CEPAL: leggera ripresa dell’economia cubana

Commissione Economica per l’America Latina sull’andamento dell’economia cubana nel 2017: “Leggera ripresa”

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La Commissione Economica per l’America latina (CEPAL) ha pubblicato il suo Bilancio Preliminare delle Economie dell’America latina e dei Caraibi 2017.

Sebbene, come è tradizione nella sessione dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, che questa volta si svolgerà il 21 dicembre, si devono rendersi noti i risultati dell’economia cubana nell’anno in corso e la sua proiezione per il prossimo; è sempre interessante leggere le stime del CEPAL che si caratterizzano, solitamente, per la loro obiettività.

Dopo una contrazione dell’economia cubana dello 0,9% nel 2016, il CEPAL prevede un leggero recupero dello 0,5% nel 2017. Questo andamento riflette l’equilibrio tra il comportamento positivo del flusso di turisti verso il paese e l’impulso fiscale. parzialmente contro arrestato dall’indurimento del blocco USA, dalla difficile situazione economica che attraversa la Repubblica Bolivariana del Venezuela (uno dei principali partner commerciali di Cuba) e dagli effetti climatologici estremi sull’attività agropastorale.

Di fronte all’avversa situazione economica , che ha comportato meno introiti, nel 2016 il disavanzo fiscale dello Stato era equivalente al 6,8% del PIL, leggermente inferiore al 7,1% del PIL previsto nella legge di bilancio. Per il 2017, il bilancio contempla un deficit di quasi 11500 milioni di pesos (un 12% del PIL previsto), cifra superiore di oltre 5000 milioni di pesos rispetto a quella registrata nel 2016. Si notano la riduzione dell’imposta per l’uso della forza lavoro al 5% della retribuzione maturata, nonché gli incrementi del 29,2% nelle spese per attività non preventivate e del 42,9% in spese e trasferimenti in conto capitale rispetto a quanto eseguito nel 2016. Le informazioni disponibili indicano che sebbene non si preveda un aumento del deficit rispetto a quello preventivato, alcune voci di spesa sono state riorientate per affrontare la ricostruzione di abitazioni ed infrastrutture chiave a seguito dei danni causati dall’uragano Irma.

Alla fine del primo semestre del 2017, le entrate pubbliche sono leggermente aumentate rispetto al budget preventivato, spinte dall’andamento della riscossione delle imposte su utili e redditi personali. D’altro canto, le spese sono state inferiori a quelle preventivate a causa di una crescita inferiore a quelle previste in voci come la manutenzione costruttiva e gli input intermedi. Di conseguenza, il deficit fiscale accumulato nel primo semestre è stato di circa 4,5 miliardi di pesos ed è stato finanziato attraverso il collocamento di obbligazioni sovrane nel sistema bancario nazionale. Nello stesso periodo si riporta il pagamento del debito pubblico per 2306 milioni di dollari.

Per quanto riguarda la politica monetaria, gli strumenti della banca centrale, nel contesto di un’economia pianificata centralmente, sono il controllo del tasso di cambio, la gestione dei tassi di interesse e la riserva legale, che sono rimaste invariate durante il periodo di analisi. Nel 2016, l’aggregato monetario M2 è cresciuto del 13,1% in termini nominali, spinto dall’espansione del 15,9% del contante in circolazione, che riflette in parte l’evoluzione del capitale di lavoro circolante dei lavoratori del settore non statale.

Nel novembre 2017 sono entrate in vigore una serie di misure del governo USA, che impongono ulteriori restrizioni agli investimenti, agli scambi commerciali e ai viaggi dei suoi cittadini a Cuba. All’inizio di novembre, tuttavia, è stata annunciata la firma di un accordo per l’esportazione di carbone vegetale negli USA e l’apertura di un distributore di una società di attrezzature industriali USA nella Zona Speciale di Sviluppo Mariel (ZEDM). D’altra parte, dal 1 novembre è entrato in vigore l’accordo di dialogo politico e cooperazione con l’Unione Europea.

Nell’ottobre 2017 è stato firmato un accordo quadro con la Cina che include linee di credito agevolate per investimenti nel settore energetico. All’inizio di novembre 2017, si è presentato l’attualizzazione del portafoglio di opportunità di investimento straniero, in cui si incorporano 156 progetti focalizzati nei settori del turismo, agroindustriale, alimentare, energetico e delle costruzioni. Alla fine di novembre è iniziato il processo politico che culminerà con il cambio di comando della presidenza cubana nel febbraio 2018.

Nonostante il calo di quasi il 30% delle esportazioni di merci nel 2016, influenzate dai minori volumi di produzione e da uno scenario di prezzi avversi, il deficit della bilancia delle merci si è ridotto di quasi 400 milioni di dollari a causa della pronunciata diminuzione delle importazioni di beni a causa di difficoltà nell’accesso al credito commerciale associato a saldi pendenti di pagamento in lettere di credito. Durante la prima metà del 2017, si è osservata una leggera ripresa delle esportazioni di beni, sospinta dalla dinamica dei prezzi internazionali. Questa ripresa potrebbe vedersi compromessa dai danni legati all’uragano Irma durante la seconda metà del 2017. Per quanto riguarda i servizi, è continuato il dinamismo del flusso di turisti ed all’inizio di novembre 2017 si è superata la cifra record di 4 milioni osservata in 2016, con la quale si stima che l’anno si chiude con una cifra superiore ai 4,7 milioni di visitatori. Inoltre, si osserva una riconfigurazione della modalità in cui vengono esportati i servizi sanitari, privilegiando la concessione di tali servizi ai visitatori che arrivano sull’isola attraverso il turismo della salute.

Secondo i dati del Ministero del Commercio Estero e degli Investimenti Esteri, nel 2017 sono stati annunciati progetti di investimenti stranieri diretti (FDI) per un importo di 2000 milioni di dollari, concentrati nel settore della infrastruttura turistica e dell’energia. Tra questi, spiccano vari investimenti russi.

Dopo di che, secondo dati preliminari, l’economia cubana ha sofferto una contrazione nel 2016 a causa di cali nei settori manifatturiero (-3%), costruzioni (-4,6%) e sanità pubblica (-5,3%) – che non sono stati compensati dall’espansione nel trasporto, stoccaggio e comunicazioni (5%) e alberghi e ristoranti (5,1%) – nel primo semestre del 2017 è stato ripreso il percorso di crescita, con una espansione inter-annuale dell’ 1,1%. La risalita dell’attività economica sarebbe stato sostenuto dal continuo dinamismo del turismo, nonostante la raccomandazione di non recarsi nell’isola che il governo USA ha fatto ai suoi cittadini, per il positivo andamento del trasporto, per un’accelerazione dell’attività agropastorale e per il recupero del settore delle costruzioni. Durante la seconda metà dell’anno, l’attività economica si vide colpita dall’impatto dell’uragano Irma nel settore agricolo.

Le relazioni disponibili mostrano che l’inflazione dei prezzi al consumo è rimasta bassa durante la prima metà dell’anno a causa delle migliori condizioni di offerta. Tuttavia, questa tendenza potrebbe essersi invertita nel secondo semestre a causa dell’impatto dell’uragano Irma sull’approvvigionamento alimentare.

Sebbene il tasso di disoccupazione sia sceso da un 2,4%, nel 2015, al 2,0%, nel 2016, questo coincide con la tendenza negativa osservata nel tasso di partecipazione dal 2011, che è influenzato sia dalla dinamica demografica della popolazione come da modelli di migrazione internazionale. Secondo dati del Ministero del Lavoro e Sicurezza Sociale (MTSS), alla fine del terzo trimestre del 2017, la crescita interannuale dei lavoratori autonomi era del 10,8%. Il dinamismo dell’occupazione nel settore non statale potrebbe essere pregiudicato, a breve termine, dalla decisione del Governo di sospendere, temporaneamente, la consegna di permessi per varie attività. Per quanto riguarda gli stipendi, secondo dichiarazioni ufficiali, il salario medio nominale, che nel 2016 è cresciuto del 7,7%, si sarebbe ridotto dell’1,2% durante il primo semestre del 2017 a seguito di una riduzione dello 0,6% nella produttività degli occupati.

Per il 2018, il CEPAL prevede una leggera accelerazione del tasso di crescita per raggiungere l’1% sulla base di un continuo dinamismo dell’attività turistica, una regolarizzazione del rifornimento di prodotti energetici, un modesto miglioramento dei prezzi internazionali dei principali prodotti di esportazione e una maggiore spesa associata allo sforzo di ricostruzione dei danni causati dall’uragano Irma.

(CEPAL)


Comisión Económica para América Latina sobre el desempeño de la economía cubana en 2017: “Ligera recuperación”

La Comisión Económica para América Latina (CEPAL) ha dado a conocer su Balance Preliminar de las Economías de América Latina y el Caribe 2017.

Aunque como es tradicional en la sesión de la Asamblea Nacional del Poder Popular, que esta vez tendrá lugar el 21 de diciembre, se deben dar a conocer los resultados de la ecconomía cubana en el año en curso y su proyección para el próximo, siempre es interesante leer los estimados de CEPAL que suelen caracterizarse por su objetividad.

Después de una contracción de la economía cubana del 0,9% en 2016, la CEPAL proyecta una ligera recuperación del 0,5% en 2017. Este desempeño refleja el balance entre el comportamiento positivo del flujo de turistas hacia el país y el impulso fiscal, contrarrestado parcialmente por el endurecimiento del bloqueo estadounidense, la difícil situación económica por la que atraviesa la República Bolivariana de Venezuela (uno de los principales socios comerciales de Cuba ) y los efectos climatológicos extremos sobre la actividad agropecuaria.

Ante la adversa situación económica, que significó menores ingresos, en 2016 el déficit fiscal del Estado fue equivalente al 6,8% del PIB, ligeramente por debajo del 7,1% del PIB previsto en la ley del presupuesto. Para 2017, el presupuesto contempla un déficit cercano a los 11.500 millones de pesos (un 12% del PIB presupuestado), cifra superior en más de 5.000 millones de pesos a la registrada en 2016. Destacan la reducción del impuesto por la utilización de la fuerza de trabajo al 5% del salario devengado, así como los incrementos del 29,2% en el gasto en actividades no presupuestadas y del 42,9% en gastos y transferencias de capital con respecto a lo ejecutado en 2016. La información disponible indica que, aunque no se anticipa un incremento del déficit respecto del presupuestado, algunas partidas del gasto se han reorientado para atender la reconstrucción de hogares e infraestructura clave a raíz de los daños provocados por el huracán Irma.

Al cierre del primer semestre de 2017, los ingresos públicos se incrementaron ligeramente por encima de lo presupuestado, impulsados por el desempeño de la recaudación de impuestos sobre utilidades e ingresos personales. Por su parte, los gastos fueron menores que los presupuestados debido a crecimientos por debajo de los anticipados en rubros como mantenimiento constructivo e insumos intermedios. Como resultado, el déficit fiscal acumulado en el primer semestre rondó los 4.500 millones de pesos y ha sido financiado mediante la colocación de bonos soberanos en el sistema bancario nacional. Durante el mismo período se reporta el pago de deuda pública por 2.306 millones de dólares.

En lo que respecta a la política monetaria, los instrumentos del banco central, en el contexto de una economía planificada centralmente, son el control del tipo de cambio, el manejo de las tasas de interés y el encaje legal, que se mantuvieron sin cambio durante el período de análisis. En 2016, el agregado monetario M2 creció un 13,1% en términos nominales, impulsado por la expansión del 15,9% del efectivo en circulación, que refleja parcialmente la evolución del capital de trabajo de los trabajadores del sector no estatal.

En noviembre de 2017 entraron en vigor una serie de medidas del Gobierno de los Estados Unidos que imponen restricciones adicionales a la inversión, los intercambios comerciales y los viajes de sus ciudadanos a Cuba. A principios de noviembre, no obstante, se anunció la firma de un acuerdo para la exportación de carbón vegetal a los Estados Unidos, a sí como la apertura de una distribuidora de una empresa de equipo industrial estadounidense en la Zona Especial de Desarrollo Mariel (ZEDM). Por otra parte, a partir del 1 de noviembre entró en vigor el acuerdo de diálogo político y cooperación con la Unión Europea.

En octubre de 2017 se firmó un convenio marco con China que incluye líneas de crédito concesionales para inversión en el sector de la energía. A principios de noviembre de 2017 se presentó la actualización de la cartera de oportunidades de inversión extranjera, en la que se incorporan 156 proyectos centrados en los sectores de turismo, agroindustrial, alimentario, energético y de construcción. A fines de noviembre comenzó el proceso político que culminará con el cambio de mando de la presidencia cubana en febrero de 2018.

A pesar de la caída de casi un 30% en las exportaciones de mercancías en 2016, afectadas por los menores volúmenes de producción y un escenario adverso de precios, el déficit de la balanza de mercancías se redujo casi 400 millones de dólares debido a la pronunciada disminución de las importaciones de bienes a causa de dificultades en el acceso a crédito comercial asociado a los saldos pendientes de pago en cartas de crédito. Durante el primer semestre de 2017 se observó una ligera recuperación de las exportaciones de bienes, impulsadas por la dinámica de precios internacionales. Dicho repunte podría verse comprometido por los daños vinculados al huracán Irma durante el segundo semestre de 2017. En lo que respecta a los servicios, continuó el dinamismo del flujo de turistas y a principios de noviembre de 2017 se superó la cifra récord de 4 millones observada en 2016, con lo que se estima que el año cierre con una cifra superior a los 4,7 millones de visitantes. Además, se observa una reconfiguración de la modalidad en la que se exportan servicios de salud, privilegiando el otorgamiento de dichos servicios a los visitantes que llegan a la isla a través del turismo de salud.

De acuerdo con cifras del Ministerio de Comercio Exterior e Inversión Extranjera, durante 2017 se han anunciado proyectos de inversión extranjera directa (IED) que suman 2.000 millones de dólares, concentrados en infraestructura turística y de energía . Entre ellos se destacan diversas inversiones rusas.

Después de que, de acuerdo con cifras preliminares, la economía cubana sufriera una contracción en 2016 debido a caídas en los sectores de manufactura (-3%), construcción (-4,6%) y salud pública (-5,3%) —que no alcanzaron a ser compensadas por la expansión en transporte, almacenamiento y comunicaciones (5%) y hoteles y restaurantes (5,1%)—, en el primer semestre de 2017 se retomó la senda de crecimiento, con una expansión interanual del 1,1%. El repunte de la actividad económica habría sido impulsado por el continuado dinamismo del turismo, no obstante la recomendación de no viajar a la isla que el Gobierno de los Estados Unidos realizó a sus connacionales, por el positivo desempeño del transporte, por una aceleración de la actividad agropecuaria y por la recuperación del sector de la construcción. Durante el segundo semestre del año la actividad económica se vio afectada por el impacto del huracán Irma sobre el sector agropecuario.

Los informes disponibles dan cuenta de que la inflación de precios al consumidor se mantuvo baja durante el primer semestre ante mejores condiciones de oferta. Sin embargo, dicha tendencia podría haberse revertido en el segundo semestre debido al impacto del huracán Irma sobre el abasto de alimentos.

Si bien la tasa de desempleo se redujo de un 2,4% en 2015 a un 2,0% en 2016, esto coincide con la tendencia negativa observada en la tasa de participación desde 2011, en la que inciden tanto la dinámica demográfica de la población como los patrones de migración internacional. De acuerdo con cifras del Ministerio de Trabajo y Seguridad Social (MTSS), al cierre del tercer trimestre de 2017, el crecimiento interanual de trabajadores por cuenta propia fue del 10,8%. El dinamismo del empleo en el sector no estatal podría verse afectado en el corto plazo por la decisión del Gobierno de suspender temporalmente la entrega de permisos para diversas actividades. En lo que respecta a salarios, de acuerdo con declaraciones oficiales, el salario medio nominal, que en 2016 creció un 7,7%, se habría reducido un 1,2% durante el primer semestre de 2017 producto de una rebaja del 0,6% en la productividad de los ocupados.

Para 2018 la CEPAL proyecta una ligera aceleración de la tasa de crecimiento para alcanzar un 1% sobre la base de un continuado dinamismo de la actividad turística, una regularización en el abasto de productos energéticos, una modesta mejoría de los precios internacionales de los principales productos de exportación y un mayor gasto asociado al esfuerzo de reconstrucción de los daños ocasionados por el huracán Irma.

(CEPAL)

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