Replica reportage RAI TG1 “Venezuela anno zero”

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L’ Ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela presso la Repubblica Italiana presenta i suoi complimenti alla Presidente della RAI, dott.ssa Monica Maggioni e al Direttore del TG1, dott. Andrea Montanari, nell’occasione di esprimere preoccupazione e rammarico per l’inesattezza e parzialità delle informazioni riportate dal giornalista italo venezuelano Giovanni Giuseppe Bocco Tartaglione nel reportage “Venezuela anno zero” andato in onda lo scorso 08.01.2018 su RAI 1.

Lunedì 08 gennaio 2018 alle ore 24.05 la televisione di stato italiana RAI-TG1, durante un programma della durata di un’ora, ha mostrato immagini e interviste realizzate in quattro città del Venezuela in un reportage tendenzioso (che presenta una sola visione dei fatti) con il deliberato proposito di tergiversare la controversa realtà politica, sociale ed economica venezuelana.

L’autore del reportage è il cittadino Giovanni Giuseppe Bocco Tartaglione, venezuelano di nascita, con passaporto e carta d’identità della Repubblica Bolivariana del Venezuela, giornalista della televisione di stato italiana.

Senza tralasciare le difficoltà che attualmente affliggono il paese, il giornalista non riferisce sulla brutale guerra economica contro la Repubblica Bolivariana del Venezuela, l’accaparramento, il contrabbando d’estrazione, le sanzioni imposte dagli Stati Uniti, dal Canada e dall’Unione Europea che incidono sulla scarsità di medicinali e beni di prima necessità, il sabotaggio interno all’industria petrolifera ed elettrica, la violenza esercitata dall’opposizione venezuelana durante 4 mesi del 2017 contro ambulatori e ospedali, magazzini alimentari, uffici ministeriali, servizi pubblici e l’atto di bruciare vive 19 persone, giustiziate per essere o per apparire come “chavistas” (sostenitori del governo nazionale).

All’inizio del programma Bocco Tartaglione riferisce: “Sono entrato in Venezuela da turista, di nascosto, e lavoro da invisibile” (ciò significa che non è entrato come giornalista, senza essersi accreditato come tale, si è fatto passare per turista e “di nascosto e da invisibile” ha realizzato il tendenzioso programma).

La confessione del giornalista è una prova della deplorevole intenzione di contribuire alla disinformazione riguardo la Repubblica Bolivariana del Venezuela e diffondere la sua speciale versione di ciò che accade nel paese sudamericano. Questa confessione sarebbe stata sufficiente per permettere a un’istituzione ufficiale, appartenente a uno stato che possiede uguali diritti e doveri dello stato venezuelano, di delegittimare immediatamente il programma per la sua illegalità, per l’uso parziale dell’informazione e per la violazione dell’etica giornalistica.

Il programma ha mostrato la visione parziale del giornalista senza dare diritto d’intervento ad altre parti che avrebbero potuto dare una versione diversa al telespettatore e quindi la possibilità di costruire un’opinione obiettiva sui temi oggetto del reportage. È evidente che le immagini presentante e il copione del programma avevano ed hanno (per le ragioni antecedentemente menzionate) un alto contenuto tendenzioso riguardo la realtà nazionale.

In Venezuela, come in qualsiasi paese del mondo, esistono procedimenti speciali per accreditare la stampa estera. È necessario informare e sottolineare che la Missione Diplomatica venezuelana accreditata in Italia non ha ricevuto nessun tipo di richiesta di visto né di permessi per la realizzazione del suddetto reportage come prevede la norma quando il lavoro giornalistico si realizza in buona fede. È importante ricordare, che durante il 2017, sono stati approvati visti a giornalisti e tecnici della RAI.

Infine, è indubbio che l’obiettivo del suddetto programma non era informare in maniera oggettiva ma bensì riferire “opinioni di una parte interessata” e fatti parziali con l’unico fine di screditare il governo venezuelano, il suo popolo e i suoi dirigenti. Il giornalista in nessun momento ha fatto riferimento ai risultati positivi ottenuti dal governo nazionale durante i processi elettorali del 2017: dell’Assemblea Nazionale Costituente, le elezioni nazionali dei sindaci e dei presidenti delle regioni.

L’Ambasciata della Repubblica Bolivariana del Venezuela presso la Repubblica Italiana nel ringraziare per l’attenzione, si avvale della circostanza per rinnovare i sensi della sua più alta stima e considerazione.

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