Díaz-Canel realizza un’intensa agenda di lavoro nella capitale

Il Presidente cubano Miguel Díaz-Canel Bermúdez ha realizzato ieri mercoledì 23 un’intensa agenda di lavoro nella capitale, che ha raggruppato temi molto importanti, come l’impartizione della giustizia, la produzione di alimenti e la cultura come difesa dell’identità dell’Isola.


La giornata è cominciata la mattina con l’inaugurazione del IX Incontro Internazionale Giustizia e Diritto 2018 nel Palazzo delle Convenzioni; è continuata poi alla Fiera Alimenti Cuba 2.0 a Pabexpo e si è conclusa nel pomeriggio nel Centro Culturale La Plaza di 31 y 2, nel municipio di Plaza de la Revolución dove c’è stato un emozionante incontro con gli artisti che hanno partecipato al Vertice dei Popoli in Perù e al Festival delle Arti di Cuba, nel Kennedy Center di Washington DC.

L’INCONTRO INTERNAZIONALE GIUSTIZIA E DIRITTO 

L’appuntamento dei giuristi realizzato ieri e oggi, 23 e 24 maggio, vede la partecipazione di un centinaio di delegati e invitati di 27 nazioni, oltre a 315 cubani, tra i quali i migliori studenti d diritto di sette università del paese.

Convocato dal Tribunale Supremo Popolare di Cuba con l’auspicio dell’Unione dei Giuristi di Cuba e della Facoltà di Diritto dell’Università de L’Avana, l’incontro è diventato uno spazio di prestigio sia in ambito nazionale che in quello internazionale.

Il presidente del Tribunale Supremo Popolare dell’Isola, Rubén Remigio Ferro, lo ha definito così, dando il benvenuto all’evento che convoca al dibattito, alla riflessione e allo scambio tra distinti operatori del sistema giudiziario che sono riuniti a L’Avana.

Il suo intervento è cominciato con un pensiero di costernazione e le condoglianze degli organi della giustizia cubani alle vittime dell’incidente aereo del 18 maggio ed ha poi segnalato la missione dei giudici,  un impegno che implica una nozione e  un incentivo del giusto, oltre che di sincerità, umiltà, cortesia e prudenza.

«Non sarà un buon giudice chi non è virtuoso», ha segnalato.

«Con un programma scientifico ampio e diverso, Cuba si appresta a condividere il suo sapere e ad ascoltare nuove esperienze nel mezzo di un processo di attualizzazione economica e sociale, dalla quale i giuristi cubani non restano estranei, ma si adattano alla situazione», ha valutato Remigio Ferro.

Como parte del programma scientífico Díaz-Canel ha ascoltato la prima conferenza magistrale della giornata, impartita da  Roberto Viciano Pastor, docente dell’Università di  Valencia, sull’applicazione del Diritto Costituzionale del giudice.

UNA FIERA MOLTO OPPORTUNA

Il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri ha poi visitato la seconda edizione del salone Alimentos Cuba 2.0, Fiera Internazionale degli Alimenti, Bibite e Tecnologia Alimentare, che si svolge dal 22 maggio nello spazio fieristico Pabexo, ubicato vicino al Palazzo delle Convenzioni, alla quale partecipano 115 espositori di 22 nazioni e tra questi 25 che si dedicano  esclusivamente alla fabbricazione di attrezzature per l’industria alimentare.

Accompagnato dalla ministro del settore, María del Carmen Concepción González, ha visitato vari stands ed ha dialogato con imprenditori cubani stranieri che si sono riuniti a L‘Avana per accrescere la produzione di alimenti nel paese.

In queste giornate della Fiera si realizzano varie ronde per gli affari, un Forum degli investimenti, la presentazione della cartella delle opportunità per gli investimenti stranieri nel ramo alimentare e spazi di scambio delle conoscenze e delle esperienze.

In  una dichiarazione alla stampa il Presidente cubano ha considerato che la Fiera è molto opportuna perché siamo in un momento in cui vogliamo rilanciare, modernizzare e potenziare l’industria alimentare cubana.

«Nel Piano dell’economia di quest’anno è una priorità tra le priorità, molto potenziata come asse strategico alla base dello sviluppo economico e sociale del paese», ha detto e ha riferito che questo scambio permette che gli stranieri vedano le potenzialità dell’industria alimentare cubana.

«Qui abbiamo presente la produzione, ma anche la scienza e l’innovazione in funzione dell’industria alimentare e questo è un buon complemento per far avanzare le cose che ci siamo proposti».

Quest’anno c’è un processo d’investimenti grande. Io direi il piu grande degli ultimi dieci anni nell’industria alimentare e poco a poco  recupereremo produzioni che sono molto deteriorate- Soprattutto  proporremo nuovi prodotti e  nuovi assortimenti e anche una crescita  della produzione, importante per soddisfare le necessità alimentari nella nostra popolazione», ha concluso.

LA CULTURA CUBANA È LA NOSTRA  MIGLIORE AMBASCIATRICE

Nel pomeriggio il Presidente cubano ha realizzato un emozionante incontro con  gli artisti che hanno partecipato al Vertice dei Popoli in Perù e al Festival delle Arti di Cuba nel Kennedy Center de Washington DC., in maggio, due spazi nei quali è stato dimostrato che la cultura è la miglior ambasciatrice dell’Isola dei Caraibi.

Nel grande centro culturale La Plaza, de 31 y 2, ubicato nel Popolare quartiere  la Timba, nel  municipio Plaza de la Revolución della capitale, è si è svolta un’amena conversazione con l’emozione a fior di pelle, nella quale gli artisti hanno citato parole di ringraziamento, presenza unica, eccellente accoglienza del pubblico, applausi prolungati, sovranità orgoglio cubania …  una mostra dell’impatto tremendo che ha avuto la battaglia vinta in Perù con la spada della cultura e l’installazione di un potere spirituale nello stesso cuore degli Stati Uniti.

Sulla presentazione nel Kennedy Center è stato ricordato che si sono presentati più d 200 artisti cubani di tutte le espressioni, che si preparava da due anni questo colossale spettacolo, che gi auditori erano stracolmi e che l’organizzazione e l’attenzione mostrate dalla prestigiosa istituzione nordamericana sono state uniche.

Del Perù è stato ricordato il difficile contesto dell’evento in cui dall’arte è stata difesa la nostra sovranità e il nostro  prestigio,  con l’impegno che gli artisti hanno mantenuto nella nostra storia.

Non è per caso che il Presidente cubano nelle sue parole è partito dall’emozione di vedere che gli artisti cubani difendono l’identità dell’Isola.

«Questo incontro, ha detto, più che un riconoscimento ufficiale del Partito e del Governo, è un riconoscimento del sentire».

Díaz-Canel ha considerato che i nostri artisti si sono presentati in maniera creativa, impegnata ed elevata e che questo è un frutto del nostro sistema d’insegnamento artistico, un sistema che manteniamo in una situazione economica molto difficile, ha aggiunto.

«Questi sono spazi di comunicazione tra i popoli che non si possono sostituire con niente e dimostrano anche che, nonostante le differenze ideologiche, si possono costruire ponti dal rispetto», ha commentato.

Ugualmente ha riflettuto su quanto sarebbe utile per il nostro popolo che gli artisti che sono stati in Perù e a Washington presentassero la loro arte nel paese in una specie di festival che riunisca tutti, un’idea che è stata accolta con entusiasmo da loro.
«Continuate ad appoggiare la Rivoluzione, continuate a partecipare e migliorare il vostro progetto sociale, continuiamo uniti e apportiamo alla Rivoluzione dalle arti», ha aggiunto.

Poi, accompagnato dal ministro di Cultura, Abel Prieto Jiménez, ha salutato tutti, uno per uno, con forti strette di mano.

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