venezuela. Mentre lui spiegava, io ricordavo i documenti Venezuela Fredoom I e II elaborati dal Comando Sud degli USA, dove si anticipavano le azioni delle opposizioni degli ultimi due anni in Venezuela combinate con la complicità di Almagro, che alla fine non ha potuto applicare Carta Democratica Interamericana a Caracas.

Ha aggiunto che se non ci sono stati 1000 morti, in quei giorni, fu grazie alla prudenza, l’intelligenza e la pazienza degli effettivi della Guardia Nazionale e la polizia bolivariana davanti ad una violenza costante e feroce della destra. Tuttavia, ha affermato che, come ministro della difesa, si era sottoposto agli ordini della Commissione di Verità e Giustizia dell’ANC nel caso in cui dovesse procedere contro alcuni abusi commessi da uomini in uniforme. Ha concluso che per ordine di Maduro l’alto comando della FANB comparirà davanti all’ANC per proporre un piano per il rafforzamento integrale della difesa nazionale.

link parte I


Todos somos Venezuela(II y final)

Por Ángel Guerra Cabrera

Esto no se va a quedar así. Quienes incurrieron en traición a la patria tendrán que responder ante la Comisión de Verdad y Justicia de la Asamblea Nacional Constituyente. Fue la rotunda afirmación que nos hizo Delcy Rodríguez, presidenta de ese órgano sobre la conducta de varios líderes de la oposición venezolana que pidieron reiteradamente la intervención de Estados Unidos en el país y han dado su apoyo más caluroso a las últimas sanciones implantadas por Trump contra Venezuela.

La función de la ANC no es solo redactar una nueva Constitución, toda vez que esta es el máximo poder del Estado mientras duren sus deliberaciones. El proceso constituyente, explicó Delcy, es profundamente popular, busca proteger nuestra independencia, soberanía y democracia. No solo blindar y consolidar lo ya alcanzado por el modelo de socialismo bolivariano sino profundizarlo.

Un ejemplo del diálogo que la ANC está impulsando con todos los sectores del país es la Constituyente Educativa, desarrollada paralelamente a nuestra estancia en Caracas, en la que profesores y estudiantes fueron escuchados desde la base en un intenso debate sobre las adiciones y modificaciones que se harán a los capítulos relativos a la educación en el nuevo texto constitucional. El mismo procedimiento se aplicará a todos los temas, entre ellos la ampliación de los capítulos relacionados con las mujeres, los jóvenes, los pueblos originarios, los trabajadores, las personas con discapacidad, los campesinos, los empresarios y los pescadores.

Delcy subrayó que un importante tema pendiente era la justicia, pues la existencia de una fiscal desleal a la revolución creó una situación de impunidad. Puso como ejemplo que en el Estado Miranda, donde más violencia se manifestó en abril-julio, los órganos de seguridad entregaban a los violentos al ministerio público y este los ponía en libertad al día siguiente.

Lo mismo ocurre, expresó, con los delitos de cuello blanco, que es necesario castigar hasta las últimas consecuencias. También esa tarde, al dirigirse a nosotros y al pueblo congregado ante el Palacio de Miraflores, el presidente Maduro expresó el peligro que significaba la corrupción para la revolución y aseguró que la combatiría por todos los medios a su alcance fuera quien fuera el presunto implicado.

El comandante Chávez dio un paso importantísimo al crear el Comando Estratégico Operacional de la Fuerza Armada Nacional Bolivariana(CEOFANB), nos dijo Vladimir Padrino, ministro de Defensa y General en Jefe. Chávez modificó la anterior doctrina militar de subordinación a Estados Unidos e identificó a esa potencia como el enemigo del que la FANB debían defender a la patria, sus instituciones y recursos naturales. Al crear el CEOFANB unificó el mando de los distintos componentes del aparato armado que andaban dispersos y divididos.

Al mismo tiempo, planteó tres aspectos esenciales de la nueva doctrina militar: 1) Invertir en nuevos sistemas de armas, pues las anteriormente denominadas FAN no solo estaban empobrecidas moralmente sino también materialmente; 2) La unión cívico-militar, clave para defender del imperialismo a una revolución popular como la bolivariana, y 3) participación del pueblo en la defensa, que incluye a cientos de miles de hombre y mujeres en las unidades de milicias voluntarias.

Padrino nos explicó cómo el chavismo y la FANB, bajo la dirección de su comandante en jefe Maduro, habían derrotado más de tres meses de violencia, guerra mediática y guerra económica –aunque estas dos sigan- como parte de la guerra de cuarta generación que Estados Unidos ha lanzado contra Venezuela. Mientras él exponía, yo recordaba los documentos Venezuela Freedom I y II elaborados por el Comando Sur de Estados Unidos, donde se anticipaban las acciones opositoras de los últimos dos años en Venezuela combinadas con la complicidad de Almagro, que al fin no ha podido aplicar la Carta Democrática Interamericana a Caracas.

Añadió que si no hubo 1000 muertos en esos días fue gracias a la prudencia, la inteligencia y la paciencia de los efectivos de la Guardia Nacional y la policía bolivarianas ante una violencia constante y feroz de la derecha. No obstante, dijo que como ministro de defensa se había puesto a las órdenes de la Comisión de Verdad y Justicia de la ANC por si procedía actuar contra algún abuso cometido por uniformados. Concluyó que por orden de Maduro el alto mando de la FANB comparecerá ante la ANC para proponer un plan de fortalecimiento integral de la defensa nacional.

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