Il Nicaragua è ora l’obiettivo

Gli atti violenti sono presentati, dalla stampa, come pacifiche manifestazioni di studenti

Raúl Antonio Capote http://www.granma.cu/mundo

Individui mascherati, armati di mortai e bazooka fatti in casa bloccano i viali, chiudono le principali strade, attaccano istituzioni statali, bruciano pneumatici, incendiano, saccheggiano e uccidono.

Ad oggi, circa 170 persone sono morte, in Nicaragua, vittime del caos e della violenza. Una forte campagna mediatica accompagna gli avvenimenti e più che accompagnarli li dinamizza, li moltiplica, li falsifica senza pudore.

Gli atti violenti sono presentati come pacifiche manifestazioni di studenti, la stampa mostra foto di “assassinati dal Governo sandinista”, ma la menzogna ha le gambe corte e si scopre l’inganno. Diverse denunce dimostrano che i morti sono vivi: un giovane, che risiede all’estero, torna per smentire, davanti alle telecamere, l’inganno, ma questo non è riprodotto dai media mainstream.

Secondo quanto recentemente pubblicato dal blogger e scrittore USA, Max Blumenthal, all’inizio di giugno, un gruppo di attivisti dell’opposizione al governo nicaraguense si è incontrato, a Washington DC, con i dirigenti della Freedom House. Il gruppo di opposizione, noto come m19, è andato a chiedere a Donald Trump, e ad altri funzionari del governo USA, “che li aiutassero nella loro lotta contro il presidente nicaraguense Daniel Ortega”.

I vincoli di organizzazioni USA con gli eventi del Nicaragua, ed in altre parti del mondo, sono chiaramente indicati nel testo di Blumenthal. «La NED (National Endowment Democracy, in spagnolo, Fondazione Nazionale per la Democrazia) è un agente leader del potere blando USA che si è immischiato negli affari di altri paesi sin dalla sua fondazione all’apogeo della Guerra Fredda, nel 1983 (… )». E l’autore cita Allen Weinstein, fondatore della NED, nel 1991: “Gran parte di ciò che facciamo oggi è stato fatto, segretamente, 25 anni fa dalla CIA”.

Il budget, con cui opera la NED, viene dal Congresso USA che assegna milioni, ogni due anni, come parte del budget del Dipartimento di Stato. Ricevono anche donazioni da quattro associazioni: la Smith Richardson Foundation, la John M. Ohin Foundation, la Lynde and Harry Bradley Foundation e la Freedom House, finanziate indirettamente tramite contratti federali.

Il denaro è distribuito tra l’International Republican Institute (IRI), il National Democratic Institute for International Affairs (NDI), il Centro Americano per la Solidarietà Internazionale del Lavoro della Federazione Americana dei Sindacati-Congresso delle Organizzazioni Industriali (AFL-CIO) ed il Centro per l’Impresa Privata Internazionale (CIPE), della Camera di Commercio, che a loro volta distribuiscono risorse monetarie ad altre organizzazioni nello stesso territorio USA e del mondo, ed erogano denaro e materiali ad organizzazioni di opposizione in paesi che non contano sulla simpatia del governo USA.

Il reportage del blogger USA mette l’accento sui colpevoli: “Oltre alla NED, l’USAID è stata la promotrice più attiva del cambio di regime contro i governi di orientamento socialista in America Latina. In Nicaragua, il budget dell’USAID ha superato i 5,2 milioni, nel 2018, con la maggior parte dei fondi stanziati per la formazione della società civile e delle organizzazioni dei media.

È la stessa USAID che ha utilizzato i fondi dell’Alleanza per il Progresso, programma di “aiuto economico”, “politico” e “sociale” degli USA, una sorta di Piano Marshall ed il primo grande tentativo di fermare la rivoluzione latinoamericana e isolare Cuba, per finanziare la repressione. Ma invece di ingegneri, tecnici e operai specializzati, l’USAID ha formato poliziotti, soldati, paramilitari, torturatori e assassini senza scrupoli; invece di fabbriche, piantagioni agricole e scuole, sono stati costruiti centri di detenzione e tortura.

Non dimentichiamo che è la stessa USAID che anche ha finanziato l’addestramento degli squadroni della morte, sostenendo programmi di “salute” che nascondevano inumani processi di sterilizzazione in America Centrale ed ha collaborato con i narcoagenti della CIA nell’operazione Iran-Contras.

L’USAID ha creato, nel nostro continente, una profonda rete, che capta quadri, fabbrica leader, penetra la società civile. Un vero esercito interventista di «esperti», «consulenti», «consiglieri» che lavorano nello sviluppo di questi piani sovversivi. Solo nei suoi primi dieci anni di creazione, la NED ha distribuito oltre 200 milioni di $ in 1500 progetti per sostenere i cosiddetti “amici d’America”.

Serbia, Georgia, Kirghizistan, Bielorussia, Ucraina, Iran e Venezuela, ovunque ci sia un governo che contravviene agli interessi USA, agiscono gli specialisti della destabilizzazione e del caos, generosamente finanziati.

Mercenari, delinquenti, salariati del «golpe morbido», delle ‘rivoluzioni colorate’, rivoluzioni con nomi di richiamo e pacifici, progettati nei laboratori di Langley, anche conosciuti come Rivoluzione delle Rose, Rivoluzione dei Tulipani, Rivoluzione Arancione, o con nomi più vicini alla realtà come Rivoluzione dei Bulldozer in Serbia, dove la compra di coscienze acritiche e l’inganno, la seduzione mediante concetti attraenti per i giovani e molto denaro, tutto il denaro che sia necessario, sono i soldati e le armi della nuova guerra. E, naturalmente, ora l’obiettivo è il Nicaragua.

Tra i progetti sovversivi dell’ USAID, in Nicaragua, ci sono:

Partecipazione dei cittadini al processo elettorale.

Incubando una cultura della trasparenza nella gioventù nicaraguense.

Formazione di giovani studenti di comunicazione per produrre storie che promuovano l’autoefficacia.

Multimedia per la governabilità democratica.

Rafforzamento del diritto civiso di donne e giovani di Masaya.

Quadro legale dell’Azione Civica per giornalisti.

Partecipazione attiva dei cittadini nicaraguensi nel loro diritto al voto.


Nicaragua ahora es el blanco

Los actos violentos son presentados por la prensa como manifestaciones pacíficas de estudiantes

Raúl Antonio Capote

Individuos enmascarados, armados con morteros y bazucas caseras bloquean las avenidas, cierran las calles principales, atacan instituciones estatales, queman neumáticos, incendian, saquean y matan.

Hasta la fecha, aproximadamente unas 170 personas han muerto en Nicaragua víctimas del caos y la violencia. Una fuerte campaña mediática acompaña a los acontecimientos y más que acompañarlos los dinamiza, los multiplica, los falsea sin recato.

Los actos violentos son presentados como manifestaciones pacíficas de estudiantes, la prensa muestra fotos de «asesinados por el Gobierno sandinista», pero la mentira tiene patas cortas y se descubre el engaño. Varias denuncias demuestran que los muertos viven, un joven que reside en el extranjero regresa para desmentir ante las cámaras el embuste, pero eso no lo reproducen los grandes medios.

Según publicó recientemente el bloguero y escritor estadounidense Max Blumenthal, a principios de junio, un grupo de activistas opositores del Gobierno nicaragüense fueron a reunirse en Washington dc, con dirigentes de Freedom House. El grupo opositor, conocido como m19, fue a pedir a Donald Trump y a otros funcionarios del Gobierno de Estados Unidos «que los ayudaran en su lucha contra el presidente nicaragüense Daniel Ortega».

Los vínculos de organizaciones estadounidenses con los sucesos de Nicaragua y de otros lugares del mundo, son mostrados con claridad en el texto de Blumenthal. «La ned (National Endowment Democracy, en español, Fundación Nacional para la Democracia) es un agente líder del poder blando de Estados Unidos que se ha metido en asuntos de otros países desde su fundación en el apogeo de la Guerra Fría en 1983 (…)». Y cita el autor a Allen Weinstein, fundador de la ned, en 1991: «Mucho de lo que hacemos hoy fue hecho ­encubiertamente hace 25 años por la cia».

El presupuesto con que opera la ned proviene del Congreso de Estados Unidos, que le otorga millones cada dos años como parte del presupuesto del Departamento de Estado. También reciben donaciones de cuatro asociaciones: la Smith Richardson Foundation, la John M. Ohin Foundation, la Lynde and Harry Bradley Foundation y Freedom House, financiadas indirectamente por contratos federales.

El dinero es distribuido entre el Instituto Republicano Internacional (iri), el Instituto Demócrata Nacional para Asuntos Internacionales (ndi), el Centro Americano para la Solidaridad Internacional del Trabajo de la Federación Americana de Sindicatos-Congreso de Organizaciones Industriales (afl-cio) y el Centro para la Empresa Privada Internacional (cipe por sus siglas en inglés), de la Cámara de Comercio, que a su vez reparten recursos monetarios y materiales a otras organizaciones en el propio territorio norteamericano y el mundo, y desembolsan dinero y materiales para las organizaciones opositoras en países que no cuentan con la simpatía del Gobierno norteamericano.

El reportaje del bloguero estadounidense pone el acento sobre los culpables: «Además de la ned, la Usaid ha sido el promotor más activo del cambio de régimen contra los gobiernos de orientación socialista en América Latina. En Nicaragua, el presupuesto de la Usaid superó los 5,2 millones en el 2018, con la mayoría de los fondos destinados a la capacitación de la sociedad civil y las organizaciones de medios».

Es la misma Usaid que utilizó los fondos de la Alianza para el Progreso, programa de «ayuda económica», «política» y «social» de ee. uu. una especie de Plan Marshall y el primer gran intento para detener la revolución latinoamericana y aislar a Cuba, para financiar la represión. Pero en lugar de ingenieros, técnicos y obreros calificados, la Usaid formó policías, soldados, paramilitares, torturadores y asesinos inescrupulosos; en lugar de fábricas, plantaciones agrícolas y escuelas, se construyeron centros de detención y tortura.

No olvidemos que es la misma Usaid que también financió el entrenamiento de escuadrones de la muerte, sufragó programas de «salud» que escondían inhumanos procesos de esterilización en Centroamérica y colaboró con los narcoagentes de la cia en la operación Irán-Contras.

La Usaid ha creado en nuestro continente una profunda red, que capta cuadros, fabrica líderes, penetra la sociedad civil. Un verdadero ejército intervencionista de «expertos», «consultores», «consejeros» que trabajan en el desarrollo de estos planes subversivos. Solo en sus primeros diez años de creada la ned distribuyó más de 200 millones de dólares en 1 500 proyectos para sostener a los llamados «amigos de América».

Serbia, Georgia, Kyrgyzstan, Bielorrusia, Ucrania, Irán y Venezuela, dondequiera que exista un gobierno que contravenga los intereses de Estados Unidos, los especialistas de la desestabilización y el caos, generosamente financiados, actúan.

Mercenarios, delincuentes, asalariados del «Golpe Suave»,de las «Revoluciones de Colores», revoluciones con nombres llamativos y pacíficos, diseñadas en los laboratorios de Langley, también conocidas como Revolución de las Rosas, Revolución de los Tulipanes, Revolución Naranja, o con nombres más cercanos a la realidad como la Revolución de los Buldócer en Serbia, donde la compra de conciencias acríticas y el engaño, la seducción mediante el uso de conceptos atractivos para los jóvenes y mucho dinero, todo el dinero que sea necesario, son los soldados y las armas de la nueva guerra. Y por supuesto, ahora el blanco es Nicaragua.

Entre los proyectos subversivos de la USAID, en Nicaragua, están:

Participación ciudadana en el proceso electoral.

Incubando una cultura de transparencia en la juventud nicaragüense.

Capacitación a jóvenes estudiantes de comunicación para producir historias que promuevan la autoeficacia.

Multimedia para la gobernabilidad democrática.

Fortalecimiento de derecho ciudadano de mujeres y jóvenes de Masaya.

Marco Jurídico de la Acción Ciudadana para periodistas.

Participación activa de los ciudadanos nicaragüenses en su derecho al voto.

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