Venezuela: comunicato ufficiale (NATO)

Il Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolás Maduro Moros, in nome del popolo e del governo venezuelano, ha respinto l’annuncio che il Presidente della Repubblica di Colombia, Juan Manuel Santos, ha fatto venerdì 25 maggio 2018, sull’ingresso del suo paese nell’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord (NATO) nella categoria dei partner globali.


Il Venezuela denuncia ancora una volta alla comunità internazionale l’intenzione delle autorità colombiane di prestarsi a introdurre in America Latina e nei Caraibi, un’alleanza militare esterna con capacità nucleare, che costituisce chiaramente una seria minaccia alla pace e alla stabilità regionale, a partire dalla difesa di ignobili interessi estranei al benessere dei popoli sovrani.

Il mondo è testimone della storica posizione dell’America Latina e dei Caraibi, che hanno sempre preso le dovute distanze dalle politiche e dalle azioni belliche della NATO e da qualsiasi altro esercito o organizzazione militare che cerchi di appellarsi all’uso della forza e alla sofferenza dei Popoli per imporre e garantire l’egemonia di un particolare modello politico ed economico.

Esortiamo il governo della Repubblica di Colombia ad osservare e adempiere agli obblighi internazionali con cui si è impegnato come membro di organizzazioni regionali volte a garantire la pace e la risoluzione pacifica delle controversie. Questi includono le disposizioni del Trattato di Tlatelolco sulla Proibizione di Armi Nucleari in America Latina e nei Caraibi, la Dichiarazione de La Havana della CELAC che proclama l’America Latina e i Caraibi una Zona di Pace, la Dichiarazione del Sud America come Zona di Pace e le Misure di Promozione della Fiducia e della Sicurezza, insieme alle norme approvate nel quadro del Consiglio sudamericano di Difesa dell’UNASUR.

La Repubblica Bolivariana del Venezuela riafferma, ancora una volta, il suo rifiuto di ogni tipo di minaccia extra regionale che intenda intimidire i popoli latinoamericani e caraibici, determinati a essere liberi e indipendenti, a partire da uno spirito di cooperazione, dal rispetto del diritto internazionale pubblico, del diritto allo sviluppo, del diritto alla vita e, di conseguenza, del diritto a vivere in pace.

Caracas, 26 maggio 2018.

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