Vzla: la base della resistenza del popolo e del governo Maduro

Rosales, Internationalist 360° – https://aurorasito.wordpress.com

Guerra economica, sabotaggio, bassi prezzi del petrolio, sanzioni internazionali e violenza politica. Qualsiasi presidente prima di Hugo Chávez al palazzo presidenziale di Miraflores sarebbe decaduto in pochi giorni di fronte a un attacco come quello vissuto dal governo di Nicolás Maduro. Tuttavia, il popolo venezuelano ancora resiste e sostiene i leader della Rivoluzione Bolivariana. Come si può spiegare questa resistenza eroica?

L’EREDITÀ DI CHÁVEZ
Il Comandante bolivariano cambiò per sempre la storia del Paese. Le forze chaviste ne hanno l’eredità e il progetto strategico per il Venezuela come uno dei principali strumenti per pianificare presente e futuro della nazione. Persino alcuni oppositori all’attuale governo condividono gli ideali di inclusione, giustizia e uguaglianza che Chavez portò sul tavolo politico. Il cambiamento culturale e i mezzi per capire in che modo le opere del governo erano forse il suo maggiore contributo e una delle chiavi per comprendere questa resilienza.

LA LEADERSHIP DI MADURO
Chávez ha visto in Maduro la figura che dava continuità alla Rivoluzione Bolivariana e così lo fece conoscere poche settimane prima della morte. Quest’indiscutibile sostegno simbolico si combinò con la leadership e la resistenza mostrate da Nicolás Maduro nell’esercizio delle sue funzioni, di fronte a ogni minaccia. Sia nell’arena politica internazionale, sia nelle innumerevoli piazze pubbliche del Paese, l’attuale presidente riesce a riportare il messaggio a strati di popolazione, basandosi sull’ideologia rivoluzionaria, chavista e antimperialista.

MISSIONI SOCIALI
Iniziati da Chavez e proseguiti da Maduro, i diversi programmi sociali, o missioni, nel Paese, hanno cambiato il volto del Venezuela in pochi anni. Uno dei più importanti è Barrio Adentro, con la collaborazione di medici cubani per portare la sanità negli angoli più remoti del Venezuela. Fino a metà 2017, 71900000 esami medici (dai campioni di sangue alle scansioni tomografiche computerizzate) sono stati svolti gratuitamente e quasi tre milioni di interventi chirurgici eseguiti. 179191 vite sono state salvate; 830 dottori nazionali laureati e altri ancora addestrati. L’operazione Miracle, sempre con l’aiuto dei cubani, ha permesso a più di 70000 venezuelani di recuperare la vista. In un altro campo d’enorme impatto sociale, quello delle abitazioni, la nazione bolivariana ha infranto ogni record con oltre due milioni di abitazioni costruite e consegnate alla popolazione.

LA VOCAZIONE UMANISTA DELLA RIVOLUZIONE
Dal 2013, il governo Maduro ha approfondito la vocazione umanista della Rivoluzione avviata da Chavez, dedicando che la maggior parte del Prodotto Interno Lordo andava ai programmi sociali e alla redistribuzione della ricchezza. Anche tra limiti e sabotaggio economico della destra, i cittadini non sono stati abbandonati. Ad esempio, nel 2016 fu lanciato un programma per fornire cibo alla popolazione a prezzi equi e fermare la speculazione, attualmente aiutando oltre 12 milioni di famiglie. Attraverso i Comitati di produzione e distribuzione locali (CLAP), oltre 60000 tonnellate di prodotti alimentari e di base arrivano ai settori più vulnerabili della società venezuelana. Inoltre, la “Carta della Patria”, una carta di identità elettronica fornita a 16 milioni di persone, ha migliorato l’accesso a programmi sociali, buoni pasto e altri tipi di aiuti.

UN’OPPOSIZIONE DIVISA
Nonostante la vittoria della destra nelle elezioni parlamentari del 2015, che sembrava dare nuova vita a tale fazione politica screditata, con tendenze violente, negli ultimi mesi la coalizione della tavola unita (MUD) è sempre più divisa. Alcuni settori sono ancora impegnati nel sabotaggio e distruzione del Paese per prendere il potere, mentre altri pensano a confrontarsi con le forze chaviste alle urne, come si è visto nelle ultime elezioni presidenziali. Tale spaccatura s’approfondiva con la decisione di Henri Falcón di candidarsi alle elezioni, allontanandosi così dal boicottaggio della MUD. A causa delle vanità individuali e di lotte interne, oltre al costo sociale delle loro violenze, la destra sempre più perde credibilità. Tuttavia, continua ad essere un fattore destabilizzante e offrire una porta aperta alle interferenze straniere nel Paese.

UNITÀ CIVILE-MILITARE
Le attuali Forze Armate Nazionali Bolivariane (FANB) hanno carattere radicalmente antimperialista, anti-oligarchico, zamorista, chavista e nazionalista. Questa è un’altra delle grandi conquiste di Chavez e una delle garanzie di stabilità nel Paese. Nel pieno della crisi affrontata a causa degli attacchi di nemici nazionali e internazionali, il Ministro della Difesa venezuelano, Vladimir Padrino López, rese pubblico il rifiuto di ogni tentativo di rivolta armata contro il governo legittimo. “La Rivoluzione Bolivariana, lo Stato e il popolo venezuelano contano e possono contare sulle Forze Armate Nazionali Bolivariane (FANB) ligie ai loro compiti costituzionali”, dichiarava Padrino. Nel frattempo, le FANB riaffermavano lealtà alla Costituzione e al popolo venezuelani dopo le dichiarazioni interventiste degli Stati Uniti.

VENEZUELA COME BASE ANTI-MPERIALISTA
Negli ultimi due decenni, i venezuelani hanno capito che il loro Paese, dalle grandi risorse naturali, gioca un ruolo cruciale tra le nazioni, specialmente in America Latina e nei Caraibi. Gli ideali di Bolívar sono al centro del pensiero chavista, in particolare l’avvertimento: “Gli Stati Uniti sembrano destinati dalla Provvidenza a tormentare l’America con la miseria nel nome della libertà”. Chávez e Maduro hanno assunto questa visione antimperialista, lavorando a favore del terzo mondo Il governo Maduro è una voce internazionale per gli umili e gli sfruttati, dando al Venezuela la dignità riconosciuta dai popoli del mondo.

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