Ragioni di Cuba per creare la Sicurezza dello Stato

Arthur González https://heraldocubano.wordpress.com

Per coloro che sono parte dell’esercito di salariati, degli USA, per la loro guerra sovversiva contro Cuba, scrivere e parlare male della Sicurezza dello Stato (SdS), è parte delle indicazioni ricevute per demonizzare la Rivoluzione socialista: quella che tanto odiano gli yankee.

A Madrid, di recente, uno di quelli che vivono facendo campagne contro Cuba, ha presentato una pseudo antologica sul lavoro della SdS, al fine di demonizzare la sua lotta contro le azioni della CIA, ma ha omesso di raccontare i piani di quell’Agenzia per rovesciare la nascente Rivoluzione, persino quelli di assassinio di Fidel Castro qualcosa che, di per sé, si qualifica come crimine di lesa umanità e per cui non sono mai stati giudicati i presidenti USA, i Direttori CIA e funzionari, che li hanno progettati de eseguiti.

Nel vano tentativo di screditare il lavoro della Sicurezza, fingono di prendere in giro gli ufficiali che proteggono la stabilità di un’intera nazione dalle azioni della CIA, fatti che non menzionano.

Tuttavia, attaccano il museo che mostra le operazioni eseguite dagli USA contro Cuba, dallo stesso 1959, che vanno dallo spionaggio e la guerra biologica, fino a quelle di carattere sovversivo, tra cui la crudele e spietata Operazione Peter Pan, che ha ottenuto influire sulle famiglie cubane affinché inviassero, senza accompagnatori, 14 mila 48 minori sotto l’ipotesi che il Governo rivoluzionario avrebbe tolto la patria potestà ai genitori, inganno che ebbe il sostegno della Chiesa cattolica, più di due donne, Agenti della CIA, con base a L’Avana.

Se di raccontare storie si tratta, questa antologia dovrebbe riflettere che, nel dicembre 1958, il Presidente D. Eisenhower ed il Direttore della CIA espressero di fronte al Consiglio di Sicurezza Nazionale: “dobbiamo evitare la vittoria di Fidel Castro” e dinnanzi al l’impossibilità di ottenerla, nell’aprile 1959, elaborarono il primo piano contro la nascente Rivoluzione.

Secondo documenti declassificati, durante la prima visita di Castro a New York, la CIA mandò l’ufficiale Gerry Droller, sotto lo pseudonimo di Frank Bender, a contattarlo (Fidel) allo Staler Hilton Hotel.

Quell’ufficiale pretese essere il “compagno che si sarebbe preso cura di lui”, e secondo quanto raccontò lo yankee nella sua relazione, Fidel accettò il suggerimento di mantenere un canale segreto di comunicazione, qualcosa che non si realizzò perché, nonostante l’insistenza di ufficiali di stanza nell’ambasciata dell’Avana, Castro mai rispose alle loro chiamate.

Coloro che cercano di distorcere la realtà e nascondere le ragioni per la creazione della SdS come una difesa dell ‘isola, non menzionano che, nel dicembre 1959, il Capo della Divisione dei piani speciali della CIA per l’Emisfero Occidentale, inviò un piano al suo direttore, Allen Dulles, proponendo senza il minimo rossore: “Deve darsi una curata attenzione all’eliminazione di Fidel Castro. Nessuno di quelli vicini a Fidel, come suo fratello Raúl ed il suo compagno Che Guevara, hanno lo stesso magnetismo sulle masse. Molte persone credono che la scomparsa di Fidel accelererebbe la caduta dell’attuale governo”.

Questo basta per capire perché nacque la Sicurezza cubana.

Coloro che cercano di screditare Cuba, hanno dimenticato gli atti di terrorismo di Stato perpetrati da agenti della CIA, a partire da marzo 1960, con l’esplosione della nave francese La Coubre nel porto dell’Avana; gli incendi nei centri commerciali, nelle scuole, nei cinema, nei teatri e nelle industrie cubane, per danneggiare l’economia e diffondere il terrore tra la popolazione.

Neppure menzionano nella loro “antologia” il piano approvato dal presidente J.F. Kennedy, l’8 giugno 1963, preparato dalla CIA per il Gruppo Permanente del Consiglio Nazionale di Sicurezza, dal titolo: “Politica segretta e programma integrato di azioni proposte verso Cuba”.

Questo piano è totalmente di azioni terroristiche, il che, di per sé, qualifica affinché i suoi progettisti siano giudicati e puniti per i crimini causati.

In esso vengono proposte azioni di raccolta segreta d’intelligence, sia sulle richieste strategiche USA che sulle sue necessità operative; azioni di propaganda per stimolare sabotaggi; stimolo alla disaffezione nei centri di potere militare ed altri; unite a diverse azioni per danneggiare l’economia cubana su base crescente.

Per quelli che oggi si burlano del “compagno che li curò” è importante che leggano ciò che afferma la CIA nel detto programma e le ragioni per cui esiste questo “compagno”, poirché senza il minimo imbarazzo il piano segnala: “Ci saranno fallimenti con la conseguente perdita di vite umane ed accuse contro gli USA ciò si tradurranno in critiche in patria e all’estero. Nessuna di queste conseguenze attese dovrebbe farci cambiare corso se il programma esposto possa aver successo”.

Queste storie e molte altre, hanno dato vita all’apertura del Museo della Sicurezza di Stato, oggi trasformato in Memoriale della Denuncia, un luogo che conserva la resistenza di un popolo che ha sofferto le azioni più crudeli della CIA, tra cui l’esplosione in pieno volo di un aereo civile, dove 73 persone innocenti sono morte, i cui autori hanno risieduto a Miami fino alla loro morte, con lo status di rifugiati politici.

Le generazioni di cubani, attuali e future, devono sapere chi ha causato la morte e la distruzione nella loro patria, quanti soldi hanno ricevuto e continuano a ricevere per i loro atti sovversivi, come si fabbricano i “dissidenti” e le campagne mediatiche che mentono premeditatamente, oltre alla partecipazione di ufficiali della CIA travestiti da diplomatici, commercianti, giornalisti stranieri e turisti, allo scopo di spiare e tentare di sovvertire l’ordine interno di Cuba.

Anche se gli fa male, la verità non può essere nascosta, perché la storia è forgiata in centinaia di migliaia di documenti declassificati e pubblicati dal governo USA, ragioni più che sufficienti per avere ufficiali professionali, in grado di scoprire e tagliare per tempo le azioni progettate dalla CIA contro il popolo cubano, perché come ha detto José Martí: “L’unica cosa vera è ciò che la ragione dimostra come tale”.


Motivos de Cuba para crear la Seguridad del Estado

Por Arthur González

Para quienes forman parte del ejército de asalariados de Estados Unidos para su guerra subversiva contra Cuba, escribir y hablar mal de la Seguridad del Estado, es parte de las indicaciones recibidas para demonizar a la Revolución socialista, esa que tanto odian los yanquis.

En Madrid, recientemente, uno de esos que viven haciendo campañas contra Cuba, presentó una seudo antología sobre el trabajo de la Seguridad del Estado, con el fin de satanizar su combate contra las acciones de la CIA, pero obvió contar los planes de esa Agencia para derrocar la naciente Revolución, incluso los de asesinato a Fidel Castro, algo que, por si solo, califica como crimen de lesa humanidad y por lo que jamás han sido enjuiciados Presidentes de Estados Unidos, Directores de la CIA y oficiales, que los diseñaron y ejecutaron.

En un intento baldío por desprestigiar el trabajo de la Seguridad, pretenden burlarse de los oficiales que protegen la estabilidad de toda una nación contra las acciones de la CIA, hechos que no mencionan.

Sin embargo, arremeten contra el museo que exhibe las operaciones ejecutadas por Estados Unidos contra Cuba desde el mismo año 1959, que van desde el espionaje y la guerra biológica, hasta las de carácter subversivo, entre ellas la cruel y despiadada Operación Peter Pan, que logró influenciar sobre las familias cubanas para que enviaran sin acompañantes a 14 mil 48 menores de edad, bajo el supuesto de que el Gobierno revolucionario les quitaría la Patria Potestad a los padres, engaño que contó con el apoyo de la Iglesia Católica, más dos mujeres agentes de la CIA radicadas en La Habana.

Si de contar historias se trata, esa antología debería reflejar que, en diciembre de 1958 el Presidente D. Eisenhower y el Director de la CIA, expresaron ante el Consejo de Seguridad Nacional: “hay que evitar la victoria de Fidel Castro”, y ante la imposibilidad de lograrlo, en abril de 1959 elaboraron el primer plan contra la naciente Revolución.

Según documentos desclasificados, durante la primera visita de Castro a New York, la CIA envió al oficial Gerry Droller, bajo el seudónimo de Frank Bender, a contactarlo en el Hotel Staler Hilton.

Ese oficial pretendió ser el “compañero que lo iba a atender”, y según contó el yanqui en su informe, Fidel aceptó la sugerencia de mantener un canal secreto de comunicación, algo que no se efectuó porque a pesar de la insistencia de oficiales destacados en la embajada de La Habana, Castro nunca respondió a sus llamadas.

Quienes pretende deformar la realidad y ocultar los motivos para crear la Seguridad del Estado como una defensa de la Isla, no mencionan que en diciembre de 1959 el Jefe de la División de planes especiales de la CIA para el Hemisferio Occidental, envió un plan a su director, Allen Dulles, proponiendo sin el menor sonrojo: “Debe dársele una cuidadosa atención a la eliminación de Fidel Castro. Ninguno de los que se hallan cercanos a Fidel, como su hermano Raúl y su compañero Che Guevara, tienen el mismo magnetismo sobre las masas. Muchas personas consideran que la desaparición de Fidel aceleraría la caída del gobierno actual”.

Eso basta para comprender por qué nació la Seguridad Cubana.

Quienes pretenden desprestigiar a Cuba, olvidaron los actos de terrorismo de Estado perpetrados por agentes de la CIA desde marzo de 1960, con la voladura del buque francés La Coubre en el puerto habanero; los incendios en los centros comerciales, escuelas, cines, teatros e industrias cubanas, para dañar la economía y sembrar el terror entre la población.

Tampoco mencionan en su “antología”, el plan aprobado por el Presidente J.F. Kennedy, el 8 de junio de 1963 preparado por la CIA para el Grupo permanente del Consejo Nacional de Seguridad, titulado: “Política encubierta y programa integrado de acciones propuestas hacia Cuba”.

Dicho plan es totalmente de acciones terroristas, el que por sí solo califica para que sus diseñadores fuesen juzgados y sancionados por los crímenes causados.

En el mismo se plantean acciones de recolección encubierta de inteligencia, tanto sobre requerimientos estratégicos de EE.UU., como de sus necesidades operativas; acciones de propagada para estimular sabotajes; estimulación a la desafección en los centros de poder militar y otros; unidas a varias acciones para dañar la economía cubana sobre una base creciente.

Para esos que ahora se burlan del “compañero que los atendió”, es importante que lean lo que afirma la CIA en dicho programa y las razones para que exista ese “compañero”, pues sin el menor sonrojo el plan señala: “Habrá fracasos con la consecuente pérdida de vida y acusaciones contra EE.UU. que resultarán en críticas en casa y afuera. Ninguna de esas consecuencias esperadas deberá hacernos cambiar nuestro curso si el programa expuesto puede esperarse tenga éxito”.

Esas historias y muchas más, dieron pie a la apertura del Museo de la Seguridad del Estado, transformado hoy en Memorial de la Denuncia, lugar que conserva la resistencia de un pueblo que ha sufrido las más crueles acciones de la CIA, entre ellas la voladura en pleno vuelo de un avión civil, donde perecieron 73 inocentes, cuyos autores residieron en Miami hasta su fallecimiento, con estatus de refugiados políticos.

Las generaciones de cubanos, actuales y futuras, deben conocer quienes provocaron la muerte y destrucción en su patria, cuánto dinero han recibido y aun reciben por sus actos subversivos, cómo se fabrican los “disidentes” y las campañas mediáticas que mienten premeditadamente, además de la participación de oficiales de la CIA encubiertos como diplomáticos, comerciantes, periodistas extranjeros y turistas, con el propósito de espiar e intentar subvertir el orden interno de Cuba.

Aunque les duela, la verdad no se puede ocultar, porque la historia está plasmada en cientos de miles de documentos desclasificados y publicados por el propio Gobierno de Estados Unidos, razones más que suficientes para disponer de oficiales profesionales, capaces de descubrir y cortar a tiempo las acciones diseñadas por la CIA contra el pueblo cubano, pues como dijo José Martí: “Lo único verdadero es lo que la razón demuestra como tal”.

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.