Cosa hanno in comune “Otpor”, la NATO

 e la cosiddetta “opposizione pacifica” cubana?

Justo Cruz – https://lapupilainsomne.wordpress.com

Pochi giorni fa un “oppositore pacifico” cubano suggeriva, in un programma televisivo di Miami, di bombardare Cuba. Questo “oppositore” il cui nome non mi voglio ricordare esponeva così il suo punto di vista, cito: “… ad esempio, alle persone piace parlare di ‘Otpor‘ nell’ex Jugoslavia, ma quando è stato efficace ‘Otpor’? Dopo che la NATO ha bombardato la Jugoslavia”. Fine della citazione

Sono incredibilmente sorpreso dal fatto che quasi nessuno al mondo, incluso a Cuba, abbia manifestato al riguardo, o neppure abbia notato la parola “Otpor”.

Un cittadino cubano, residente a Cuba, suggerisce, dall’estero, di bombardare il proprio paese ed i media cubani quasi non se ne accorgono.

Se si considera che queste dichiarazioni sono state fatte negli USA, non credete che ci siano abbastanza ragioni per condannare un simile crimine?

Cambiamo lo scenario e immaginiamo che questo signore fosse un cittadino USA, spagnolo o tedesco e avesse fatto questo “suggerimento” su un canale televisivo russo da Mosca.

Cosa pensate che gli succederebbe di ritorno al suo paese?

I cubani conosceranno la storia del musicista spagnolo condannato a due anni ed un giorno di prigione e ad una multa di 24300 euro per il crimine di esaltazione del terrorismo, ingiurie e calunnie contro la Corona e le istituzioni statali?

Per caso questo “oppositore pacifico” cubano, con queste vergognose dichiarazioni, non starebbe esaltando il terrorismo?

Il 24 marzo ricorrerà il 19 anniversario dell’inizio dei bombardamenti della NATO in Jugoslavia. Durante questo atto criminale, durato 78 giorni, i guerrieri della NATO -senza mandato dell’ONU- lanciarono un totale di 2300 missili e 1400 bombe sul territorio yugoslavo. Solo nella capitale, Belgrado, sono cadute 212 bombe. Come risultato di questo atto di terrorismo di stato, più di 2000 civili hanno perso la vita, tra cui 88 bambini, 6000 feriti, oltre 40000 case, 300 scuole e 20 ospedali sono stati distrutti.

78 giorni di indiscriminati bombardamenti per sconfiggere un presidente eletto costituzionalmente dal suo popolo, solo perché gli USA ed i suoi alleati occidentali si erano messi in testa di liberarsene.

Dopo aver bombardato la Jugoslavia, gli USA ed i suoi alleati hanno invaso Iraq, Libia e Siria, per citare solo alcuni esempi. Le risorse naturali e strategiche come petrolio, gas, oleodotti e gasdotti sono il comune denominatore che caratterizza questi paesi. La manipolazione mediatica e la menzogna sono stati il mezzo usato per giustificare il fine. Questo non è più un segreto per nessuno tranne per questi “oppositori pacifici” cubani che costantemente ci danno l’impressione di vivere su un altro pianeta.

Una giornalista serbo-croata ha commentato così i bombardamenti del suo paese, cito: “Un’importante città europea è stata sottoposta ad un attacco aereo e non riesco ad immaginare che solo pochi statunitensi sappiano cosa stava succedendo. Anche adesso, a 15 anni dall’attacco, non penso che molti statunitensi siano in grado di indicare la Serbia sulla mappa e spiegare perché hanno bombardato questo paese”.

A questo punto solo questa classe di “oppositori pacifici” e di “combattenti” per i “diritti umani” penserebbero usare i bombardamenti in Jugoslavia come argomento per risolvere il “problema” cubano.

Vediamo ora cosa voleva dire questo “oppositore pacifico” cubano quando si riferiva ad “Otpor” come un movimento rivoluzionario.

La parola Otpor deriva dall’alfabeto “Cirillico” e significa “resistenza” ed è il nome di un movimento giovanile di destra con sede in Serbia, noto per le sue posizioni anticomuniste e pro-imperialista. Questa organizzazione è sponsorizzata dall’Occidente e dagli USA ed ha centri di addestramento per giovani in tutta Europa dove si apprendono tutti gli inganni, avuti e da fare, per ottenere cambi di regimi attraverso i cosiddetti “golpi morbidi” o “rivoluzioni colorate” in paesi con governi indesiderabili per non essere allineati agli interessi geopolitici USA.

Vi rendete conto, ora, perché gli “oppositori pacifici” cubani fanno così tanto turismo “socio-politico” in Europa?

Questo gruppo si formò nell’ottobre 1998 apparentemente per lottare per i diritti degli studenti in risposta alle leggi antipopolari del governo di Slobodan Milosevic convertendosi, in seguito, in una delle organizzazioni più attive nelle intense campagne orchestrate dall’Occidente per cacciare dal potere il governante serbo. Alla fine vi riuscirono, ma non grazie a “Otpor”, ma grazie alle bombe ed ai missili NATO.

Questo è il motivo per cui l’ ”oppositorepacifico” cubano “si è lamentato” che “Otpor” era riuscito ad essere efficace solo dopo che la NATO aveva deciso di bombardare la Jugoslavia.

Oggi sappiamo che quel movimento studentesco, sorto nelle università di Belgrado, non aveva nulla del movimento civico spontaneo, né tanto meno di genuino, che rispondeva ad un’agenda concepita in Occidente e che per raggiungere i suoi obiettivi aveva ricevuto supporto logistico e finanziario dall’estero durante quella mal chiamata rivoluzione.

Nel 2000 il giornalista del “The New York Times Magazine” Roger Cohen in colloqui con funzionari e membri del governo ha confermato che gran parte dei 3 milioni inviati in Serbia dagli USA, tra il 1998 e il 2000, per sostenere i movimenti democratici serbi erano andati a finire nelle casse di “Otpor”. (1)

D’altra parte, Donald L. Pierley, assistente amministratore USAID, ha anche confermato che diverse centinaia di migliaia sono stati consegnati a “Optor per finanziare le sue campagne. (2)

Capite ora perché l’ “oppositore pacifico cubano” faceva allusione ad “Otpor”, alla NATO e ad un possibile bombardamento per risolvere quello che loro chiamano il problema cubano?

Bene, ora lo sapete e guerra avvisata non uccide il soldato.

http://www.nytimes.com/2000/11/26/magazine/who-really-brought-down-milosevic.html

https://archive.nytimes.com/www.nytimes.com/library/magazine/home/20001126mag-serbia.html


¿Qué tienen en común “Otpor”, la OTAN y la llamada “oposición pacífica” cubana?

Por Justo Cruz

Hace unos días un “opositor pacífico” cubano sugería en un programa de televisión de Miami bombardear a Cuba. Este “opositor” de cuyo nombre no quiero acordarme exponía así su punto de vista, cito: “…por ejemplo, las personas gustan hablar de “Otpor” en la antigua Yugoslavia, pero, ¿cuándo fue efectivo “Otpor”?, después que la OTAN bombardeó Yugoslavia”. Fin de la cita.

A mí me llama tremendamente la atención que casi nadie en el mundo, incluso en Cuba se haya manifestado al respecto, ni tan siquiera haya reparado en la palabra “Otpor”.

Un ciudadano cubano residente en Cuba sugiere desde el extranjero bombardear a su propio país y los medios cubanos casi ni se enteran.

¿Si se tiene en cuenta que dichas declaraciones fueron hechas en EEUU, no creen ustedes que hayan motivos suficiente como para condenar tal felonía?

Cambiemos el escenario e imaginémonos que este señor fuera un ciudadano estadounidense, español o alemán y hubiese hecho esta “sugerencia” en un canal de televisión ruso desde Moscú.

¿Qué creen ustedes que le pasaría de regreso a su país?

¿Conocerán los cubanos la historia del músico español condenado a dos años y un día de cárcel y a una multa de 24.300 Euros por el delito de enaltecer el terrorismo, por injuria y calumnias contra la Corona y las instituciones del Estado?

¿Acaso este “opositor pacífico” cubano con estas bochornosas declaraciones no estaría enalteciendo al terrorismo?

El 24 de marzo se cumplirán 19 años del inicio de los bombardeos de la OTAN en Yugoslavia. Durante ese acto criminal, que duró 78 días, los guerreros de la OTAN – sin mandato de la ONU – lanzaron un total de 2.300 misiles y 14.00 bombas sobre el territorio de Yugoslavia. Sólo en la capital Belgrado cayeron 212 bombas. Como resultado de este acto de terrorismo de estado perdieron sus vidas más de 2000 civiles entre ellos 88 niños, 6000 personas resultaron heridas, más de 40.000 casas, 300 escuelas y 20 hospitales fueron destruidos.

78 días de bombardeos indiscriminados para derrotar a un presidente elegido constitucionalmente por su propio pueblo, sólo porque a EEUU y a sus aliados de occidente se les metió en la cabeza deshacerse de él.

Después de bombardear Yugoslavia, EEUU y sus aliados invadieron Iraq, Libia, Siria, para citar sólo algunos ejemplos. Los recursos naturales y estratégicos como el petróleo, gas, oleoductos y gasoductos, son el denominador común que caracteriza a estos países. La manipulación mediática y la mentira han sido el medio utilizado para justificar el fin. Ya eso no es un secreto para nadie salvo para estos “opositores pacíficos” cubanos que constantemente están dándonos la impresión de estar viviendo en otro planeta.

Una periodista serbocroata comentaba así los bombardeos a su país, cito: “Una importante ciudad europea fue sometida a un ataque aéreo y me cuesta mucho imaginar que tan solo unos pocos estadounidenses sabían lo que estaba ocurriendo. Incluso ahora, 15 años después del ataque, no creo que muchos estadounidenses sean capaces de señalar a Serbia en el mapa y explicar por qué bombardearon este país”.

A estas altura sólo a esta clases de “opositores pacíficos” y de “luchadores” por los “derechos humanos” se les ocurriría utilizar los bombardeos en Yugoslavia como argumento para solucionar el “problema” cubano.

Veamos ahora que quiso decir este “opositor pacífico” cubano cuando se refería a “Otpor” como un movimiento revolucionario.

La palabra Otpor viene del alfabeto “Cirílico” y significa “ resistencia” y es el nombre de un movimiento juvenil de derecha con sede en Serbia conocido por sus posiciones anticomunista y pro-imperialista. Esta organización es patrocinada por occidente y por EEUU y posee centros de adiestramiento para jóvenes en toda Europa donde se aprenden todas las artimañas habidas y por haber para lograr cambios de regímenes a través de los mal llamados “golpes suaves” o “revoluciones de colores” en países con gobiernos indeseables por no estar alineados a los intereses geopolíticos de EEUU.

¿Se dan cuenta ahora por qué los “opositores pacíficos” cubanos hacen tanto turismo “socio-político” en Europa?

Este grupo se formó en octubre del 1998 aparentemente para luchar por los derechos estudiantiles en respuesta a las leyes anti-populares del gobierno de Slobodan Milósevic convirtiéndose después en una de las organizaciones más activas en las intensas campañas orquestadas desde occidente para expulsar del poder al gobernante serbio. Finalmente lo lograron pero no gracias a “Otpor”, sino gracias a las bombas y a los misiles de la OTAN.

Es esta la razón por la que el “opositor pacífico” cubano se “quejaba” de que “Otpor” solo había logrado ser efectivo después que la OTAN había decidido bombardear Yugoslavia.

Hoy sabemos que aquel movimiento estudiantil surgido en las universidades de Belgrado no tenía nada de movimiento cívico espontáneo, ni mucho menos de genuino, que respondía a una agenda concebida en occidente y que para lograr sus objetivos habían recibido apoyo logístico y financiero desde el exterior durante aquella mal llamada revolución.

En el año 2000 el periodista de “The New York Times Magazine” Roger Cohen en conversaciones con oficiales y miembros del gobierno confirmó que gran parte de los 3 millones enviados a Serbia desde EEUU entre los años 1998 y el 2000 para apoyar a los movimientos democráticos serbios habían ido a parar a las arcas de “Otpor”. (1)

Por su parte también Donald L.Presley, administrador asistente de USAID también confirmó que varios cientos de miles fueron entregados a “Optor para financiar sus campañas. (2)

¿Comprenden ahora por qué el “opositor pacífico cubano” hacía alusión a “Otpor”, a la OTAN y a un posible bombardeo para solucionar lo que ellos llaman el problema cubano?

Bueno ahora lo saben y guerra avisada no mata soldado.

http://www.nytimes.com/2000/11/26/magazine/who-really-brought-down-milosevic.html

https://archive.nytimes.com/www.nytimes.com/library/magazine/home/20001126mag-serbia.html

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.