ANPP: intervento di Marino Murillo Jorge

Buon pomeriggio.

V’informerò sul lavoro che abbiamo realizzato nell’Implementazione delle Linee dal Congresso del Partito sino ad oggi.

Dal Congresso ad oggi abbiamo lavorato soprattutto per completare i quattro documenti discussi nel Congresso del Partito. Il tempo maggiore è stato dedicato a questo processo per il quale, come sapete, abbiamo sottoposto a  consultazione alcuni di questi documenti e che la consultazione ha compreso 1.600.000 persone.

Questa è la prima informazione. Il 5 settembre Granma ha pubblicato che si cominciavano a vendere i tabloide dei documenti discussi nel Congresso del Partito.

La seconda informazione: in una delle riunioni della commissione del Burò Politico per il controllo dell’esecuzione dell’attualizzazione del modello, sono state discusse e analizzate criticamente le 100 politiche approvate.

Queste 100 politiche sono state divise in tre categorie: quelle che avevano realizzato gli obiettivi pianificati, quelle che avevano realizzato parzialmente gli obiettivi e quelle che hanno presentato più errori che virtù o non avevano realizzato gli obiettivi per i quali erano state approvate.

Nella riunione di ieri del Plenum del Comitato Centrale è stato deciso e indicato dal Generale d’Esercito, di discutere con calma nel primo trimestre dell’anno che viene, nel Plenum del Comitato Centrale, questo rapporto, con tutta la profondità, perché è un bilancio politica a politica, dei risultati ottenuti.

Nella discussione di questo rapporto sono state approvate otto priorità e tra queste otto mi riferirò qui molto brevemente a quattro: Primo, terminare di risolvere l’ordine monetario del paese, nel senso dell’unificazione monetaria e del cambio, perchè nel primo trimestre dovremo anche presentare al Plenum una proiezione strategica di come si affronterà l’implementazione delle Linee sino al 2021  e questo è una cosa ancora pendente e non abbiamo terminato perché, come ho detto, i documenti sono stati terminati il 5 settembre.

Sulle otto priorità: la prima, l’ordinamento monetario, ossia risolvere il tema della doppia moneta e il cambio.

Una seconda priorità, è terminare l’elaborazione del Piano di Sviluppo a lungo tempo. Molte delle cose che sono state discusse qui oggi nella relazione dell’Economía e nella relazione del Bilancio e delle tensioni che ci sono, dobbiamo cominciare a vederle con una visione a medio e lungo tempo e non solo dell’anno del calendario, cioè quello che si fa nel piano e nel bilancio.

Un’altra priorità è lo sviluppo dell’impresa statale socialista come forma primordiale nell’economia. Dobbiamo realizzare tutto il disegno di cosa va fatto all’impresa statale socialista per far sì che ottenga il suo pieno funzionamento effettivo nell’economia che, ovviamente, passa anche dal riordino monetario e cambiario. L’altra quarta priorità che è stata spiegata e contestata qui al ministro Rodrigo, è cosa fare per ottenere un maggior incremento di investimenti stranieri nel processo di sviluppo del paese.

Queste sono, delle otto priorità, le quattro alle quali mi voglio riferire, che dobbiamo considerare nella proiezione strategica che presentiamo, ed è così che si stanno presentando le priorità.

In relazione alla doppia moneta e al cambio, abbiamo lavorato e si sta lavorando intensamente. Ci sono 13 sotto gruppi di lavoro con più di 200 persone che lavorano con tutta la volontà a questo tema, ed anche tra queste 200 persone ne abbiamo localizzate alcune nell’ambito internazionale che sono grandi professionisti in questo tema e ci sono stati incontri con loro.

La doppia moneta e il cambio hanno effetto in tutta la società e nell’economia, e non è solo togliere una moneta e porre un tipo di cambio: ha a che vedere con le entrate delle persone, ha a che vedere con la capacità d’acquisto del salario, di tutto quello di cui si è tanto parlato in questi giorni, e quello che posso informare  è questo, in questi momenti, che tutti gli studi fatti in questi anni hanno permesso di definire bene quali sono le premesse e quali i problemi che ci sono da risolvere, e si lavora intensamente.

In relazione all’impresa statale, che in verità si trova in un ambiente monetario che non la favorisce, sono state realizzate molte cose. Sono state cambiate le relazioni delle imprese con il bilancio dello Stato, è stato definito che il 50% degli utili dopo le imposte li terranno le imprese e sono state definite 11 destinazioni di riserva che si possono creare partendo dagli utili.

Questo è anche stato reso flessibile negli ultimi anni, e dato che è aumentata l’autonomia, in alcune facoltà date al sistema delle imprese, sono state create giunte di governo.

Qui va detto che le giunte di governo non sono le rappresentanti dei sistemi delle imprese di fronte al governo, sono le rappresentanti del governo di fronte al sistema delle imprese per massimizzare i risultati; le giunte di governo hanno, per un Decreto Legge, quattro funzioni fondamentali; definire la proiezione strategica, la distribuzione degli utili delle imprese, valutare la pertinenza del piano e analizzare trimestralmente i risultati degli indici di direzione che si formano nel piano.

I membri delle giunte hanno frequentato corsi di specializzazione, ma manca molto per il loro funzionamento a piena capacità e perchè compiano bene tutte le funzioni che sono state stabilite.

Recentemente, la scorsa settimana, sono state approvate quattro norme di rango superiore che hanno a che vedere con il sistema delle imprese cubane, in cui si definisce che il sistema imprenditoriale cubano è composto da tre cose fondamentali: le organizzazioni superiori di direzione delle imprese, le imprese e le unità imprenditoriali di base.

Qui va detto che le chiamate OSDE esistevano da prima, ma quello che abbiamo adesso è una OSDE che non compie funzioni statali, ma solo funzioni imprenditoriali, perché le funzioni statali sono restate ai ministeri.  Lì si definiscono concetti, facoltà e attribuzioni ad ogni livello di ognuna di queste strutture.

Tra e facoltà date al sistema delle imprese ci sono stati anche problemi ancora presenti e ci sono state deviazioni, soprattutto attraverso i sistemi di pagamento per la resa.  In alcuni casi sono stati fatti pagamenti senza supporto produttivo e in altri casi si è stati troppo ristretti nel tema dei salari.

Voi avete visto che sia nella relazione di Cabrisas come in quella di Lina Padraza, per mantenere l’equilibrio finanziario interno il punto principale di partenza è che non ci siano pagamenti di salari senza supporto produttivo.

Questi sono i temi a quali mi volevo riferire in relazione alle imprese.
In relazione alle formule non statali, in particolare le cooperative non agricole e i lavoratori indipendenti. Questo tema e stato toccato dal Generale d’Esercito nell’Assemblea precedente, nel suo discorso, e lui ha indicato che ci sono state deviazioni dall’idea originale disegnata.

Per questo motivo il Consiglio dei Ministri ha approvato una nuova politica per il tema delle cooperative non agricole e il lavoro indipendente, ma questo non significa che si retrocede nel riconoscimento delle formule non statali nel modello economico cubano; ci sono state però mancanze di disciplina, c’è stata corruzione e ci sono state deviazioni dall’idea originale.

Il Consiglio dei Ministri, come ho detto, ha approvato una politica che ha come obiettivo che tutto quello che è deviato dall’idea originale torni a questo punto dell’idea originale. E voglio fare riferimento ad alcune cose, perché nella misura in cui si sta lavorando molto rapidamente all’elaborazione delle norme giuridiche, perché tutto il nuovo che si sta approvando si esprima con regolamenti e  sono state approvati principi di politica e mi riferirò ad alcuni tra questi.

In relazione alle cooperative, sono attive nell’esperimento 429 cooperative, che ne includono cinque  approvate come politica della pesca  e che sono rappresentate qui da organismi (e indica).

Il lato più importante con le cooperative non agricole è che si cambia un principio del cooperativismo e che operano nell’ambito territoriale in funzione  dello sviluppo territoriale, partecipano allo sviluppo del paese dal territorio ed avranno una portata provinciale, ma non potranno fare attività fuori dalla provincia in cui hanno il domicilio legale.

Si regolano i limiti delle entrate, il minimo e il massimo tra chi guadagna meno e chi guadagna di più dentro la cooperativa.

Vedete, non regoliamo le entrate, perchè le cooperative pagano anticipatamente e distribuiscono gli utili. Se la cooperativa ha molte entrate e può ripartire un livello di entrate alto, non si limita; quel che si dice è che tra quella che guadagna meno e quella che guadagna di più non ci può essere una differenza più grande di tre volte.

Tutto questo che si sta regolando ora, si fa perché sono state scoperte anche in verifiche realizzate dalla Corte dei Conti Generale della Repubblica varie deviazioni e potrebbe sembrare esagerato, ma dirò quanto segue: sono state scoperte cooperative dove quello che guadagnava meno prendeva 3000 pesos, e il presidente 37.000 pesos, quattordici volte di più. E dove il presidente della cooperativa guadagna quattordici volte più dell’operaio, questa non è una cooperativa, questa è un’impresa privata e non lo si può permettere.
C’erano cooperative che vivevano del lavoro contrattato e non del lavoro dei soci e anche questo viola un principio del cooperativismo.

Per tanto, ho detto due cose: uno, ho detto 429 nell’esperimento, la portata territoriale e il regolamento delle entrate e ovviamente si regola anche quanti soci e quanti lavoratori può avere una cooperativa; ma non entriamo qui nei dettagli perchè nella misura in cui saranno pronte le norme giuridiche, si pubblicherà sulla stampa ognuno dei principi con le sue norme.

Anche In relazione al lavoro indipendente ci sono regolamenti.

Primo, si potrà avere una sola autorizzazione per il lavoro indipendente. Oggi se ne può avere più di una, ma inseguito se ne potrà tenere una sola.

Insomma anche la quantità delle autorizzazioni che abbiamo, duecentoventi circa, si riducono perché ci sono autorizzazioni che si integrano, e porto questo esempio: un salone di bellezza. Prima erano sette, prima: per fare più bella la gente c’erano un barbiere, una parrucchiera, una manicure un questo e un altro… e chi voleva fare tutto doveva avere sette licenze. Adesso si chiama Servizio di Bellezza e può fare tutto quello che è compreso in queste sette.

Se è così dobbiamo cambiare la portata con una risoluzione della Ministro del Lavoro, su quel che si può fare in ogni attività. E questo può sembrare una grave restrizione, ma è anche una grande soluzione, per cui si devono ridefinire le portate e dobbiamo rivedere il carico tributario, perchè le sette autorizzazioni diventano una sola e non hanno lo stesso peso tributario, ma anche questo lo risolveremo.

Nel caso delle attività di gastronomia, si riconoscono i bar, perché oggi tutti quelli che hanno un bar lo sfruttano con la licenza di paladar, ma non è lo stesso un ristoranate che un bar e va definito cosa può fare questo nuovo bar,  che cos’è un bar, che orari deve applicare, autorizzati dal Consiglio dell’ Amministrazione Municipale.

Inoltre si autorizzeranno coloro che affittano a farlo anche con le imprese, cosa che sino ad oggi non era permessa.

In senso generale si tratta di fare ordine e non di negare il ruolo che hanno le formule non statali in tutto il processo di attualizzazione del Modello Economico.

In relazione alla politica agricola e dell’allevamento, si è lavorato anche alla politica e alle norme giuridiche sulla consegna della terra in usufrutto, e la cosa più importante è che l’usufrutto che prima si assegnava per 10 anni, oggi si darà per 20 anni prorogabili.

Per questo uno può restare sino a che userà la terra per quel che gli è stata  assegnata a tempo indeterminato. E come ha detto Lina Pedraza, si comincerà l’applicazione graduale dell’imposta per l’abbandono della terra e nessuno ha diritto in Cuba – e nell’Isola ci sono 6.3 milioni di ettari di terra coltivabile – a tenere un pezzo di terra senza farla produrre, perché questo, d’altra parte genera più importazioni di alimenti, e cominciare a farsi pagare questa imposta è un’azione associata a chi ha la terra e deve farla produrre, sia chi sia, impresa,, cooperativa o usufruttuario, e questo è uguale per tutti.

Ci sono persone che hanno chiesto la terra in usufrutto e la fanno produrre in modo molto efficiente, ma altre no.

È stato applicato anche un altro gruppo di politiche per l’informatizzazione della società e si sono applicate alcune politiche associate alla dinamica demografica. Per esempio, la madre che lavora che durante il primo anno decide di riprendere il lavoro, riceverà il pagamento della licenza e del salario e ci sono più d quattrocento madri che hanno sfruttato questo beneficio.

Le lavoratrici indipendenti con più di due figli pagano tasse ridotte e tutto questo gruppo di politiche sta funzionando.

In tutto questo periodo si è lavorato a 80 politiche: 18 sono state approvate; 15 sono concluse o in processo d’approvazione e 47 sono in differenti fasi d’elaborazione. Come ho detto, quello che ha preso più tempo è stato terminare i documenti del Congresso del Partito, ma abbiamo lavorato a questa quantità di politiche che sono lì.

Per concludere devo dire quanto segue:

Il Generale d’Esercito mi ha raccomandato di fare il seguente ragionamento : tutti i problemi che abbiamo affrontato nell’Attualizzazione del Modello sono più complessi e più profondi di quel che avevamo pensato inizialmente.

Realmente si pensava che questo si poteva risolvere in un periodo di tempo più breve. Dal VI al VI Congresso ci siamo sbrigati nell’applicazione di un gruppo di politiche senza creare tutte le condizioni, né tutte le specializzazioni, e per questo un gruppo importante di politiche ha ottenuto risultati negativi.

Il tema, per esempio, della doppia moneta e del cambio è più complicato di quello che potevamo immaginare, perché passa per la soluzione  delle due monete che sono il CUP e il CUC. Si devono risolvere due tipi di cambio, 1 per la persona giuridica, 1 per 24 o 25 come lo vogliono porre per le persone naturali e riguarda anche le entrate e i sussidi eccessivi che abbiamo con la popolazione.

Noi oggi possiamo dire che coloro che lavorano nel settore statale sono i più danneggiati con il tema salario e in particolare il settore con un bilancio, perché il sistema delle imprese in qualche modo ha aumentato il salario medio, partendo dai sistemi di pagamento per resa. Ma quello che abbiamo nella società, che sino ad oggi è stato assolutamente giusto e dovrà continuare ad essere giusto, di sussidiare tutto il mondo mentre a un’altra parte  non paghiamo il salario che corrisponde, realmente lo dobbiamo trasformare, e non si realizzerà un vero ordine economico e monetario se il lavoro non si trasformerà nella principale fonte di entrate della popolazione.

Il salario deve soddisfare le necessità dell’operaio e della famiglia e le pensioni devono soddisfare quelle del pensionato.

Ratifico che questi temi sono molto complessi. Nel plenum del Comitato Centrale noi poniamo alcuni esempi: tutti noi che mangiamo il pane in Cuba, mangiamo il primo panino sussidiato di 80 grammi e se poi si vuole mangiare un altro panino allora si pagherà l’83% di tassa sul prezzo che si paga.

Agli stessi cubani vendiamo un panino con una tassa molto forte e questo va rivisto. Si organizzano i costi, si organizzano i prezzi,si toglie il sussidio, si somma il sussidio al salario e tutto il pane che  uno mangerà, lo pagherà secondo la spesa permessa dal lavoro che ha.

Allora, ratifichiamo l’idea che questo è un tema ben complicato, che si sta lavorando intensamente e che in un principio forse abbiamo sottovalutato le complessità e che nel primo trimestre dell’anno 2018 noi presenteremo al Plenum del Comitato Centrale la relazione che ci ha indicato il Generale d’Esercito e presenteremo anche la proiezione del lavoro delle Linee sino al prossimo Congresso.

Molte grazie, è tutto.


Intervención de Marino Murillo Jorge, miembro del Buró Político del Comité Central del Partido Comunista de Cuba y Jefe de la Comisión de Implementación y Desarrollo, en el X Periodo Ordinario de Sesiones de la VIII Legislatura de la Asamblea Nacional del Poder Popular, en el Palacio de Convenciones, el 21 de diciembre de 2017, «Año 59 de la Revolución».

Buenas tardes.

Voy a hacer una información sobre el trabajo que se ha realizado en la implementación de los Lineamientos desde el Congreso del Partido hasta la fecha.

Desde el Congreso hasta la fecha se trabajó fundamentalmente en la culminación de los cuatro documentos que se discutieron en el Congreso del Partido. El fondo de tiempo fundamental se dedicó a ese proceso en que, como ustedes saben, se sometieron a consulta algunos de esos documentos y que la consulta abarcó 1 600 000 personas. Esa es la primera información. El 5 de septiembre salió en el periódico Granma que se empezaban a vender en los tabloides los documentos que se habían discutido en el Congreso del Partido.

Segunda información: En una de las reuniones de la Comisión del Buró Político para el control de la ejecución de la Actualización del Modelo, se discutieron y se analizaron críticamente las 100 políticas aprobadas.

Esas 100 políticas se dividieron en tres categorías: las que habían cumplido los objetivos planteados, las que habían cumplido los objetivos parcialmente, y las que tuvieron más errores que virtudes y no habían cumplido los objetivos para los que se aprobaron.

En la reunión de ayer del Pleno del Comité Central se decidió y fue indicado por el General de Ejército, en el primer trimestre del año que viene, en el Pleno del Comité Central discutir ese informe pausadamente y con toda profundidad, porque es un balance, política a política, de los resultados obtenidos.

De la discusión de ese informe se aprobaron ocho prioridades, de esas ocho prioridades me voy a referir aquí muy brevemente a cuatro: primero, acabar de resolver el ordenamiento monetario del país en el entendido de la unificación monetaria y cambiaria, porque en el primer trimestre también tenemos que presentarle al Pleno una proyección estratégica de cómo se va a enfrentar la implementación de los Lineamientos hasta el 2021, eso es algo que todavía está pendiente y no hemos terminado porque, como dije, los documentos finalmente estuvieron terminados el 5 de septiembre.

De las ocho prioridades: una primera prioridad, ordenamiento monetario, llámese resolver el tema de la dualidad monetaria y cambiaria.

Una segunda prioridad, terminar la elaboración del Plan de Desarrollo a largo plazo. Muchas de las cosas que se han discutido aquí hoy en el Informe de la Economía y en el Informe del Presupuesto y de las tensiones que hay, evidentemente hay que empezarlas a ver con una visión de más mediano y largo plazo y no solo de año calendario, que es lo que se hace en el plan y en el presupuesto.

Otra prioridad es el desarrollo de la empresa estatal socialista como fórmula primordial en la economía. Tenemos que hacer todo el diseño de qué hay que hacerle a la empresa estatal socialista para que logre su pleno funcionamiento efectivo en la economía, que, por supuesto, pasa también por el ordenamiento monetario y cambiario.

La otra cuarta prioridad, que también aquí se explicó y contestó el ministro Rodrigo, es qué hacer para lograr mayor incremento de la inversión extranjera dentro del proceso de desarrollo del país.

Esas son de las ocho prioridades, las cuatro a las cuales me quiero referir, que tenemos que tener en cuenta en la proyección estratégica que presentemos, ahí se están presentando las prioridades.

Con relación a la dualidad monetaria y cambiaria, se ha venido trabajando y se está trabajando intensamente. Hay 13 subgrupos de trabajo con más de 200 personas trabajando con toda intencionalidad en este tema, e incluso, en esas 200 personas tenemos localizadas a algunas personas en el ámbito internacional que son muy profesionales en este tema y se han ido teniendo encuentros con ellos.

La dualidad monetaria y cambiaria tiene un efecto en toda la sociedad y en la economía, y no es solo quitar una moneda y poner un tipo de cambio: tiene que ver con la formación de los precios, tiene que ver con el ingreso de las personas, tiene que ver con la capacidad de compra que tiene el salario, de lo que tanto se ha hablado en estos días, y lo que puedo informar es que eso, en estos momentos, todos los estudios hechos en estos años han permitido tener bien definido cuáles son las premisas y cuáles son los problemas que hay que resolver y se trabaja intensamente.

Con relación a la empresa estatal, que es verdad que está en un entorno monetario que no la favorece, se han hecho un grupo de cosas, se cambiaron las relaciones de las empresas con el presupuesto del Estado, se definió que el 50 % de las utilidades después del impuesto, la retienen las empresas y están definidos 11 destinos de reservas que se pueden crear a partir de las utilidades. Eso se ha flexibilizado también en los últimos años, y como se ha aumentado en la autonomía y en algunas facultades que se le ha dado al sistema empresarial, se crearon las juntas de gobierno.

Aquí hay que decir que las juntas de gobierno no son los representantes de los sistemas empresariales ante el gobierno, son los representantes del gobierno ante el sistema empresarial para maximizar los resultados, y las juntas de gobierno tienen por un Decreto Ley definidas cuatro funciones fundamentales: definir la proyección estratégica, la distribución de las utilidades de las empresas, valorar la pertinencia del plan y analizar trimestralmente los resultados de los indicadores directivos que se forman en el plan.

Se han dado cursos de capacitación a los miembros de las juntas de gobierno, pero todavía falta mucho para que funcionen a plena capacidad y cumplan bien todas las funciones que tienen definidas.

Recientemente, la semana pasada, fueron aprobadas cuatro normas de rango superior que tienen que ver con el sistema empresarial cubano, donde se define que el sistema empresarial cubano está compuesto por tres cosas fundamentales: las organizaciones superiores de dirección empresarial, las empresas y las unidades empresariales de base. Aquí hay que decir que las llamadas OSDE existían desde antes, lo único que tenemos ahora es una OSDE que no cumple funciones estatales, solo cumple funciones empresariales, porque las funciones estatales se quedaron en los ministerios. Ahí se definen conceptos, facultades y atribuciones a cada nivel de cada una de esas estructuras.

En las facultades que se le han dado al sistema empresarial ha habido problemas también en su uso, y ha habido desviaciones, fundamentalmente a través de los sistemas de pago por rendimiento. En algunos casos se pagó sin respaldo productivo, y en otros casos se fue excesivamente restrictivo en el tema de los salarios. Ustedes vieron que tanto en el informe de Cabrisas como en el de Lina, para mantener el equilibrio financiero interno el principal punto de partida es que no haya pagos de salario sin respaldo productivo.

Esos eran los temas a los que me quería referir con relación a la empresa.

Con relación a las fórmulas no estatales, en particular las cooperativas no agropecuarias y los trabajadores por cuenta propia: este tema fue abordado por el General de Ejército en la Asamblea anterior, en el discurso, y él ahí expresaba que hubo desviaciones de la idea original que se diseñó. Por tal motivo, el Consejo de Ministros aprobó una nueva política para el tema de las cooperativas no agropecuarias y el trabajo por cuenta propia, lo cual no quiere decir que se retrocede en el reconocimiento de fórmulas no estatales dentro del modelo económico cubano; pero ha habido indisciplinas, ha habido corrupción, y ha habido desviaciones de la idea original.

El Consejo de Ministros, como dije, aprobó una política que tiene como objetivo que todo lo que se desvió de la idea original vuelva a ese punto de la idea original. Y me voy a referir a algunas cosas, porque en la medida en que se está trabajando muy rápido en la elaboración de las normas jurídicas para que tenga expresión en regulaciones todo lo nuevo que se está aprobando, se aprobaron principios de política y me voy a referir a algunos de ellos.

Con relación a las cooperativas, van a estar funcionando en el experimento 429 cooperativas, que incluyen cinco que se aprobarán como parte de la política de la pesca, que se aprobaron, y ahí están presentadas por organismo (Señala).

Lo más importante de las cooperativas no agropecuarias, es que se cambia un principio del cooperativismo y es que actúan en el ámbito territorial en función del desarrollo territorial, tributan al desarrollo del país desde el territorio, y tendrán un alcance provincial, no podrán hacer actividades fuera de la provincia, donde tengan su domicilio legal.

Se regula límites de ingresos, mínimo y máximo entre el que menos gana, y el que más gana dentro de la cooperativa.

Fíjense, no regulamos el ingreso, porque las cooperativas pagan anticipo y distribuyen utilidades. Si la cooperativa tiene mucho ingreso, y puede repartir un nivel de ingreso alto, no se limita; lo que sí se dice es que entre el que menos gana y el que más gana no puede haber una diferencia más grande de tres veces. Todo esto que se está normando ahora, se hace porque se ha detectado, incluso, en comprobaciones realizadas por la Contraloría General de la República, desviaciones, y pudiera parecer exagerado, pero voy a decir lo siguiente: se detectaron cooperativas que el que menos ganaba, ganaba 3 000 pesos, y el presidente 37 000 pesos, catorce veces más. Y donde el presidente de la cooperativa gane catorce veces más que los operarios, eso no es una cooperativa, eso es una empresa privada, y eso no se puede permitir.

Hubo cooperativas que vivían del trabajo contratado y no del trabajo de los socios, y eso también viola un principio del cooperativismo. Por tanto, he dicho dos cosas: uno, he dicho, 429 en el experimento, el alcance territorial y la regulación del ingreso y, por supuesto, también se regula cuántos socios y cuántos trabajadores puede tener una cooperativa; pero no vamos a caer aquí en los detalles, porque en la medida en que estén hechas las normas jurídicas se irá publicando por la prensa cada uno de los principios con sus normas.

Con relación al trabajo por cuenta propia, también hay regulaciones. Primero, se podrá tener solo una autorización para el trabajo por cuenta propia. Hoy se puede tener más de una y se podrá tener una sola.

Ahora, también la cantidad de autorizaciones, que teníamos doscientas veintitantas, se reducen, ¿por qué?, porque hay autorizaciones que se integran y voy a poner un ejemplo: servicio de belleza. Antes eran siete, antes para embellecer a la gente había: un barbero, una peluquera, una manicuri, un esto y lo otro, y el que quería hacer todo eso tenía que tener siete licencias. Ahora se llama: servicio de belleza y puede hacer todo lo que está en esas siete. Si eso es así, tenemos que cambiar el alcance por una resolución de la Ministra del Trabajo, de qué se puede hacer en cada una de las actividades. Y eso puede parecer que es una gran restricción, pero también hay un gran acomodo, por tanto, hay que redefinir los alcances y tenemos que revisar, entonces, la carga tributaria, porque las siete que se convierten en una sola, no tienen la misma carga tributaria y eso se resuelve también.

En el caso de las actividades de gastronomía, se reconocen los bares, porque hoy todos los que tienen bares han hecho función de bares bajo una licencia de paladar, y no es lo mismo un restaurante que un bar, y ese bar nuevo también se define qué se puede hacer, qué cosa es un bar y que los horarios tienen que ser los que autorice el Consejo de la Administración Municipal.

También se va a autorizar a los arrendadores poder brindarles servicios de arrendamiento a las personas jurídicas, que eso hoy no se podía.

En sentido general, de lo que se trata es de poner orden y no de negar el papel que tienen las fórmulas no estatales dentro de todo el proceso de actualización del modelo.

Con relación a la política agropecuaria. Se trabajó también en la política y las normas jurídicas sobre la entrega de tierra en usufructo, y ahí lo más importante es que el usufructo que antes se entregaba por 10 años, ahora se va a entregar por 20 años prorrogables. Por tanto, usted puede estar mientras que use la tierra para lo cual se le arrendó, indeterminadamente en el tiempo usando esa tierra. Y como Lina expresó aquí, se va a empezar la aplicación gradual del impuesto por la ociosidad de la tierra. Nadie tiene derecho en Cuba –en Cuba hay 6,3 millones de hectáreas de tierra cultivable– a tener un pedazo de tierra que no la haga producir, porque eso, por otro lado, nos genera más importación de alimentos, y empezar a cobrar ese impuesto está asociado a que el que tiene la tierra la tiene que hacer producir, sea quien sea, persona estatal, cooperativa o usufructuario, eso es parejo para todos. Hay personas que han pedido tierra en usufructo y la han puesto a producir muy eficientemente y hay otras que no.

También se aplicó otro grupo de políticas: se aprobó la política para la informatización de la sociedad, se aplicaron algunas políticas asociadas a la dinámica demográfica. Por ejemplo, que la madre que trabaja, durante el primer año, si decide incorporarse a trabajar, va a cobrar la licencia y el salario, hay cuatrocientas y tantas madres que han usado ese beneficio. Se les bajó la carga tributaria a las trabajadoras por cuenta propia que tienen más de dos hijos, y todo ese grupo de políticas está funcionando.

En todo este periodo se ha trabajado en 80 políticas: 18 que se han aprobado; concluidas o en proceso de aprobación hay 15, y en diferentes fases de elaboración hay 47. Como dije, lo que más tiempo nos llevó fue la culminación de los documentos del Congreso del Partido, pero se ha ido trabajando en esa cantidad de políticas que están ahí.

Para concluir tengo que decir lo siguiente:

El General de Ejército me recomendó hacer el siguiente razonamiento: todos los problemas que hemos enfrentado en la Actualización del Modelo son más complejos y más profundos que lo que habíamos pensado inicialmente. Realmente pensamos que esto lo podíamos resolver en un periodo de tiempo más corto; del VI Congreso al VII Congreso nos apuramos en la aplicación de un grupo de políticas sin tener creadas todas las condiciones ni toda la capacitación, y por eso hay un grupo importante de políticas en que los resultados han sido negativos.

El tema, por ejemplo, de la dualidad monetaria y cambiaria es más complicado de lo que nos podemos imaginar, porque pasa por resolver la dualidad monetaria, que es el CUP y el CUC; pasa por resolver los dos tipos de cambio, 1 por 1 para la persona jurídica y 1 por 24 o 25, como le quieran poner, para las personas naturales, y pasa también por los ingresos y los subsidios excesivos que tenemos en la población.

Nosotros hoy podemos decir que los que están en el sector estatal son los más afectados con el tema del salario, en particular en el sector presupuestado, porque el sistema empresarial, de alguna manera, ha ido subiendo su salario medio a partir de los sistemas de pago por rendimiento. Pero lo que tenemos en la sociedad, que hasta hoy ha sido extremadamente justo, y tendrá que seguir siendo justo, de que subsidiamos a todo el mundo y a otra parte no le pagamos el salario que le corresponde, realmente hay que transformarlo; y no se logra un verdadero ordenamiento económico y monetario si el trabajo no se convierte en la principal fuente de ingresos de la población. El salario tiene que satisfacer las necesidades del obrero y la familia; y las pensiones, las necesidades del pensionado.

Ratificar que los temas son muy complejos. En el Pleno del Comité Central nosotros poníamos algunos ejemplos: todos los que nos comemos un pan en Cuba, el primer pan nos lo comemos subsidiado, que es de 80 gramos, y si usted quiere comerse un pan por la libre, entonces paga un 83 % de impuesto del precio que paga de ese pan, y a los mismos cubanos entonces les damos un pan subsidiado y a los mismos cubanos les damos un pan con una carga impositiva muy grande, y eso hay que ordenarlo. Usted organiza los costos, organiza los precios, le quita el subsidio, salariza ese subsidio y cuanto pan que yo me coma lo pago según el gasto de trabajo que tenga.

Entonces, ratificar la idea de que este es un tema bien complicado, que se está trabajando intensamente, que en un principio quizás subestimamos las complejidades y que en el primer trimestre del año que viene nosotros presentaremos al Pleno del Comité Central el informe que nos indicó el General de Ejército, y presentaremos también la proyección de trabajo de los Lineamientos hasta el próximo Congreso.

Muchas gracias. Es todo

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